tag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post7079004690455829472..comments2023-06-03T11:11:55.423+02:00Comments on Papa Ratzinger blog 1 [2007-2008]: Repubblica contro la Chiesa: Dino Boffo (Avvenire) risponde ad Ezio Mauro (Repubblica)Raffaellahttp://www.blogger.com/profile/13969103001628960974noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-20767085687308454042007-11-02T11:17:00.000+01:002007-11-02T11:17:00.000+01:00Grazie a te Random :-)Grazie a te Random :-)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-88507122037328218542007-11-02T08:54:00.000+01:002007-11-02T08:54:00.000+01:00Mi sembra doveroso risponderti; con una premessa: ...Mi sembra doveroso risponderti; con una premessa: detesto le liti ma mi appassiono alle discussioni, al confronto – anche aspro – purchè intellettualmente onesto. Spero di non sbagliare se penso che si possa “cortesemente tenzonare”.<BR/><BR/>L’errore di Maltese<BR/>Non cado nell’errore di Maltese (sbaglio già abbastanza in proprio senza farlo anche per conto terzi) e so perfettamente che Vaticano e CEI sono due soggetti diversi. Il mio ragionamento non era riferito alle forme “istituzionali” ma alla realtà oggettiva, al di là degli assetti formali: ho privilegiato la sostanza. E nella sostanza non credo sia possibile negare quanto ho affermato:<BR/><BR/>- il Papa è Capo di uno Stato diverso e indipendente dall’Italia;<BR/>- il presidente della CEI è nominato dal Papa ed a lui risponde;<BR/>- i vecovi sono nominati dal Papa ed a lui rispondono;<BR/>- Avvenire è l’organo ufficiale della CEI<BR/>- la CEI è formata da ecclesiastici nominati dal Papa a cui devono totale ed assoluta obbedienza pena sanzioni previste dal Codex Iuri Canonici;<BR/><BR/>Credo basti applicare una semplice “proprietà transitiva” per dedurre “chi”, e quale “Istituzione” sia il referente autentico e “indiscutibile” del giornale. Come ho già detto, vanno (andrebbero) distinti i diversi piani: quello formale e quello sostanziale. Troppo complicato o… non conveniente? <BR/><BR/>Italiani e vergogna<BR/>Che vescovi, preti e suore siano cittadini italiani non è in discussione; e infatti sono (giustamente) titolari degli stessi diritti previsti per tutti gli altri cittadini italiani; non ne auspico l’internamento in una sorta di “riserva indiana” come – invece – è stato nella tradizione antigiudaica della Chiesa con l’istituzione dei ghetti ebraici. E non c’è da vergognarsi nel fruire di una legge che – per definizione – è a disposizione di tutti coloro che hanno i requisiti per chiederne l’applicazione. Eccepisco sulla “sostanza”, non sulla forma.<BR/><BR/>L’art. 7<BR/>Una discussione sulle motivazioni e sulle ragioni storico-politiche che determinarono la definizione e approvazione dell’art. 7 ci porterebbe lontano, molto lontano; forse è meglio fermarsi qui.<BR/><BR/>Radio Maria<BR/>Dici: “Radio Maria non fa politica”. Credo ti siano sfuggite tutte le mattinate con padre Livio, soprattutto in periodo pre-elettorale (e non). Che Radio radicale “faccia politica” è cosa nota; la ragione del finanziamento (che non condivido) è quella di un “servizio pubblico” svolto in vece di altri soggetti (è il famoso principio della sussidiarietà, tanto di moda tra i fans di Formigoni; e non solo).<BR/><BR/>Grazie per lo spazio, random.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-87786162532015046162007-10-31T06:50:00.000+01:002007-10-31T06:50:00.000+01:00Eccoci qui di nuovo: il Papa e' il Capo di uno Sta...Eccoci qui di nuovo: il Papa e' il Capo di uno Stato straniero per cui Avvenire non ha il diritto di accedere ai fondi per l'editoria.<BR/>Peccato, caro Random,che tu cada nello stesso errore di Maltese: la CEI (e Avvenire ne e' l'organo ufficiale) e il Vaticano sono due entita' ben diverse.<BR/>Non mi risulta, infatti, che l'Osservatore Romano venga finanziato.<BR/>Inoltre vorrei rispettosamente ricordare che vescovi, sacerdoti, suore e fedeli cattolici sono cittadini italiani, come gli altri.<BR/>Non vedo perche' ci si debba vergognare di usufruire di una legge dello Stato. Se non piace la si abolisce, che problema c'e'?<BR/>Non e' un segreto per nessuno in questo blog che io non sto dalla parte della sinistra radicale e della rosa nel pugno.<BR/>L'ho sempre detto e ribadito.<BR/>Sono convinta che Unita', Liberazione e Manifesto siano anticlericali e bastava leggere i titoli di ieri per capirlo.<BR/>L'art. 7 della Costituzione fu approvato anche grazie ai comunisti di allora, e' vero, ma e' anche vero che tutta la Carta e' fortemente caratterizzata da tre elementi: quello liberale, quello socialista e quello cattolico. L'art. 7 e' il giusto riconoscimento dell'opera meritoria della Chiesa e l'espressione del fatto che l'Italia e' onorata di "ospitare" la Citta' del Vaticano.<BR/>Radio Maria non fa politica, Radio radicale si', per questo c'e' una bella differenza fra i due "oboli"...<BR/>CiaoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-20288805123991523802007-10-30T23:22:00.000+01:002007-10-30T23:22:00.000+01:00Mantengo l'impegno e replico.Beh, cara Raffaella, ...Mantengo l'impegno e replico.<BR/><BR/>Beh, cara Raffaella, mi sorprende questa caduta nella più banale sindrome da accerchiamento. Se tu esaminassi la questione con maggior serenità e più obiettività, potresti rilevare che i tuoi commenti sono almeno impropri. Non credi? Bene, ti propongo un altro… giochino. Seguimi, grazie.<BR/><BR/>“Smemoria e… distrazione”<BR/>Non sono smemorato, cerco solo di stare “in tema”. Il tema era la replica piccata di Boffo a Mauro/Repubblica e l’argomento… scatenante era il finanziamento alla Chiesa;il finanziamento all’editoria è altra cosa, altro oggetto: ti sei distratta. <BR/><BR/>Giudizi e pregiudizi<BR/>Vedo che hai già deciso da che parte stò. Pensa, però, che dei tre giornali “anticlericali” che hai citato, non ce n’è manco uno – ribadisco: nemmeno uno - che faccia parte delle mie abituali letture quotidiane. Non hai vinto niente: riprova, sarai più fortunata! Sbagli la mira e fai un involontario outing (“a patto che si abbia la maggioranza anche in Senato”): mi sembra abbastanza evidente quale sia la tua… sensibilità politica. Ma non è questa l’occasione giusta né il posto adatto per intavolare uno scambio sulle reciproche visioni politiche. Meglio soprassedere.<BR/><BR/>“i contributi all'editoria sono previsti per legge”<BR/>Purtroppo. Il mio pensiero in proposito è che i contributi “forzosi” vadano ELIMINATI tutti; “senza sé e senza ma”. Lascierei intatta la possibilità di contribuire volontariamente alla o alle cause che ognuno ritenga nobili, utili, produttive. Quindi, e senza distinzioni ideologiche né confessionali, VIA TUTTI I FINANZIAMENTI non espressamente autorizzati dal singolo cittadino (e senza il giochetto truffaldino del “riparto” del “non espresso” come si attua per l’8x100). <BR/><BR/>Oboli, oblio e giochini<BR/>Conoscevo già l’ammontare e la destinazione degli “oboli”; sono descritti e dettagliati nel sito ufficiale del Governo (link: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/contributi_editoria_2006/) e, per chi ne voglia prendere conoscenza e coscienza, sono indicati per tipologia di “merito” (nel senso di causa che sottende alla acquisizione del beneficio; in altri termini, del chi e perché ha diritto ad essere finanziato). Condivisibile o meno, questa è la legge (dura lex sed lex) e fin quando non sarà modificata o abrogata, tale è e va rispettata. <BR/>Questo “rispetto” per la legge non ci vieta, però, di esaminarne i beneficiari, le “ragioni” di finanziamento e valutarne gli effetti; non trovi? Bene.<BR/>Se prendiamo i tre giornali che hai citato, due (Unità e Liberazione) sono finanziati in quanto organi di partito; al pari di molte altre testate (di varia e diversa ispirazione) che dovresti considerare. Ti risulta che Avvenire o Civiltà cattolica, così come le numerose pubblicazioni diocesane o parrocchiali che sono altrettanto finanziate, siano “organi di partito”? Credo proprio di no: il confronto va fatto per categorie omogenee.<BR/>Un breve inciso: ho citato due dei molti “fogli” cattolici che sono finanziati perché si prestano ad essere degli esempi significativi da analizzare.<BR/><BR/>1. Avvenire è l’organo ufficiale della CEI; La Civiltà cattolica è la rivista i cui numeri – fin dalla fondazione, possono essere licenziati e pubblicati solo dopo approvazione del Papa (o della Segreteria di Stato). Poiché il presidente della CEI non è eletto ma nominato dal Papa, al pari dei vescovi che compongono la Conferenza, e poiché tutti sono impegnati col voto di obbedienza, non ti sembra almeno… “originale” che organi di stampa sottoposti – direttamente o per delega - al rigido controllo di un Capo di Stato straniero (cui fanno indefettibile riferimento) debbano essere finanziati a carico del contribuente italiano? <BR/><BR/>2. non trovi “avvilente” che – pur di presentarsi all’incasso, ambedue passino per… cooperative? Tecnicamente niente da dire, sia chiaro; ma su altri versanti penso ci sarebbe qualcosa da dire e da ridire. Non trovi? O và tutto bene così, senza nemmeno una lieve sbavatura?<BR/><BR/>Ma andiamo oltre.<BR/>Usare il bollino di “anticlericale” come quello dalla banana Chiquita mi sembra davvero eccessivo. Se è vero che la gerarchia ecclesiastica non è nelle posizioni di vertice nella hit parade dei movimenti cui fanno da “organi” le testate che hai citato, è altrettanto vero che il bollino di “anticlericali” (se ho ben compreso il significato che dai al termine) è un po’ forzato. Fassino ha dichiarato più volte e pubblicamente, di essere cattolico (come pure la ministra Turco, per citare altri nomi), Bertinotti si è definito “in ricerca” e se n’è andato a meditare tra i monaci sul Monte Athos. La presenza cattolica tra le file dei partiti di riferimento è consistente (ora gli ex PCI, PDS, DS militano del Partito democratico ancora nuovo di fabbrica e sono in compagnia di un numero veramente importante di ex DC e cattolici doc di stretta osservanza - Binetti, tanto per fare un nome), sei proprio sicura che quei “fogli” possano essere classificati “credibilmente” come anticlericali e non, piuttosto, come fortemente critici? Vorrei solo ricordare che, in fase costituente, chi salvò “la roba” della Chiesa fu Togliatti che schierò i rappresentanti comunisti a favore dell’articolo 7. Comunista di sicuro, autenticamente anticlericale… un po’ (tanto) meno. Come vogliamo definire questi comunistoni mangiapreti: compagni che sbagliano o cattolici in libera uscita? <BR/><BR/>L’obolo corre… sull’ “onda”<BR/>Dici: “E vogliamo parlare dei finanziamenti pubblici a Radio Radicale, soldi dello Stato spesi per fare campagna anticlericale?”<BR/><BR/>Parliamone. Radio Radicale è finanziata in ragione del servizio pubblico che espleta (trasmissione delle sedute dei rami del Parlamento); quello che comunica “fuori convenzione” è cosa diversa. Il mio parere è – anche in questo caso – che i finanziamenti andrebbero eliminati e che dovrebbe essere lo Stato a provvedere (impegnando un canale Rai, per esempio) a dare completa e imparziale informazione delle sedute parlamentari (e senza porsi il problema dell’audience); ma è solo il mio parere.<BR/><BR/>Chiedo: e “i soldi dello Stato” dati a Radio Maria et similia? Che ne facciamo? Qualche tempo addietro (esattamente il 17 ottobre scorso, ore 9,15) dalle pie onde di Radio Maria ho potuto ascoltare questa testuale affermazione: “Lo Stato come ladro non lo supera nessuno”; firmato padre Livio. Non ti sembra il caso di… soldi dello Stato spesi per far campagna (diffamatoria) contro lo Stato? <BR/><BR/>Come vedi, la “materia del contendere” è alquanto articolata e variegata; una matassa decisamente ingarbugliata dove ognuno può trovare valide ragioni “pro” e altrettanto valide ragioni “contro”. Confermo che il mio parere è quello di regolamentare la materia abolendo del tutto i finanziamenti; fermo restando il buon diritto di ogni cittadino di destinare “oboli” a chi voglia. Sarei favorevole anche ad un “tetto detraibile”. Tutto qui.<BR/>Saluti, random.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-33052154613708202522007-10-29T15:04:00.000+01:002007-10-29T15:04:00.000+01:00Grazie Random :-)Grazie Random :-)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-39165460070984656792007-10-29T14:54:00.000+01:002007-10-29T14:54:00.000+01:00per Raffaellaleggo i tuoi "contro commenti" ma non...per Raffaella<BR/>leggo i tuoi "contro commenti" ma non mi è possibile rispondere ora; lo farò al più presto anche per un fatto di cortesia visto che ti sei è presa la briga di leggere e replicare ai miei messaggi.<BR/>randomAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-54301639035507006572007-10-28T08:27:00.000+01:002007-10-28T08:27:00.000+01:00Beh, caro Random, i contributi all'editoria sono p...Beh, caro Random, i contributi all'editoria sono previsti per legge. Non piace questa legge? Basta cambiarla a patto che si abbia la maggioranza anche in Senato. Se si dovessero tagliare i contributi ad Avvenire, previsti attualmente da una legge dello Stato italiano, ovviamente, si dovrebbe fare la stessa cosa anche con gli altri quotidiani e periodici che godono di tale "obolo".<BR/>Eh si', caro Random, anche tu sei un po' smemorato perche' hai dimenticato di elencare quanto gli altri quotidiani percepiscono dallo Stato.<BR/>L'elenco e' consultabile qui:<BR/><BR/><A HREF="http://www.ateneonline-aol.it/071022anco1.php" REL="nofollow">http://www.ateneonline-aol.it/071022anco1.php</A><BR/><BR/>Facciamo un giochino.<BR/>Prendiamo i tre quotidiani dichiaratamente anticlericali:<BR/><BR/>L'Unità (Ds) 6.507.356 <BR/><BR/>Liberazione (Prc) 4.028.363 <BR/><BR/>il manifesto 4.441.592 <BR/><BR/>Per un totale di 14977.311 milioni di euro.<BR/><BR/>Veniamo ai giornali cattolici:<BR/><BR/>Avvenire (Cei) 6.300.000 <BR/><BR/>Famiglia Cristiana 416.000 <BR/><BR/>Per un totale di 6716.000<BR/><BR/>Caspita! I giornali anticlericali prendono il doppio di quelli cattolici. Protesto vivacemente :-)<BR/>Se togliessimo il finanziamento pubblico, chi ci perderebbe di piu'?<BR/><BR/>E vogliamo parlare dei finanziamenti pubblici a Radio Radicale, soldi dello Stato spesi per fare campagna anticlericale?<BR/><BR/>Una domanda: quanto ha speso, in carta, il Manifesto per quella scandalosa prima pagina del 20 aprile 2005 e per quei volantini (con la stessa offensiva titolazione) gettati sull'auto del Papa l'8 dicembre scorso?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-84472842919199815782007-10-28T05:41:00.000+01:002007-10-28T05:41:00.000+01:00Chiosa Raffaella: “Puntuale, chiaro, diretto, pung...Chiosa Raffaella: “Puntuale, chiaro, diretto, pungente...un vero esempio di giornalismo!”<BR/><BR/>Aggiungo: smemorato (?), visto che replica scrivendo su”Avvenire”, quotidiano della CEI, che ha incassato (CONTRIBUTI ALL’EDITORIA 2005 – aggiornato al 5 ottobre 2007) oltre 6 milioni di euro di finanziamento pubblico e poco meno di 400 mila euro per l’acquisto della carta.Anonymousnoreply@blogger.com