16 aprile 2007

Il Compleanno del Papa, rassegna stampa del 16 aprile 2007 (parte prima)


L’Osservatore Romano" ha pubblicato nel suo numero del 15 aprile, 48 testi augurali per gli 80 anni del Santo Padre Benedetto XVI. In prima, sotto il titolo "Cuori straripanti di gioia" a tutta pagina, nello stile del giornale del papa, gli auguri del direttore prof. Mario Agnes: "È ‘Gioia’. Questa parola-cardine del Magistero del Pastore Universale riempie ancora di più i cuori in questi giorni così intensi. Il profumo dell'aura pasquale si fa ancora più delicato e interiormente penetrante per la lieta ricorrenza del genetliaco del Santo Padre Benedetto XVI. È festa. È la festa della bellezza, della grandezza e della chiarezza della Fede. Di quella Fede che con occhi ridenti e dolcemente paterni Egli riaccende nel cuore e nell'intelligenza dei credenti e di quanti a Lui guardano con speranza. È la festa di Pietro. È la festa del Pastore che ti comunica una freschezza interiore che avverti anche fisicamente. È festa. Una festa che ha il sapore della famiglia, l'aroma dell'incenso della parrocchia, i confini dell'universalità".


Riportiamo la prima "ondata" di articoli sul compleanno del nostro Papa.
Ancora tanti auguri a questo uomo fermamente dolce e docilmente roccioso.

Raffaella


Piazza San Pietro In festa cinquantamila fedeli, sessanta cardinali, decine di vescovi e tutto il corpo diplomatico

“Avevo paura di fare il prete”
Le rivelazioni di Ratzinger: mi pesava la consapevolezza della mia povertà

Un compleanno da Papa: davanti a cinquantamila fedeli in piazza San Pietro inondata di sole, a sessanta cardinali, a decine di vescovi, e a tutto il corpo diplomatico, Benedetto XVI ha confessato la sua paura, nel momento di diventare sacerdote, nel 1951: «Quando noi - c’erano oltre quaranta compagni - ci trovammo nella cattedrale di Frisinga prostrati sul pavimento e su di noi furono invocati tutti i santi, la consapevolezza della povertà della mia esistenza di fronte a questo compito mi pesava». Un appuntamento particolare, gli ottant’anni del Pontefice, che coincidono quasi (l’elezione avvenne il 19 aprile) con il suo secondo anno di regno, e che si presta a un nuovo slancio di diplomazia verso il mondo ortodosso. Ieri in piazza San Pietro Benedetto XVI ha salutato «con fraterno affetto» il metropolita Ioannis, inviato del Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, con l’augurio che «dialogo teologico cattolico-ortodosso possa proseguire con lena rinnovata» Nei prossimi giorni riceverà Mark, vescovo di Egoyrievsk, e sullo sfondo c’è l’ipotesi di un incontro Benedetto-Alessio non a Roma né a Mosca, ma a Bari. Non quest’anno, ma nel 2008; e dopo la firma di una dichiarazione congiunta su diritti umani e libertà religiosa, nell’ottica di una «santa alleanza» contro materialismo e relativismo etico.
E’ stata un’omelia «anomala», quella di ieri, perché fortemente autobiografica. «Ringrazio Dio perché ho potuto fare l’esperienza di che cosa significa "famiglia"; ho potuto fare l’esperienza di che cosa vuol dire paternità», ha detto papa Ratzinger, parlando poi della madre: «Ringrazio Dio perché ho potuto fare l’esperienza profonda di che cosa significa bontà materna, sempre aperta a chi cerca rifugio e proprio così in grado di darmi la libertà». E non ha dimenticato la sorella maggiore, suora, che ha vissuto a lungo con lui, a Roma, e il fratello Georg, sacerdote, direttore del coro del Duomo di Ratisbona.
Infine, ha accennato al Joseph Ratzinger di adesso, al Papa. «Siamo troppo inclini ad avvertire solo la fatica quotidiana che a noi, come figli di Adamo è stata imposta», e trascuriamo di vedere quanto «Dio sia buono con noi». Non è un mistero che Joseph Ratzinger si stava preparando mentalmente alla pensione, quando Giovanni Paolo II è venuto meno. «Con il peso accresciuto della responsabilità, - dice - il Signore ha portato anche nuovo aiuto nella mia vita. Ripetutamente vedo con gioia riconoscente quanto è grande la schiera di coloro che mi sostengono con la loro preghiera; che con la loro fede e con il loro amore mi aiutano a svolgere il mio ministero; che sono indulgenti con la mia debolezza, riconoscendo anche nell’ombra di Pietro la luce benefica di Gesù Cristo».
Due anni fa moriva Giovanni Paolo II, il cui ricordo è stato salutato con applausi dalla folla. «Egli visse sotto due regimi dittatoriali e, nel contatto con povertà, necessità e violenza, sperimentò profondamente la potenza delle tenebre, da cui è insidiato il mondo anche in questo nostro tempo», ha detto il Papa. «Due anni orsono, dopo i primi Vespri di questa Festività, Giovanni Paolo II terminava la sua esistenza terrena. Morendo egli è entrato nella luce della Divina Misericordia di cui, al di là della morte e a partire da Dio, ora ci parla in modo nuovo». Oggi Benedetto XVI festeggia il compleanno con un pranzo offerto ai cardinali e con un concerto nella Sala Nervi. Da questa mattina è in libreria anche il suo «Gesù di Nazaret», il primo libro scritto da Papa.

La Stampa, 16 aprile 2007


Il Papa: «Ecco i miei primi 80 anni»

di Redazione

«Ringrazio Dio perché ho potuto fare l’esperienza di che cosa significa “famiglia” e l’esperienza profonda di che cosa significa bontà materna». Benedetto XVI ha voluto ricordare i suoi genitori nel corso della messa celebrata alla vigilia del suo ottantesimo compleanno. Dopo aver commemorato Giovanni Paolo II, il Papa ha rivolto «indietro lo sguardo su 80 anni di vita», festeggiato da un’imponente folla.

Il Giornale, 16 aprile 2007


«Ringrazio Dio per la famiglia che mi ha dato»

di Andrea Tornielli

«Ringrazio Dio perché ho potuto fare l’esperienza di che cosa significa “famiglia” e l’esperienza profonda di che cosa significa bontà materna». Benedetto XVI avvolto nei paramenti dorati, con la mitra preziosa sul capo, ha il volto sereno mentre ricorda la sua famiglia, nel corso della messa celebrata in piazza San Pietro alla vigilia del suo ottantesimo compleanno. Ci sono molti cardinali attorno a lui, ma c’è soprattutto una imponente folla di fedeli venuta a Roma per festeggiarlo.
Dopo aver commemorato Giovanni Paolo II, morto due anni fa alla vigilia della domenica «in Albis», la domenica della misericordia «che pone un limite al male», il Papa ha rivolto «indietro lo sguardo su 80 anni di vita», ringraziando i presenti, tra i quali il teologo Ioannis di Pergamo, inviato personale del patriarca ecumenico Bartolomeo I. «Siamo qui raccolti per riflettere sul compiersi di un non breve periodo della mia esistenza – ha detto Ratzinger. Ovviamente, la liturgia non deve servire per parlare del proprio io, di se stesso; tuttavia, la propria vita può servire per annunciare la misericordia di Dio». «Ringrazio Dio perché ho potuto fare l’esperienza di che cosa significa “famiglia”; ho potuto fare l’esperienza di che cosa vuol dire paternità, cosicché la parola su Dio come Padre mi si è resa comprensibile dal di dentro».
«Ringrazio Dio – ha continuato Ratzinger – perché ho potuto fare l’esperienza profonda di che cosa significa bontà materna, sempre aperta a chi cerca rifugio e proprio così in grado di darmi la libertà. Ringrazio Dio per mia sorella e mio fratello che, con il loro aiuto, mi sono stati fedelmente vicini lungo il corso della vita. Ringrazio Dio per i compagni incontrati nel mio cammino, per i consiglieri e gli amici che mi ha donato». Il Papa ha quindi citato la prima lettura tratta dagli Atti degli Apostoli: «Ci viene raccontato che, agli albori della Chiesa nascente, la gente portava i malati nelle piazze, perché, quando Pietro passava, la sua ombra li coprisse: a quest’ombra si attribuiva una forza risanatrice. L’ombra di Pietro, mediante la comunità della Chiesa cattolica, ha coperto la mia vita fin dall’inizio, e ho appreso che essa è un’ombra buona – un’ombra risanatrice, perché, appunto, proviene in definitiva da Cristo stesso. Pietro era un uomo con tutte le debolezze di un essere umano, ma soprattutto era un uomo pieno di una fede appassionata in Cristo».
Infine ha ringraziato «la schiera di coloro che mi sostengono con la loro preghiera; che con la loro fede e con il loro amore mi aiutano a svolgere il mio ministero; che sono indulgenti con la mia debolezza, riconoscendo anche nell’ombra di Pietro la luce benefica di Gesù Cristo».
Durante l’Angelus, il Papa rivolgendosi ai pellegrini polacchi, ha chiesto che il dono della Divina Misericordia «sia elargito soprattutto in quelle nazioni dove dominano la sopraffazione, l'odio e la tragedia della guerra».

Il Giornale, 16 aprile 2007


Il Papa compie 80 anni. E ringrazia i genitori

«Mi hanno fatto capire l'esperienza della famiglia». Tra i regali un orso di pezza

Luigi Accattoli

CITTÀ DEL VATICANO — Una messa in piazza San Pietro ieri mattina, un pranzo oggi con i cardinali e un concerto questo pomeriggio nell'Aula Nervi: sono i tre eventi dell'80˚ compleanno di papa Benedetto XVI. Ha ricevuto doni da tutto il mondo, compreso un grande orso di pezza che ha «girato» ai bimbi di un ospedale. Nell'omelia di ieri ha ricordato con parole toccanti i genitori e i fratelli, scusandosi di dover parlare «di se stesso» durante una messa.
«La liturgia non deve servire per parlare del proprio io», ha detto alle cinquantamila persone che l'ascoltavano, ammettendo che «tuttavia la propria vita può servire per annunciare la misericordia di Dio». Nella piazza c'era il corpo diplomatico, una quantità di bavaresi guidati dal presidente Stoiber, 60 fra cardinali e vescovi. Per l'Italia c'era il ministro Clemente Mastella.
Il decano dei cardinali Angelo Sodano gli ha fatto gli auguri a nome di tutti: «Continui a guidarci con l'amore di sempre». Il papa ha ringraziato lui e ognuno, in particolare il metropolita Ioannis, inviato del patriarca di Costantinopoli, auspicando «che il dialogo cattolico- ortodosso prosegua con lena rinnovata».
«Ringrazio Dio» ha detto poi il papa teologo, dedicando le parole più semplici al «dono» dei genitori e dei fratelli: «Perché ho potuto fare l'esperienza di che cosa significa "famiglia"»; e «di che cosa vuol dire paternità, cosicché la parola su Dio come Padre mi si è resa comprensibile dal di dentro»; e «di che cosa significa bontà materna, sempre aperta a chi cerca rifugio». Ha ringraziato Dio per il fratello don Georg che ha tre anni più di lui e la sorella Maria che non c'è più, che «mi sono stati fedelmente vicini lungo il corso della vita». Dell'elezione a papa quasi non ha parlato: «Con il peso accresciuto della responsabilità, il Signore ha portato anche nuovo aiuto nella mia vita», ha detto con riferimento a quanti l'aiutano «con la loro fede e con il loro amore» e «sono indulgenti con la mia debolezza».
Gli 80 anni li compie oggi in buona salute. Il pranzo con una cinquantina di cardinali sarà nella Sala Ducale. Nel pomeriggio, alle 18, concerto d'onore nell'Aula Nervi con l'Orchestra radiofonica di Stoccarda, direttore Gustavo Dudamel, musiche di Gabrieli, Mozart, Dvorak.
Sempre oggi arriva nelle librerie il suo volume Gesù di Nazaret (Rizzoli), 350 mila copie per il lancio della sola edizione italiana.
Che doni ha avuto il «nonno» papa? La domanda è stata fatta dalla Radio Vaticana al segretario don Georg Gaenswein: «Moltissime lettere, cd, fiori, libri, scritti vari e sicuramente arriveranno ancora tante, tante cose». Benché papa Benedetto abbia fatto dire a tutti di «mandare piuttosto un'offerta» che egli utilizzerà per uno scopo che renderà noto.
Il regalo più curioso «è stato un orso enorme, di pezza, bellissimo, venuto dall'Italia, che il Santo Padre ha destinato all'ospedale pediatrico Bambin Gesù».
Da Salerno è arrivata una torta al gusto di cioccolato e di caffè che pesa trenta chili. L'Osservatore romano e Avvenire hanno fatto edizioni speciali e supplementi, la Germania e l'Austria hanno emesso francobolli augurali, da Monaco di Baviera — dove Ratzinger fu arcivescovo — sono venute ottanta bottiglie di birra e duemila cartoline con messaggi di auguri. Il fratello don Georg ha portato da Regensburg un «piviale» (mantello liturgico). I dipendenti vaticani hanno avuto — per il compleanno del papa — un «bonus» di 500 euro.

Corriere della sera, 16 aprile 2007


Alla festa di oggi
Ci sarà la Loren Ma non potrà baciargli la mano

ROMA — Ci sarà anche Sofia Loren oggi a festeggiare l'80˚ compleanno di papa Ratzinger in Vaticano. La diva, che è molto credente ed è arrivata ieri da Ginevra proprio per questa ricorrenza, è stata invitata al concerto dell'Orchestra Radiofonica di Stoccarda in diretta su Raiuno alle 17.55 dalla Sala Nervi.
«Un giorno speciale, gliene auguro altri ottanta», ha detto la Loren che (in nero ma senza velo) parteciperà alla cerimonia con la sorella Maria Scicolone. Non al baciamano finale però, riservato solo a una ventina di ospiti.

Corriere della sera, 16 aprile 2007


Festa e preghiera in Vaticano. Il papa compie 80 anni

di Mattia Bianchi e Alessandro Renzo

L'incontro con il vescovo ortodosso Ioannis, un pranzo con tutti i cardinali presenti a Roma e un concerto nell'Aula Paolo VI. Il papa festeggia così una tappa importante della vita. I doni, le riflessioni e le curiosità di una giornata particolare.

CITTA' DEL VATICANO - L'incontro con il vescovo ortodosso Ioannis, un pranzo con tutti i cardinali presenti a Roma e un concerto nell'Aula Paolo VI in Vaticano. Dopo la Santa Messa di ieri mattina, sono questi gli appuntamenti del papa nel giorno del suo 80mo compleanno. Una tappa importante che ieri ha dato modo al pontefice di ripercorrere i momenti più significativi della vita, ricordando che le misericordie di Dio accompagnano l'uomo "giorno per giorno". Anche oggi, a cominciare dall'incontro all'insegna del dialogo con il metropolita di Pergamo, Ioannis, arrivato a Roma in rappresentanza del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, con un messaggio di auguri di Bartolomeo I. Il papa riceverà in udienza anche il presidente della Baviera, Edmund Stoiber, e quello dello Schleswig-Holstein, Peter Carstensen, oltre ad una delegazione della diocesi di Monaco di Baviera, guidata dall'arcivescovo, cardinale Friedrich Wetter. Per il pranzo, incontro con i cardinali nella Sala Regia (per l'occasione arriverà da Salerno una torta di 30 chili al cioccolato e al caffè), mentre nel pomeriggio (alle 18, in Aula Paolo VI), spazio alla musica con un concerto dell'Orchestra radiofonica di Stoccarda diretta da Gustavo Dudamel, con musiche di Gabrieli, il concerto per violino n.3 di Mozart e la sinfonia “Dal nuovo mondo” di Dvorak. Una giornata intensa per Benedetto XVI che ha ricevuto auguri e doni da mezzo mondo. Numerose le curiosità ...

AUGURI VIRTUALI. Una pagina Internet per inviare al papa gli auguri per il suo 80° compleanno. In pochi secondi e da tutti gli angoli del mondo è possibile far giungere a Benedetto XVI un augurio personale in occasione del suo 80° compleanno grazie alla pagina speciale che si trova sul sito Internet ufficiale della Santa Sede.

I DONI RICEVUTI. Una cassa di birra dal cardinale Wetter, un piviale dal fratello, 100mila euro dai cardinali e regali di ogni tipo dalle persone comuni: libri, CD, messaggi personali e addirittura, un enorme orso di pezza, già destinato ai piccoli ricoverati dell'ospedale “Bambin Gesù”. A rivelarlo è stato il segretario personale del papa, mons. Georg Gaenswein, in una intervista al programma tedesco della Radio Vaticana. "Arrivano moltissime lettere e molti piccoli doni - racconta don Georg - come cd, fiori, libri, scritti e sicuramente arriveranno ancora tante, tante cose”. Per quanto riguarda i doni, spiega, “il papa ha detto esplicitamente che preferisce non accettare regali personali: chi vuole fargli un regalo può fare un'offerta che egli poi utilizzerà per uno scopo che renderà noto, come ad esempio in Terra Santa, o in altre aree di crisi del mondo o anche in Africa”. Ma il vero regalo per Benedetto XVI dice Gaenswein, "è quando vede che ci sono persone che accettano la Parola di Dio che Egli, che la Chiesa annuncia e che questa Parola non è considerata un peso ma un aiuto, come ali che portano il fardello della vita, e che questa fede poi si radica nella vita personale del singolo. Si incontrano persone che sono colpite e coinvolte da ciò e che dalla fede traggono grande giovamento. Questa è un'esperienza che dà grande gioia al papa".

IL DONO DATO. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede padre Federico Lombardi, S.I. ha espresso il proprio ringraziamento al papa per il suo libro Gesù di Nazaret (che esce oggi nelle librerie italiane in 350 mila copie) nell'ultima puntata di Octava Dies, rotocalco di informazione ecclesiale prodotto dal Centro Televisivo Vaticano - di cui è anche direttore - e distribuito da numerosi canali televisivi cattolici del mondo. Di seguito pubblichiamo il commento di padre Lombardi dal titolo "Gesù: il volto di Dio" in Octava Dies: "Quando una persona compie gli anni, di solito gli si fa un regalo. Il papa compie 80 anni, ma il regalo ce lo ha fatto lui. Il suo libro su Gesù, annunciato da alcuni mesi, è finalmente nelle nostre mani. È il frutto di una vita di riflessione, di ricerca culturale, di meditazione, di esperienza pastorale, nella fede cristiana. Leggendolo, comprendiamo perché abbia voluto portarlo a compimento con tanta determinazione, nonostante gli impegni di estrema responsabilità per la Chiesa universale che sono sopraggiunti, negli ultimi due anni, a dominare l'orizzonte delle sue giornate. La vita, la mente e il cuore di questo credente, che è oggi il nostro papa, continuano ad essere centrati su ciò che è sempre stato ed evidentemente continua ad essere per lui il primo necessario: conoscere e ascoltare Gesù per entrare in un rapporto vivo e profondo con lui; capire che cosa Gesù ci ha voluto portare: la conoscenza di Dio. Paradossalmente, mentre egli stesso ci dice che questo libro non è un documento del magistero papale, ma il frutto del suo personale impegno teologico, abbiamo la chiara impressione che leggendo queste pagine abbiamo una chiave preziosa per comprendere meglio molti aspetti del suo pontificato: le sue omelie, le sue catechesi del mercoledì, lo stile del suo governo e dell'ordine della sua vita, in certo senso anche le priorità e diverse scelte del suo governo. Sappiamo meglio chi è il papa, che cosa è veramente essenziale per lui, e quindi che cosa vuol dire a noi, a tutti i credenti in Gesù Cristo, agli uomini e alle donne di oggi. Gliene siamo profondamente grati".

IL DONO DESIDERATO. Il papa ha chiesto anche un dono, rivolgendo questo desiderio direttamente al Signore: ‘Dio doni una pace fondata sulla giustizia e sul perdono’. Alla vigilia del suo ottantesimo compleanno Benedetto XVI si è posto ancora una volta sulla scia di Benedetto XV, Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II per chiedere al Signore una pace che non sia fondata sulle armi e sul terrore. "La pace - ha detto il Santo Padre - è il dono che Cristo ha lasciato ai suoi amici come benedizione destinata a tutti gli uomini e a tutti i popoli. Non la pace secondo la mentalità del mondo, come equilibrio di forze, ma una realtà nuova, frutto dell’amore di Dio, della sua misericordia". Benedetto XVI ha quindi invocato che il dono della divina misericordia "sia elargito soprattutto in quelle nazioni dove dominano la sopraffazione, l’odio e la tragedia della guerra".

LE RIFLESSIONI. Il compleanno del papa è l'occasione anche per raccogliere ricordi, racconti e sensazioni delle persone che lo conoscono bene. È quanto ha fatto la rivista “30 giorni” ospitando le testimonianze di numerosi cardinali. Tra gli altri, il cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio consiglio della Famiglia, scrive che "si illudono coloro che immaginano che i suoi insegnamenti siano un'opinione, soggetta a varie e, a volte, curiose interpretazioni, e che possano diventare un parere da accogliere facoltativamente". Paul Poupard, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, ricorda la recente visita in Turchia e, in particolare, nella moschea blu di Istanbul. "Conservo gelosamente scolpiti nella memoria i pochi istanti di raccoglimento in quel luogo di preghiera durante i quali - ne sono convinto - si è rivolto all'unico Signore del cielo e della terra". Il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, sottolinea invece, "la chiarezza della dottrina, nella sempre elevata nobiltà del linguaggio, ma nello stesso tempo la sua efficace capacità di persuasione". E in un'intervista ad Avvenire: “Alcuni intellettuali tentati dalla superbia'', ''a volte cercano di presentare il papa in maniera odiosa, anche recentemente''. Tutto questo però ha poco seguito. Infatti, sottolinea il porporato, ''tra il popolo dei fedeli e anche tra la gente comune il Papa continua ad essere amato e rispettato. Basta vedere le grandi folle, per certi versi inattese, che sono presenti alle udienze del mercoledì e all'angelus della domenica”. Spazio ai ricordi anche su Sat2000, con il fratello di Benedetto XVI, mons. Georg Ratzinger, che parla della passione per la musica. Essa, ha spiegato, “è l'espressione della sue preoccupazioni, dei suoi sforzi. Non c'è migliore mezzo di espressione che la musica, che appunto ha dimensioni diverse dalla parola. Ma il significato della musica è insostituibile”. La stampa di tutto il mondo, nel frattempo, già da diversi giorni celebra l'evento, interrogandosi sulla figura del pontefice. Se il magazine del “New York Times” ha scritto che il suo pontificato sinora ha "largamente disarmato l'ala sinistra della Chiesa”, sollevando però dubbi sulla sua capacità di "ri-cristianizzare l'Europa", il francese “Le Monde” gli ha dedicato un critico editoriale di Pasqua, sottolineando che col suo agire e con la sua "pignoleria disciplinare" offre il fianco agli ambienti più conservatrici della Chiesa. “Newsweek”, infine, parla di “Missing Pope”, il papa che manca, in riferimento ironico ad un pontefice "divenuto quasi invisibile nei luoghi dove era necessaria la sua presenza".

UNA CARTOLINA PER GLI 80 ANNI DI BENEDETTO XVI. Il 16 aprile papa Benedetto XVI compie 80 anni. L’intero Gruppo San Paolo (che edita e diffonde libri, periodici e audiovisivi, tra cui anche Famiglia Cristiana, Vita Pastorale, Club 3, Jesus, Il Giornalino, ecc. ha deciso di augurargli buon compleanno con un’originale iniziativa. In tutte le riviste paoline è stata allegata la stessa cartolina per far giungere un augurio personale al pontefice. Le cartoline si trovano anche nelle librerie San Paolo, mentre parroci o fedeli che desiderassero altre cartoline possono ottenerle direttamente presso le stesse librerie. La cartolina, pensata appositamente per augurare un buon compleanno al Santo Padre è già pronta, pre-indirizzato "A Sua Santità Benedetto XVI, Palazzo Apostolico, 00120 CITTÀ DEL VATICANO" (ma non dimenticare il francobollo, da 0,60 Euro!). Aspetta solo le parole e i sentimenti di chi l’invierà, che renderanno l’augurio ancora più prezioso e unico.

GLI AUGURI DEI VESCOVI ITALIANI. Immancabile la vicinanza della Conferenza episcopale italiana, con un messaggio lanciato dal segretario generale, mons. Giuseppe Betori, ai microfoni di “A Sua Immagine”, su Rai Uno. “A nome dei vescovi e di tutti i cattolici italiani - ha detto Betori - esprimo sinceri auguri al Santo Padre per i suoi 80 anni e per il secondo anniversario di Pontificato. Siamo grati al Signore - ha aggiunto Betori - per il dono che ci ha dato. Il Santo Padre ci aiuta a scoprire la bellezza delle fede, la gioia di essere credenti". "Siamo grati al Papa - ha concluso - per il modo con cui aiuta ad allargare i limiti della ragione a farci entrare in dialogo con gli uomini di tutta la società. Gli auguriamo una lunga vita e un lungo servizio al Vangelo e alla Chiesa". Anche il presidente della Cei, l'arcivescovo di Genova, mons. Angelo Bagnasco, ha spiegato che il compleanno del papa è ''motivo di gioia e di gratitudine per lui e per la Chiesa intera, per tutti noi". "Anche questo è un fatto di famiglia - spiega - gioie e dolori per gli uni diventano gioie e preoccupazioni per tutti''.

GLI AUGURI DI ANGELA MERKEL. Una messa a Berlino per ricordare gli 80 anni di Benedetto XVI. Appuntamento ieri nella cattedrale Hedwig della capitale tedesca, alla presenza del cancelliere Angela Merkel che ha voluto inviare un suo messaggio all'illustre connazionale. “Con influsso teologico, profonda forza di fede e convinzione personale lei dà forma da decenni all'interno della chiesa cattolica e della società". È ancora vivo il ricordo "all'accoglienza entusiastica, che i giovani della Giornata mondiale della gioventù 2005 a Colonia le prepararono, o le ore di profonda comunione dei fedeli durante la sua visita nella patria bavarese l'anno scorso". L'incontro personale con il papa, per la Merkel è stato motivo di stimolo e incoraggiamento personale: "So che molte persone in Germania si rallegrano per lei e lo dimostreranno in numerose celebrazioni nelle diocesi", con l'augurio di "salute e creatività, forza e benedizione di Dio”.

APRE LA CASA NATALE. La casa natale di papa Benedetto XVI, nel paesino bavarese di Marktl-am-Inn (in Baviera, sud della Germania), è stata aperta al pubblico ieri, come regalo simbolico per il pontefice. Dopo una celebrazione nella parrocchia di St.Oswald, nella quale il papa fu battezzato il giorno stesso della sua nascita il 16 aprile 1927, i fedeli hanno raggiunto la casa a due piani, per la benedizione del vescovo. Nel pomeriggio, infine, la cerimonia ufficiale di apertura al pubblico. Da oggi, poi, la Piazza del Mercato del paese sarà ribattezzata Piazza Benedetto XVI. La casa natale di papa Benedetto XVI era stata acquistata lo scorso anno da una Fondazione religiosa istituita appositamente, con l'obiettivo di trasformarla in Museo aperto al pubblico.


FRANCOBOLLI PER RICORDARE. I festeggiamenti per il compleanno del papa animano anche la vita dello Stato della Città del Vaticano. Oggi, niente lavoro e un premio di 500 euro in busta paga, mentre le Poste vaticane già da tempo hanno emesso una serie di francobolli per celebrare la ricorrenza e oggi utilizzeranno uno speciale annullo. Stessa scelta in Austria e Germania, con un francobollo da 55 centesimi che mostra un'immagine del papa in veste bianca e con le braccia sollevate. In Austria, invece, valore di un euro e immagine con il volto del papa e la Basilica di San Pietro.

Korazym

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