4 agosto 2007

Solidarieta' a Don Gelmini


Carissimi amici, avrete notato che ieri non si e' parlato in questo blog di Don Gelmini e delle terribili e assurde accuse che gli vengono mosse da alcuni ex ospiti della sua comunita', allontanati dalla stessa perche' sorpresi a rubare. Mi auguro che la vicenda trovi la sua naturale conclusione (archiviazione) nel piu' breve tempo possibile.
Non saranno riportati gli articoli di stampa odierni: pro, contro, difesa, accusa ma semplicemente un'intervista di Don Gelmini a "Il Giornale" e un editoriale di "Libero".
Non ha senso riportare le opinioni di tutti: si crea solo confusione nel momento in cui occorrerebbe silenzio. Non ho dubbio alcuno su questo sacerdote impegnato da piu' di quarant'anni ad aiutare i giovani, ma mi trovo, di nuovo, con voi, a discutere del ruolo della stampa e della politica.
Per quanto riguarda i mass media stigmatizzo con forza il comportamento de "La Stampa" che ieri, alla faccia del segreto istruttorio e della tanto desiderata (dai politici) privacy, ha sbattuto in prima pagina la foto di Don Gelmini con un titolo a dir poco discutibile. A questo punto, mi chiedo se valga ancora la pena pubblicare articoli di un giornale a dir poco fazioso.
Come sempre, i media hanno perso una buona occasione per rendere un servizio utile a lettori e telespettatori. Ce ne stupiamo? No di certo!
Con mia massima soddisfazione noto che anche gli Inglesi iniziano a farsi delle domande sulla famosa BBC, la cui credibilita' e' scesa sotto le scarpe, proprio in virtu' del vizio di andare a caccia di scoop che, il piu' delle volte, e noi lo sappiamo, si rivelano colossali boomerang.
E veniamo alla politica: il solito gioco del doppiopesismo che, francamente, sta raggiungendo il massimo del ridicolo.
Solo l'altroieri si pretendeva l'ingerenza della Chiesa su questioni fiscali. Oggi, quegli stessi politici, che non hanno colto l'occasione per farsi gli affari propri, non spendono una sola parola in favore di Don Gelmini. Eppure, caro Prodi e cara maggioranza, egli fa il lavoro che dovrebbe fare lo Stato: aiuta i giovani in difficolta'. Due pesi e due misure? Come sempre!
E non parliamo di politici dello stampo dell'esimio onorevole Guadagno che ci avverte tutti: non assolviamo Don Gelmini solo perche' e' un sacerdote! Grazie, caro onorevole, non abbiamo bisogno di lezioni!
E che dire dell'onorevole Katia Belillo (famosa per la rissa televisiva con Alessandra Mussolini) che avverte: Don Gelmini e' un prete potente, le sue vittime no! Si', Belillo, talmente potente che e' stato messo alla gogna nel silenzio della politica (di una parte della politica) e del Ministro di Grazia e Giustizia che se la prende con i giudici quando chiedono autorizzazioni a procedere contro i politici, ma non con quelli che consentono fughe di notizie durante le indagini preliminari.
Coerenza, signori, coerenza
!
Fra poco gli articoli suddetti.
Raffaella

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, parlo purtroppo, per esperienza personale. Da circa quindici anni mia figlia si è persa nel vortice della droga. Come tutti i drogati - per quel meccanismo perverso che si appropria della loro mente e della loro anima – arrivano a odiare persino le persone che le hanno generate e che le amano; per denaro poi, farebbero e fanno qualsiasi cosa, dalla prostituzione, al furto, allo spaccio fino al delitto, perpetrato non solo con atti violenti, ma anche più semplicemente con calunnie e accuse infamanti, come nel caso del povero don Gelmini…!!! Quel che io mi domando e continuo a non capire, è come mai in una società che si definisce “civile”, basti la parola di quattro risaputi farabutti per rovinare la reputazione di una persona perbene!!! Una volta, quando esistevano la giustizia e l’autorità con le “iniziali maiuscole”, la buona reputazione - in quanto giusto frutto del comportamento corretto di una persona - aveva un peso specifico altissimo e prima di essere messa in dubbio o scalfita, veniva fatto il pelo e contropelo a chi ne attentava. Ora le cose si sono completamente capovolte e spetta all’onesto cittadino, alla persona perbene, dimostrare di non essere quello che un delinquente qualsiasi, sostiene che sia: vedi il caso Enzo Tortora. E mi domando ancora, chi si trova a indagare e giudicare su queste scandalose e al tempo stesso pietose vicende, non dovrebbe forse procedere con i piedi di piombo, sapendo meglio di altri con quali individui ha a che fare?!? Soggetti che a differenza di chi ha una buona reputazione, non hanno nulla da perdere, anzi… qualcosa da guadagnare…, ma chi e quando potrà ridare a don Gelmini l’onore indebitamente strappatogli?!? Credimi Raffaella, mi viene il voltastomaco e provo angoscia al solo pensiero di vivere in un paese dove tutto ciò accade e viene permesso senza che i nostri governanti facciano qualcosa. Ma si sa, finché capita ai poveri cristi e non a loro, continueranno a indignarsi all’infinito, per poi lasciare tutto come sta!!!

Anonimo ha detto...

Ciao Gianpaolo, grazie per avere voluto dividere con noi la tua drammatica esperienza personale. Mi dispiace veramente moltissimo per tua figlia. Sappi che ti sono molto vicina e che domani accendero' una candela anche per te.
Un grande abbraccio
Raffaella

Anonimo ha detto...

Grazie ti tutto cuore Raffaella!
Gianpaolo