17 aprile 2007

I media ed il compleanno del Papa...


Ieri la bacchettata di Bertone ai media che non colgono l'essenza del messaggio del Papa, oggi la mia :-))
Devo ammettere che non sono per nulla soddisfatta del comportamento di Rai e Mediaset in questi giorni.
Mi sento invece di elogiare senza riserve Sky (ottima la puntata sul libro del Papa, in onda lunedi' dell'Angelo) e, ovviamente, Sat2000 a cui faccio anche i complimenti perche' i recentissimi dati di rilevazioni auditel confermano che essa e' la tv satellitare piu' seguita (guarda caso!!!!).
Non fraintendetemi: mi e' piaciuto moltissimo lo speciale "Benedetto XVI, il Papa dell'amicizia con Dio", la fiction-documentario curata dall'ottimo Giuseppe De Carli a cui vanno i miei piu' sentiti ringraziamenti per lo spendido lavoro che e' riuscito a fare.
La mia obiezione non e' sul programma, ottimo e decisamente curato nei dettagli, ma sull'orario della messa in onda.
Come si fa a relegare la biografia filmata di un Papa regnante alle 10.30 ed alle 9 del mattino? Problemi di palinsesto? Paura di perdere ascolti? Mi sembra che la Rai sia un servizio pubblico o sbaglio? Come ha riservato due ore ieri pomeriggio al concerto nell'aula Nervi, cosi' si potevano dedicare al Papa 100 minuti di documentario in prima o, al massimo, in seconda serata. Lo stesso Giuseppe De Carli e' del mio stesso avviso...
E poi parliamoci chiaro: le Messe del Papa sono le trasmissioni a piu' alta percentuale di share della domenica. L'altroieri si sono registrati il 23.09 % per la Messa e il 27.43 per il Regina Coeli, i dati piu' alti dopo il GP di formula uno.
Qui la paura di perdere ascolti mandando documentari sprovvisti di soubrettine e grandi e piccoli fratelli non c'entra.
Era proprio necessario che Vespa parlasse di gambe ieri sera? Non poteva soffermarsi per una sola puntata sulla figura di Papa Ratzinger? Era cosi' difficile?
Intendiamoci bene: io non desidero che a "Porta a Porta" si parli delle scarpe del Papa (se appartengano a questa o a quello stilista), se e' vero o meno che spesso il Pontefice lascia in incognito il Vaticano, se fa questo o quella cosa curiosa.
A me preme che si divulghi correttamente il suo pensiero, magari facendo giustizia di tanti fraintendimenti dolosi o colposi dei media.
Ieri sera sarebbe stata l'occasione giusta per parlare del libro del Papa su Gesu', della umile fermezza di Ratzinger, delle prospettive che si aprono sul piano dei rapporti con gli Ortodossi...
E invece? Silenzio da Vespa. Silenzio da Mentana. Silenzio a Terra e a speciale tg1. Pazienza! Forse ha ragione Barbiellini Amidei : meno il Papa concede al mondo mediatico e piu' la gente lo ama, ma io mi chiedo: che cosa concede il circo dei media al Papa? Un bel nulla, mi verrebbe da dire.
Perche' Ratzinger e' un Papa scomodo? Certo! Perche' non punta sulla spettacolarizzazione ma sull'interiorizzazione? Ovvio!
Se sono queste le ragioni per cui ieri non c'e' stata UNA trasmissione che abbia approfondito il pensiero del Papa (a parte il sempre ottimo De Carli al termine del concerto), lo si dica chiaramente e non ci si nasconda dietro l'ipocrisia dei dati auditel.
Se questa fosse la logica, Vespa non avrebbe dedicato un'intera puntata a Papa Wojtyla il 2 aprile scorso con i suoi ospiti che facevano a gara (Politi in primis) a fare confronti fra Papi con chiaro tentativo (fallito come sempre) di abbattere Ratzinger.
Qui non c'entra l'argomento della puntata, cioe' il Papa, ma, piuttosto, di quale Papa si parla.
Ciascuno si assuma le proprie responsabilita' e non pretenda di prendere in giro i telespettatori che, ormai smaliziati, capiscono perfettamente il come ed il perche' di certe scelte.
Grazie dell'attenzione.

Raffaella

7 commenti:

Luisa ha detto...

Di ritorno da Roma leggo la tua riflessione, cara Raffaella. E vuoi sapere la migliore....Vespa era presente al concerto offerto al Papa, poco distante da me !!
Forse sarà stato più impressionato dalle belle gambe di Sofia Loren seduta vicino, che dalla presenza del Santo Padre.
Scherzi a parte, quando la sera ho acceso la televisione e ho visto il tema di Porta a porta , anche con tutta la buona volontà non sono riuscita a capire la scelta del giornalista, in quella serata.
Sorpresa da un tema cosi lontano dalle emozioni che immagino,ma forse mi sbaglio, Vespa ha dovuto vivere qualche ora prima!
Mah.... ci devono essere persone più facilmente capaci di operare transizioni brusche !

francesco ha detto...

mah no comment...
a me non piace troppo quando il circo mediatico è troppo presente nella vita della chiesa... preferisco questa dicreta indifferenza che garantisce la libertà della chiesa a roboanti presenze che alimentano false immagini di chiesa e del papa
meno male che l'attenzione era altrove! lo facessero anche in altri momenti invece di gettare il papa e i vescovi in pasto all'opinione pubblica più becera
salut
francesco
PS raffaella quando vuoi mi piacerebbe scombiarci qualche idea fuori blog...

Anonimo ha detto...

Ciao Luisa, bentornata a casa e soprattutto nel blog :-))
Quindi Vespa era al concerto...era anche sul sagrato di San Pietro durante un'udienza generale estiva. Mi turba molto questo atteggiamento dei due pesi e delle due misure.
Voleva rendere un servizio al Papa? Poteva farlo ieri sera. Oggi non e' piu' necessario visto che gli Italiani hanno gia' comprato piu' di 50mila copie del libro su Gesu'! Che abisso fra opinione pubblica, opinione pubblicata e opinione televisiva :-))
Ciao
Raffaella

Anonimo ha detto...

Ciao Francesco, fammi sapere dove trovarti :-)
Sono d'accordo sul fatto che sia meglio non esporre il Papa al circo mediatico, pero' un compleanno puo' essere l'occasione per puntualizzare, conoscere, discutere...
Ciao
Raffaella

Luisa ha detto...

Ancora una piccola osservazione sul concerto, ho letto più sotto l`articolo della giornalista della Stampa, che critica l`ignoranza musicale dei spettatori presenti al concerto. È vero che sono stata anch`io disturbata dagli applausi fuori tempo, ma non è affatto vero che si parlava solo tedesco, che si è applaudito solo alle parole in tedesco, è invece verissimo che il rumore che ci ha disturbato moltissimo noi spettatori era quello dei giornalisti, fotografi che nelle loro "loggie" si agitavano rumorosamente e senza rispetto.
Quando leggo quest`articolo e vi colgo così tante inesatezze , se nella descrizione di un avvenimento come un concerto si riesce a far trasparire le proprie opinioni personali , non sul talento degli artisti, il che sarebbe normale e giusto, ma sulla descrizione di una sala incompetente e troppo.... tedesca, non posso che pormi una volta ancora parecchie domande, sulla deontologia giornalistica, senza generalizzare per fortuna !

lapis ha detto...

Bè, allora i giornalisti nostrani si dovrebbero decidere una volta per tutte: o parlare sempre del Papa e della Chiesa, non solo quando si tratta di gridare all'oscurantismo per il no ai Dico, oppure volare un po' più basso in ogni circostanza. Così come stanno le cose, invece, si dà risalto al Papa solo per i momenti di critica e di dissenso, oppure per i confronti col predecessore, mentre si tace rigorosamente per le celebrazioni che, come diceva Raffaella, potrebbero rappresentare una buona occasione per approfondire, conoscere e, soprattutto, sfatare leggende nere.

Anonimo ha detto...

Grazie Luisa per il tuo prezioso contributo. Aspettavo una tua parola sapendo che eri presente al concerto. Mi stupisco sempre (e non dovrei!) dell'atteggiamento di giornalisti televisivi e della carta stampata che gonfiano le notizie, quando non le inventano di sana pianta. E' chiaro che non tutti i giornalisti sono cosi': ci sono fior di vaticanisti, come De Carli, Marina Ricci, Stefano Maria Paci. Tuttavia pare che l'informazione di seconda serata sia solo nelle mani di Vespa, il quale, pur presenziando a concerti, non sembra aver alcun interesse a fare chiarezza sulla figura di Papa Benedetto.
Ciao Lapis :-))
Raffaella