18 settembre 2007

La teologia come "Ponte" tra Fede e ragione


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La teologia come "Ponte" tra Fede e ragione

Emanuela Bambara

la riflessione

«Perché una chiamata al sacerdozio o alla vita religiosa possa essere sostenuta fedelmente lungo tutta la vita occorre una formazione che integri fede e ragione, cuore e mente, vita e pensiero. Una vita al seguito di Cristo ha bisogno dell'integrazione dell'intera personalità». Così è intervenuto Benedetto XVI all'Abbazia di Heiligenkreuz, domenica 9 settembre, ultimo giorno della sua visita in Austria. Un tema a lui caro da sempre, quello della conciliazione tra fede e ragione per la promozione di un umanesimo integrale. Che è stato anche al centro del XX Congresso nazionale dell'Associazione teologica italiana (Ati), conclusosi venerdì 14 a Oristano, e che guida le riflessioni del teologo Joseph Ratzinger da ben prima dell'elezione al soglio pontificio. Fin dalla prolusione tenuta all'età di 32 anni per prendere possesso della cattedra di Teologia fondamentale all'Università di Bonn, e poi, come prefetto della Congregazione della Dottrina della fede.
Alla quaestio di una «nuova alleanza» tra razionalità logica e ragione religiosa, Joseph Ratzinger ha dedicato numerose pubblicazioni, dissertando con illustri esponenti della cultura contemporanea, anche laica e pure atea, del livello di Jürgen Habermas e del nostrano Marcello Pera. Più volte, da pontefice, ha ribadito l'urgenza di una nuova evangelizzazione, che richiede una completa formazione intellettuale per la difesa della verità cristiana da forme di pensiero che negano, in nome della ragione, la fondatezza razionale di un'apertura alla trascendenza. Al contempo, lo sviluppo integrale della persona non può prevedere il sacrificio della dimensione spirituale e religiosa proposto da un esasperato scientismo a beneficio dell'esclusivo dominio della componente intellettuale e razionale, che appiattisce la personalità su una dimensione orizzontale.
Sul rapporto tra fede e ragione, Benedetto XVI è tornato in questi giorni nell'ambito di un contesto particolare, di grave urgenza per la Chiesa cattolica, che è la formazione al sacerdozio. «Dove si trascura la dimensione intellettuale – ha detto ai monaci austriaci – nasce troppo facilmente una forma di pia infatuazione, che vive quasi esclusivamente di emozioni e di stati d'animo che non possono essere sostenuti per tutta la vita. E dove si trascura la dimensione spirituale, si crea un razionalismo rarefatto, che sulla base della sua freddezza e del suo distacco non può mai sfociare in una donazione entusiasta di sé a Dio».
Non soltanto, dunque, la cultura laica è invitata a dialogare con la fede, ma gli stessi sacerdoti sono sollecitati a studiare la teologia come scienza, per essere fedeli al loro ministero. E così è intervenuto al convegno dell'Ati il presidente, mons. Piero Coda: «La teologia è chiamata a declinare in modo pertinente e con riferimento radicale alla fede le questioni antropologiche e le gravi sfide odierne. Il suo compito è fare da ponte tra la sorgente zampillante della fede e la richiesta di senso e dialogo che viene dal contesto culturale».

© Copyright Gazzetta del sud, 18 settembre 2007

17 commenti:

Blog creator ha detto...

Una comunicazione, che sebbene già di certo conosciuta, può aiutare a riflettere.

(www.chiesadomestica.net - 11.12.2006) - Profetico Ratzinger - La chiesa «si ridurrà di dimensioni, bisognerà ricominciare da capo. Ma da questa prova uscirà una Chiesa che avrà tratto una grande forza dal processo di semplificazione che avrà attraversato, dalla rinnovata capacità di guardare dentro di sé. Perché gli abitanti di un mondo rigorosamente pianificato si sentiranno indicibilmente soli... E riscopriranno la piccola comunità dei credenti come qualcosa di completamente nuovo. Come una speranza che li riguarda,come una risposta che hanno sempre segretamente cercato». Non è la profezia di un veggente, è l'analisi di J.Ratzinger. Che scatena le critiche di tutti quelli che vogliono sentir parlare solo di trionfi terreni di Cristo. Oggi come allora.
Ma - continua J.Ratzinger - "Dobbiamo prendere atto dell'assottigliarsi delle nostre fila" e dobbiamo essere missionari innanzitutto nel senso di ...


riproporre i grandi valori umani universali quali stelle polari nel processo di costruzione di un corpo sociale umano. Perché, se il diritto non ha più fondamenta morali condivise, decade anche in quanto diritto."

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Domanda: Eminenza, molti anni fa Lei si espresse in termini profetici sulla Chiesa del futuro: la Chiesa, diceva allora, «si ridurrà di dimensioni, bisognerà ricominciare da capo. Ma da questa prova uscirà una Chiesa che avrà tratto una grande forza dal processo di semplificazione che avrà attraversato, dalla rinnovata capacità di guardare dentro di sé. Perché gli abitanti di un mondo rigorosamente pianificato si sentiranno indicibilmente soli... E riscopriranno la piccola comunità dei credenti come qualcosa di completamente nuovo. Come una speranza che li riguarda,come una risposta che hanno sempre segretamente cercato». Pare proprio che abbia avuto ragione. Ma qual è la prospettiva che ci attende in Europa?


Risposta: Per incominciare, la Chiesa si ridurrà numericamente? Quando ho fatto questa affermazione, mi sono piovuti da tutte le parti rimproveri di pessimismo. E oggi tutti i divieti paiono caduti in disuso, tranne quello riguardante ciò che viene chiamato pessimismo e che spesso non è altro che sano realismo. Nel frattempo i più ammettono la diminuzione della percentuale di cristiani battezzati nell'Europa di oggi. In una città come Magdeburgo la percentuale dei cristiani è solo dell'8% della popolazione complessiva, comprendendo - si badi bene - tutte le confessioni cristiane. I dati statistici mostrano tendenze inconfutabili. In questo senso si riduce la possibilità di identificazione tra popolo e Chiesa in determinate aree culturali, ad esempio da noi. Dobbiamo semplicemente prenderne atto.


Domanda. Che cosa significa?


Risposta: La Chiesa di massa può essere qualcosa di molto bello, ma non è necessariamente l'unica modalità di essere della Chiesa.
La Chiesa dei primi tre secoli era una Chiesa piccola senza per questo essere una comunità settaria. Al contrario, non era chiusa in sé stessa, ma sentiva di avere una responsabilità nei confronti dei poveri, dei malati, di tutti. Nel suo grembo trovavano posto tutti coloro che da una fede monoteista traevano alimento nella loro ricerca di una promessa.
Già le sinagoghe, le comunità ebraiche presenti nelle città dell'Impero Romano avevano costituito una cerchia di simpatizzanti esterni, i cosiddetti timorati di Dio, che si erano avvicinati alla fede ebraica e che ne testimoniavano la grande apertura all'esterno.
Il cate*****enato della Chiesa antica aveva una funzione simile. Persone che non si sentivano ancora pronte a un'identificazione totale con la Chiesa, potevano in un certa misura avvicinarvisi per poi valutare se compiere il passo definitivo.
Questa consapevolezza di non essere un club chiuso ma di essere sempre aperti alla comunità nel suo complesso è sempre stata una componente ineliminabile nella Chiesa. E anche al processo di riduzione numerica che stiamo vivendo oggi dovremo far fronte proprio esplorando nuove forme di apertura all'esterno, nuove modalità di coinvolgimento parziale di coloro che sono al di fuori della comunità dei credenti.
Non ho niente in contrario a che persone che durante l'anno non hanno mai messo piede in chiesa vadano alla Messa della notte di Natale o a San Silvestro o in occasione di altre festività perché anche questa è una forma di avvicinamento alla benedizione del sacro, alla sua luce. Ci devono quindi essere forme diverse di coinvolgimento e partecipazione, la Chiesa deve aprirsi interiormente a coloro che stanno ai margini delle sue comunità.


Domanda: Ma la Chiesa di massa non è la più alta conquista della civiltà religiosa? Non è forse la Chiesa davvero universale, accessibile a tutti, la Chiesa che con i suoi mille rami offre un tetto ad ogni uomo? La Chiesa può davvero rinunciare all' aspirazione a essere una Chiesa di massa e quindi la Chiesa della maggioranza? Questa è una conquista che è pur sempre costata immani sforzi e sacrifici.


Risposta: Dobbiamo prendere atto dell'assottigliarsi delle nostre fila, ma dobbiamo parimenti rimanere una Chiesa aperta. La Chiesa non può essere un gruppo chiuso, autosufficiente. Dobbiamo essere missionari innanzi tutto nel senso di riproporre alla società quei valori che dovrebbero informare di sé la sua coscienza, valori che sono le fondamenta della forma statuale che la società stessa si è data, e che sono alla base della possibilità di costituire una comunità sociale davvero umana.
In questo senso il dibattito su ciò che fu una volta la Chiesa di massa - e che in alcuni Paesi continuerà ad essere, e in altri ancora diventerà per la prima volta - proseguirà sicuramente.
La Chiesa continuerà a esprimere il suo punto di vista nell'ambito del processo di produzione legislativa e a riproporre i grandi valori umani universali quali stelle polari nel processo di costruzione di un corpo sociale umano. Perché, se il diritto non ha più fondamenta morali condivise, decade anche in quanto diritto.
Da questo punto di vista la Chiesa ha una responsabilità universale. Responsabilità missionaria significa appunto, come dice il papa, tentare davvero una nuova evangelizzazione. Non possiamo accettare tranquillamente che il resto dell'umanità precipiti nel paganesimo di ritorno, dobbiamo trovare la strada per portare il Vangelo anche ai non credenti.
Esistono già dei modelli. Il neocate*****enato possiede un proprio modello, altre comunità intraprendono altri tentativi. La Chiesa deve ricorrere a tutta la sua creatività per far sì che non si spenga la forza viva del Vangelo. Per plasmare le masse, pervaderle del suo messaggio e agire in loro come il lievito. Proprio come disse Gesù allora a una comunità molto piccola, quella degli Apostoli: siate lievito e sale della terra. La definizione di «lievito» presuppone la dimensione molto piccola da un lato, ma anche l'universalità della responsabilità.

Tratto da: J. Ratzinger, “Dio e il mondo”, ed. Paoline, 2001, Pag. 403-406

Blog creator ha detto...

Un monito del Santo Padre del 2005.

"Vogliamo possedere il mondo e la nostra stessa vita in modo illimitato. Dio ci è d’intralcio. O si fa di Lui una semplice frase devota o Egli viene negato del tutto, bandito dalla vita pubblica. Ma la minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l’Europa e l’Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell’Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci!"

CAPPELLA PAPALE PER L’APERTURA DELLA XI ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI , 02.10.2005

Anonimo ha detto...

Grazie Umberto!

Artefice1 ha detto...

Io Sento così la conversione.
CON uno spunto.
Basta capovolgere i significati imposti dalla CON-venzionata Realtà per CON-vertirsi.
La Imperfetta Volontà si trova su tale piano.
La Riconoscenza si trova sul piano Superiore.
Accogliere i significati espressi da un Fedele Sentimento Riconoscente (piano superiore), senza riprodurre tale Sentimento (senza accedervi), possibile CON-Sentendo, è la disgrazia umana che non rende la Persona CON-sapevole.
L’originale Verità che Legittima è UNA e disponibile per tutti.
All’imperfezione non è dato trasmetterla.
All’imperfezione è dato Riconoscerla e favorirla sub ordinando la Con-cretezza CON-Ferita.

Artefice1 ha detto...

Se non pubblicate il commento , va bene comunque.Perchè la mia imperfezione non merita attenzione.
Il Sentimento Ama, anche la risposta.

“Dove si trascura la dimensione intellettuale – ha detto ai monaci nasce troppo facilmente una forma di pia infatuazione, che vive quasi esclusivamente di emozioni e di stati d'animo che non possono essere sostenuti per tutta la vita.”

Ritenere Che la Relazione, Unica e Vera, CON-sentita solo tramite il Sentimento Ispirato, (non dalla ispirazione naturale Gv.15:15), Essere! Non esistere! Possa significare: un'infatuazione non duratura, ritengo possa Essere una pretesa PER, gestire il Potere COM-petente a Dio.
Manca la chiarezza. Riconoscenza del mezzo che CON-sente il padre CON-Forme.
Sento che il papa CON-fida, tralasciando il CON, nella dimensione intellettuale,(volontà naturale imperfetta) e ritengo che tale dimensione, comunque perfezionata, non possa rappresentare e ancor meno trasmettere la Riconoscenza che rende l’individuo CON-sapevole, tanto meno può Essere, una garanzia.
Escludendo la Natura che capovolge la Verità,(ampiamente PER seguita) quale altro mezzo CON-Sente Dio? Se ignoriamo il Sentimento Ispirato, il Nulla. Che ciascuno, ignorato Dio, può colmare.

Artefice1 ha detto...

Gesù, Figlio di Dio Redime il Mondo (il puro e immacolato Sentimento) col Sacrificio Personale, CON-Sentendo il Padre.
Questo gesto Riconosciuto, è l’Eterno Atto d’Amore PER eccellenza!
Amore Perfetto!
Salvezza PER l’umanità.
Come si Manifesta?
Ovvero come è manifestato dalla CON-cretezza, espressiva oggettività, PER Essere riconosciuto?
Si Manifesta Spirando.
Spirando PER noi Gesù Figlio di Dio, rinuncia e dona all’umanità il Proprio Tempo.
Tempo così Purificato, dalla CON-sapevolezza del Sacrificio.
Il Tempo, Strumento equamente affidato ad ogni individuo e intrasferibile.
Unica dote che il vivente ha da offrire!
Dona l’Eterno a ciascuno il Suo Tempo.
Ergo l’Amore è Donare il Tempo!

Ora non riesco a Sentire l’Unico Vero Dio, Padre, Creatore, Eterna Misericordia, Essere Amore? Se lo sentissi lo ridurrei.
In fatti, la Misericordia (Dedizione Operosità e Presenza Costante) è Tutto! Nulla sfugge allo strumento che Dio ha usato originando il Creato ed ha affidato alla Famiglia contraddicendo la Separazione Costitutiva, CON-Ferita Libertà e Imperfezione.
L’amore manifestato dal Figlio è implicito nella Misericordia del Padre!
L’amore (Sentimento puro e immacolato) CON-sente.
La Misericordia lo CON-cretizza, CON-sentendo.
Un’evidente, Riconoscibile e Indispensabile Triangolazione dove Dio partecipa. Produce sempre l’auspicato effetto felice, CON-venzionato Amore CON-sentito.
Anche senza COM-prendere tutto, io Lo Sento così!

Artefice1 ha detto...

Qui, un tratto del papa.
“Il fondamento sicuro che sostiene in tutte le tempeste è la stessa parola di Gesù”. Con lo sguardo rivolto al Signore e alla sua parola, i cristiani testimoniano con gioia e speranza questa fede fondata sulla roccia.

Ora traduco CON, il mio Sentimento!
“Il fondamento sicuro che sostiene in tutte le tempeste è la stessa Fedeltà di Gesù”. Con lo sguardo rivolto al Padre e alla sua Misericordia, i cristiani testimoniano con gioia e speranza Questa certezza fondata sulla roccia.

Io mi sento come la roccia che si consuma combattendo l'acqua.

Descrivere una cosa, fatta di tante prospettive, le quali NON CON-sentono una definizione, può sembrare Sensato?
Adottarne una o più, per trattare la Vita, cosa è?

L'Essere non è un CON-ferimento, ma una CON-quista della Persona, ovvero: dell'individuo in relazione CON Dio.
L'Essenza non è PER, l'individuabile cosa,
ma Della CON-sentita Persona.

Possiamo dire che l’acqua è vuota dentro?

E’ l’acqua che scava la roccia o è la Forza della Roccia che si consuma (come la nostra) combattendo inutilmente l’acqua?
Il "Vuoto" che intendo, rappresenta la mancanza d’Essenza, fatta di Senso.
Il Senso FISSA come roccia!
Non si adatta come l'acqua.
Roccia e Acqua concorrono nel manifestare l'unica e medesima Verità, l’uno fedelmente e l’altra irregolarmente, sempre per favorirla.
Quale delle due, Fissa CON Forme al Senso e quale si adatta senza ritenerlo?
Chi dei due In-Fonde, Ovvero significando Dio nella propria scelta prediletta non è CON-sonante?
La Libertà, Fantastica consegna, può tutto. Ma tale resta. Fantastica!

Artefice1 ha detto...

Prima dell'Individuo è la Famiglia!
Figli che governano abusando, CON Orientamenti ideal-tipici: le politiche lib, le politiche lab e le politiche corporate. Devono Riconoscere da principio la propria perfetta Dignità, abbandonando ogni abuso.
Essi possono produrre, tali predilezioni per fare mobili o automobili, non PER, perfezionare la Vita governata da Dio.
Ogni azione tesa a fondare norme che promuovono una esistenza organizzata, social-mente, necessita di Legittimazione!
Una sola la Legge che Legittima a cascata l'intero universo, regolato e perfetto.
Tale Principio Capitale Universalmente posseduto, sancisce che l'unica Istituzione Originale che ripristina, nel disegno di Dio, la Perfezione, smentendo la Separazione, Costitutiva Libertà e Imperfezione, è La Famiglia.
Quale politica ha il diritto di rimodellare tale disegno originale? Sotto mettendo tale Istituzione in Re?
Questa è la causa del dramma umano! Che a catena trascina, in CON-corso, ogni e qualunque manifestazione, fino alla più insignificante. Per realizzare tale significato.
I significato divide! Il Senso Unisce!
Da Caino in poi, i figli, prima di trasgredire Dio affliggono la Sua Famiglia!
Non è ancora chiaro che tale allarme è il precursore delle catastrofi Volute?

Artefice1 ha detto...

"Si tratta di costruire un mondo in cui ogni uomo……..”???

Forse si tratta di Riconoscere quello che funziona!
Mi risulta che la Volontà Naturale, combina solo disastri.
Il Mondo (puro immacolato Sentimento) è già edificato. Basta Riconoscerlo e Favorirlo.

Artefice1 ha detto...

Non è Dio?
Il Sentimento non è dato una volta per tutte.
Anche se già riconosciuto, Egli pretende la stessa Riconoscenza, sapendo che il Suo dono e la distrazione.

Anonimo ha detto...

Deus charitas est. Se Dio é amore, come facciamo a definire "razionale" la fede ? A me pare un ossimoro. Non sarebbe meglio fermarsi al "credo quia absurdum" ? A me, razionalista (lavoro in ambito scientifico, geologico per la precisione) pare che la ragione non abbia niente da dire alla mia fede. Non per questo credo (amo) di meno.
Luca Benciolini

Artefice1 ha detto...

Signor Luca. Mi perdoni.
Colgo lo spunto che lei mi offre per rappresentare il mio sentimento.
Non intendo contraddirla!
Ritengo che la Fede non sia affatto razionale.
La fede, strumento d'emergenza, emancipa l’individuo, quando perde la relazione originale CON Dio.
L'embrione è Persona! Essendo il Sentimento che si Relaziona CON Dio!
La Riconoscenza verosimilmente è strumento razionale, Normale, Originale, che rende l’individuo CON-sapevole.

Artefice1 ha detto...

Fin tanto che i significati producono automobili, anche fatte male, o quant’altro, regole comprese, ritengo vada Benissimo!
E’ la nostra soddisfazione. Una illusione che immagina di Creare.
Tutto è disponibile PER: CON-sola azione.
Una PER-enne distrazione.
Silenziosa PER, chi opera in Relazione.
Quando le cose si alterano, e noi CON loro, ovvero non vanno bene?
Quando i significati sotto mettono il Senso!
Allorché il piano superiore viene de-classato: rende orfani, autonomi, estranei, distaccati, disinteressati, Freddi, Privati del Sentimento!
Questo è il vulnus che trascina oggi l’esistenza?
Dove porta?

Artefice1 ha detto...

E’ un abuso sostituire Dio!
Questo ritengo e CON-stato Essere il peccato eccellente.
Il Comandamento mi CON-Ferma.
Così intendo Essere. Non intendo apparire irriverente.
Troppo comodo, (a scapito dell’umanità), facile (naturalmente possibile PER tutti senza la Forza), e irriverente (verso Dio) questo si; il gestire un possibile Potere (rivestire un ruolo di responsabilità), da PER-suasi!
La PER-suasione rinnega Dio! Annienta la propria Dignità, Sotto mette il Senso. Legittima il tiranno che capovolge la Verità, la quale più è trattata e più è Falsificata.
La Verità è intrattabile! E’ tale! ……. E non si cambia!
Verità IN-taccabile? (Si. Come PER l’IN-trattabile. Mentre PER l'IM-posta la N si eclissa capovolgendo il significato (che separa) imponendo l'eccezione PER la p guarda caso proprio quella della riscossione)
Il potente regolatore che Riconoscendo il Senso fa di Tutto per Manifestarlo e Favorirlo, non disponendo del potere PER capirlo ma di CON-sentirlo, PER CON-cretizzarlo, deve affidarsi a Dio! Se vuole CON-cludere Felicemente, altrimenti sono dolori.
Così Dio determina l’uguaglianza umana!
Ragionevole PER il CON-sapevole!
Riconoscendo tale meraviglia, il Padre (Gesù unico Vero Dio) ha reso umile anche il Signore (Se Stesso).
Oggi l’unica Umiltà esistente è quella dell’umanità che subisce un sistema codificato e Illegittimo.(Producente Soggetti espropriati dal potere, che restano oggettivamente nel sistema degli oggetti!)
Il quale sistema, abusando PER-suade, sotto mettendo il CON!
Senso.
Così facendo la “classe dirigente” (Potere complessivo sottratto ai singoli individui e alle Famiglie) aumenta costantemente di numero, fino a non avere né Soggetti responsabili né Mondo!

Artefice1 ha detto...

Se gli individui fossero Persone, CON-Sentirebbero!
Impedirebbero ogni abuso!

Sono io che non tollero le CON-venzioni arroganti e il loro PER-seguito intento, ad Essere un ignorante?
Ovvero è la bestialità di chi anche saturo di cultura calpesta la propria Dignità e il CON-tenuto?

Il Somaro?

Artefice1 ha detto...

Chi non vuole ascoltarli (i Sentimenti), non cambierebbe nemmeno se qualcuno dai morti tornasse ad ammonirlo.
Ringrazio il moderatore di codesto blog che ha CON-sentito il mio Sentimento.
Ho apprezzato il gesto perché esprimendo analogo Sentimento, oggi, un Forum Cristiano mi ha censurato.

il frutto di conversione è la consapevolezza: nuovo punto di vista

Altri messaggi di
artefice1

Ogni persona è tale, quando è in Relazione CON Dio.
Un Mondo, (puro e immacolato Sentimento) CON-sentito.
Quanto combina il Sentimento tutti lo conoscono.
Lo stimolo, ha due provenienze, entrambe fonte di Ispirazione.
Vedi Gv. 15:15.
Ma a nessuno è dato trasmetterlo in Verità. Tale è il Senso.
Pretendere di Sotto mettere il CON, Senso, PER dei significati è quanto ci rende infelici e indomabili.
Tutti, santi e apostoli compresi, CON, Sentimento fedele e intenzione sincera, sono costretti a tradurre la Verità che posseggono, attraverso una CON-venzione imperfetta, in significati (che dividono) col risultato che tale intento non si verifica.
Detti significati sono spunti tesi a favorire il Senso (che unisce), Possibile Riconoscendo, ovvero Reincarnando il medesimo Sentimento CON-Sentito.
Solo così la Verità è possibile.



il perdono come ce lo insegna Gesù...

Altri messaggi di
artefice1

A Dio Padre Creatore (Gesù Cristo, unico Vero Dio!) COM-pete il Potere di perdonare!
Solo Dio ha il comando della chiave che apre ad ogni Relazione.
A noi Liberi, Separati e Imperfetti, tale potere non COM-pete! Un abuso ritenerlo!
Al padre compete il giusto non quello che perdona! La CON-formità al Comandamento, innato perchè tutela tutti, soddisfa l'esistenza.
Il Ravvedimento della Persona "tale Essendo in Relazione CON Dio" (unica e sola Vera Relazione), può risolvere ogni infedeltà.
Il nostro rifiuto, volto al trasgressore, svanisce solo, quando lui ci mostra la Sua Riconoscenza. Sola e unica garanzia che ci CON-giunge.


Avviso
Attenzione!
Ci spiace, ma non puoi pubblicare in questo forum!
Devi averla fatta grossa perchè il moderatore ti ha inserito nella lista nera del forum.
Non potrai inviare nuovi messaggi fino a nuovo ordine del moderatore.

Artefice1 ha detto...

CON-Sentite. Uno spunto del mio Sentimento.
Ritengo che fino a quando il Sentimento (Dotazione che Relaziona CON-Sentendo il Senso il quale unisce tutto) non verrà Riconosciuto Pienamente e COM-Preso, Nessuna Soluzione Vera ovvero CON-Sentita potrà Essere possibile e CON-Cretizzarsi. Perché la CON-Sapevolezza che Legittima, viene sostituita dalla Fede che Legalizza.
Questa Legalità, favorisce il significato PER-sistente (che divide sempre), vulnerato dall’Imperfezione, man-tenuto, ritenuto PER, solidale tradizione, costitutivo e rappresentativo del Tutto.
Fede Speranza e Carità sono strumenti che affrontano l’Emergenza. Gesù s’è sacrificato PER tale CON-Dizione Risolta e ancora PER-Sistente.
Dio Padre Creatore Eterna Misericordia, Creando l’universo ha fondato la Normalità! Personalmente Riconosco Essere rappresentata e garantita dai seguenti fondamenti CON-Sentiti: Riconoscenza Certezza e Misericordia.
Senza i quali l’umanità logicamente viene condannata alla condizione d’emergenza, appunto imposta dagli strumenti che non CON-Sentono.