15 giugno 2007

Fra Sistino, un uomo...un mito (2) [L'umanita' del Papa]


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Rassegna stampa del 15 giugno 2007

(foto tratta da Petrus)

Riportiamo un bellissimo articolo di Fra Sistino, pubblicato dal giornale Petrus , sulla grande umanita' di Papa Ratzinger che nessuno dei mass media evidenzia, anzi, sembra che si faccia di tutto per nascondere il lato piu' commovente del carattere di Benedetto XVI.
Abbiamo parlato molte volte dell'ostilita' dei mezzi di comunicazione nei confronti del Pontefice.
Trovo straordinario il fatto che FINALMENTE il velo si sia alzato su questo problema.
Alle considerazioni di Fra Sistino aggiungo solo che, spesso, le telecamere indugiano troppo su gruppetti ansiosi di farsi riprendere dalla tv con tanto di manina salutante, come fossero all'asilo, su bambini che fanno la linguaccia o su persone che sono vestite in modo particolare.
E' ora di crescere un po'...

Raffaella


L'errore di nascondere l'umanità del Papa

di Fra’ Sistino

CITTA’ DEL VATICANO - Perché non riusciamo quasi mai a vedere la dolcezza di Benedetto XVI, la sua splendida umanità, certo completamente differente da quella di Giovanni Paolo II, ma altrettanto e forse più ancora commovente? Basta che il Papa beva un bicchier d’acqua e subito le telecamere ufficiali “staccano” su di un noioso “totale”. Come se le migliaia di persone presenti agli incontri pubblici del Pontefice non contino e non vedano.
Eppure ci sono immagini bellissime, e sono anche le più gettonate, ritratte da fotografi ufficiali e non, che ci mostrano l’uomo, prima che il successore di Pietro, che ce lo rendono ancora più vicino, che quasi ne spiegano l’indole. Come quelle fatte per tanto tempo da Arturo Mari prima a Karol Wojtyla e poi a Joseph Ratzinger. Arturo Mari è appena andato in pensione. Il resto del pool fotografico dell’Osservatore Romano è splendido, e ormai ci sono tanti altri fotoreporter che sanno cogliere l’attimo. Ci sono il fotografo pontificio Felici, ad esempio, e tutta quella schiera di giovani reporter che, fortunatamente, sanno darci un’istantanea sorridente del nostro Benedetto. Nascosto tra i miei confratelli, durante un incontro pubblico del Papa, ho visto con che affetto si avvicina alle persone. Ho rilevato anche la delicatezza con la quale il segretario gli porge gli occhiali. Un fotografo ha ripreso in Piazza San Pietro don Giorgio (all’anagrafe, Monsignor Georg Gaenswein) portare una caramella al Santo Padre per schiarirsi la voce. E’ bello vivere questi attimi. Non tolgono nulla al rispetto profondo che noi religiosi, e non solo, abbiamo per il Vicario di Cristo, anzi. Piuttosto, sono altre le cose che feriscono noi fedeli. Sono gli atteggiamenti di intolleranza di certa “manovalanza” che crede di essere onnipotente. O la paura di esporsi di taluni che finiscono per “sprecare” le grandi potenzialità della Chiesa, di tutti noi, popolo di Dio. La virtù della prudenza non deve essere confusa con il peccato dell’ignavia. Il grazie mio e dei miei confratelli è per tutti coloro che, in ogni udienza, in ogni incontro del Papa con la gente, fanno il possibile e l’impossibile perché quell’avvenimento sia bello, intimo, reale. Il grazie mio e dei miei confratelli è per coloro che ci fanno conoscere il Papa e riconoscere il teologo Ratzinger. Chi ha avuto il dono di incontrarlo sa che ti guarda tenendoti le mani tra le sue, proprio come immagino farebbe Gesù. Un grazie a persone come Arturo Mari, che ci ha fatto vedere Giovanni Paolo II in ospedale, in montagna, scherzoso tra le gente. Un grazie anche per quella bella immagine di Benedetto XVI in ginocchio davanti al presepe. Un’immagine poco “pontificia”, e stupenda. Per la sua umanità, amiamo il Papa molto di più, ma forse non tutti lo comprendono.

Petrus

6 commenti:

euge ha detto...

Le dichiarazioni di Fra Sistino la dicono lunga sulle fandonie che girano sull'insensibile ed il duro Benedetto XVI!!!!!!!!!!!!!!!!!
Una persona dolcissima e sensibilissima ma, che devi aver coraggio di guardare negli occhi e per molti dei suoi denigratori è la cosa più difficile!!!!!!!!!! Io proprio per questo suo modo di essere lo sento umanamente vicinissimo a me ed è veramente un dono del cielo averlo visto ed anche solo per un'attimo aver sfiorato le sue mani!!!!!!!!!!!!!!!
Eugenia

Luisa ha detto...

Cara Raffaella, effettivamente quella foto del Papa a ginocchio davanti al presepe non l`ho vista da nessuna parte! Dove l`hai trovata?
È magnifica e ci parla dell` umiltà del Santo Padre, della sua fede.
Papa Benedetto non ci da solo voglia di imparare, di meglio conoscere, o conoscere tout court ,i fondamenti della nostra fede, ma personalmnente mi da voglia anche di ritrovare la fede di un bambino, una fede ingenua, semplice, gioiosa, la fede di un fanciullo che si rallegra davanti a un presepe, che si inginocchia davanti alla rappresentazione di Gesù bambino nel presepe, che piange ai piedi della Croce con Maria, madre affranta, che si stupisce danvanti al Mistero della Risurrezione, che lo accetta sapendo che non potrà mai spiegarlo con la sua ragione m solo con la sua fede!
Sì Papa Benedetto è per me un grande Maestro di fede, di vita!

euge ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te cara Luisa!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Dobbiamo ringraziare Gianluca e il suo Petrus. La foto era li' ed io l'ho solo riportata...e' davvero molto bella. E' un atteggiamento "poco pontificio", come direbbe Fra Sistino, ma fa una grande tenerezza. Quante volte anche noi ci mettiamo accovacciati a guardare l'albero di Natale?

Anonimo ha detto...

l' articolo di Fra Sistino è davvero bellissimo.
Le immagini più belle del Papa non sono davvero quelle uficiali ma quelle "rubate".
Non c'è niente di scandaloso nel far vedre i piccoli gesti di uomo, tant' é che con Papa Giovanni Paolo II, era cosa abbastanza abituale sia come fotografia che come filmato. E' strano che con Benedetto non facciano la stessa cosa! Chissà come come mai?

Anonimo ha detto...

Ciao Cindy, purtroppo Papa Benedetto da' molto fastidio ai benpensanti perche' ci fa ragionare.
Ecco perche' le immagini piu' belli e gli aneddoti piu' carini vengono sistematicamente censurati.
Raffaella