17 ottobre 2007

Durissimo attacco di Vladimir (Europa) contro l'immoralità ecclesiastica (commentiamolo!)


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Grazie a Mariateresa, possiamo leggere questo articolo, durissimo ma interessante di Europa contro l'immoralita' di certi personaggi che ruotano nella Chiesa. Ci sono molti spunti interessanti. Seguira' il mio, e vostro, commento.
Raffaella


Fratelli, la ricreazione è finita

VLADIMIR

Lo scoramento c’è, e si legge.
Sul web, nei giornali on line e nei numerosi e vivaci blog che la galassia cattolica mette in rete quotidianamente fa capolino, ormai da giorni, un sentimento nuovo e ben diverso da quella incrollabile fiducia nella Chiesa che, per diverse e buone ragioni, la maggioranza dei cattolici ha prima tratto dal magistero di papa Wojtyla e ora sta rafforzando con gli insegnamenti di papa Benedetto XVI. La questione morale della Chiesa cattolica sembra diventata evidente perché gli argomenti di cui si sono dovuti occupare i media non sono stati tratti dal mondo dei sospetti e delle indiscrezioni ma sono stati offerti al pubblico ludibrio, su un vassoio d’argento, da uomini rappresentativi delle istituzioni ecclesiastiche, curia papale compresa. Dalla “tolleranza cento”, quella dettata dall’innato senso di protezione che i fedeli hanno sempre coltivato verso i propri pastori, si sta rapidamente passando all’invocazione della “tolleranza zero”. Con un “grande inquisito” sotto accusa: il silenzio e l’inattività della gerarchia davanti a un fenomeno che, per gravità, e per estensione, sembra di non poter essere sospettato di manifestare vizi e difetti estemporanei e limitati a pochi. È mica un caso se su www.venerabilis.tk, il sito dedicato della “fraternità gay sacerdotale al servizio della Santa Sede” (ma ce ne sono anche altri, dello stesso genere e negli stessi ambienti, con frequentatori italiani ed esteri), uno dei più vispi animatori, con pure il vizio della saccenteria, aveva come nickname “Thomas”, proprio come il nome di battesimo di un personaggio di cui si è parlato molto in questi giorni? Ad onor del vero, il sito in questione ha anche la funzione di gogna e di altare, a seconda dei casi, per interferire con la vita e le vicende, anche mettendo in rete messaggi criptati con la cifra diplomatica della segreteria di stato vaticana, di persone che con quel sito e quel genere di attività non avevano nulla da spartire. E aggiunge ai suoi aspetti inquietanti anche quello di palesare una serie di connessioni con persone contigue a certi ambienti ecclesiastici che da quell’articolata rete di fatti e misfatti, usati come ricatti, sembrano capaci di guadagnare vantaggi e impunità diffuse. Ed è da questa fanghiglia che viene raccolto il lerciume con il quale si è tentato, e si sta tentando ancora, di infangare persone che altra colpa non hanno se non quella di voler servire la Chiesa con la coscienza tranquilla e il rispetto delle regole.
È ormai una vecchia storia, iniziata con l’infame complotto ordito a suo tempo contro monsignor Ablondi, alla fine del suo mandato episcopale a Livorno, accusato (nonostante fosse portatore dei segni di una malattia infantile invalidante) di immoralità e difeso dalla Chiesa solo dopo che erano scesi al suo fianco cittadini di ogni colore politico e morale, comunisti e massoni compresi. È proseguita con l’ignobile linciaggio del cardinale Giordano, “usuraio” per una somma prestata a un nipote che, oltre a non avergli fruttato alcun interesse, non gli era stata neanche restituita. E anche in questo caso, la solidarietà clericale ha latitato a lungo. Così come sta succedendo a Claudio Magnago, l’ausiliare di Firenze, una persona splendida, un prete ricco solo di zelo e di coerenza, un vescovo sollecito verso le necessità di tutti, a prescindere persino dalla religione. E che, difeso a lungo solo dal suo arcivescovo, prima di incassare la solidarietà dei suoi confratelli toscani ha avuto anche diritto a un commento, a mezzo stampa, di un personaggio curiale più dedito alla delazione giornalistica che ai suoi compiti istituzionali.
Che la disastrata situazione di un certo clero coinvolga più o meno persone, lo stabiliranno, si spera, le autorità competenti. La “questione morale”, se proprio vogliamo usare una parolona, rischia di essere identificata dai fedeli molto presto con l’ampiezza delle protezioni, e la facilità di mezzi e di risorse loro concessi, che taluni personaggi amano ostentare. Magari, come sanno tutti i frequentatori di cose vaticane, manifestando una sicurezza nel loro “potere” che li fa indulgere persino nel vezzo di apostrofarsi con nomignoli femminili erga omnes. Nella Chiesa, ha detto una volta Giovanni Paolo II ai cardinali, devono esistere delle stanze dove è bene che entrino solo coloro che sanno assumersi il peso di tutta la vita del Popolo di Dio, ombre e tenebre comprese. Qualcuno potrebbe invitarvi coloro che, soprattutto in Vaticano, amano vivere, dietro una facciata irreprensibile, esibita ad uso e consumo di confratelli e superiori e ambizioni, secondo ormai ben note, e opinabili, concezioni del sacerdozio e dell’episcopato. Gli si potrebbe offrire anche un bicchiere di vino, tanto per ingraziarli per il bene che, forse, qualcuno di loro può anche aver fatto. L’importante è che ci sia anche chi, con gentilezza e buona educazione, abbia il coraggio di dire loro: «Fratelli, la ricreazione è finita. Tornatevene a casa».

© Copyright Europa, 17 ottobre 2007

Si', Vladimir, l'atteggiamento dei fedeli e' cambiato e la ragione, a mio modesto parere, e' semplice.
Papa Benedetto XVI non solo predica l'umilta', la semplicita', la correttezza, ma vive in prima persona queste somme qualita' per un Cristiano.
Parliamoci chiaro: guardano il volto del Papa, traspare evidente la fede che egli ha e l'amore che prova per la Chiesa e per i fratelli.
Noi fedeli siamo diventati piu' esigenti perche' pretendiamo di vedere la stessa fede, la stessa dedizione, lo stesso amore anche nei volti dei nostri sacerdoti e dei nostri Pastori.
Ecco perche' invochiamo la pulizia morare. Ci dispiace moltissimo che il volto limpido della Chiesa, cosi' come traspare dalle parole e dalla vita del Papa, venga sporcato dagli atteggiamenti di alcuni (una piccolissima percentuale, comunque) membri del clero.
E' un vero peccato che il sapiente lavoro del Papa e dei Pastori venga vanificato da poche "mele avariate".
Ecco perche' siamo arrabbiati ed ecco perche' guardiamo con favore alla nuova stagione inaugurata dal Pontificato di Benedetto: non appena si viene a conoscenza di un misfatto, senza clamori, ma con fermezza, la persona viene sospesa, viene fatto un processo e poi si prendono le misure necessarie. Non si nasconde piu' nulla ma la gogna e' deleteria. Ricordo a tutti che Mons. Stenico non e' stato sospeso dopo che il caso e' giunto ai media, ma una settimana prima...

Raffaella

9 commenti:

Blog creator ha detto...

E' dai pulpiti che non sentiamo più quelle parole che potrebbero essere lo specchio per il fedele: ma siamo sinceri, chi di noi alla domenica può sentire delle omelie che toccano senza retorica i mali odierni?
Omosessualità? Eutanasia? Morale varia? Non ce cè parola, ne presa di posizione secondo il credo cattolico.
Apologia: morta e sepolta nelle chiese.

Ormai è un 'fai da tè'. Lo dimostrano ad esempio i commenti che leggiamo in questo bel blog. Si legge tra le righe quella voglia di essere cristiani fino in fondo ma purtroppo, con la consapevolezza che non abbiamo il sostegno dei nostri sacerdoti.
Non a caso il blog è dedicato al Santo Padre: almeno da Lui, dalla Santa Sede riceviamo quelle giuste norme che ci guidano. E però, difatti quanti blog ci sono legati a singole realtà sacerdotali, parrocchiali locali? Che la Chiesa non è Universale, Cattolica?

Eppure siamo costretti a stare vicini 'legati' al Sommo Pontefice; e proprio per questo non ci scandalizzano i fatti attuali: sappiamo bene qual è la medicina e quale la cura. E' una medicina ed una cura che, credo sinceramente, buona parte di coloro che restano attaccati al Magistero prendono, e che funziona. Funziona perchè non facciamo di tutta l'erba un fascio; funziona perchè al di là delle parole il cristiano ha l'arma della preghiera, che è ineludibile nella sua azione.
Ma, e poi ci sarebbero tanti ma.

Non ci spaventano le parole su carta che già dopo qualche ora è da macero.
Oh, c'è ben di meglio all'orizzonte!

mariateresa ha detto...

Questo articolo in un primo momento mi ha fatto strabuzzare gli occhi, poi a una disamina più meditata ho visto che, in realtà, mette insieme cose già pubblicate, da parte di La Rocca e altre che tutti noi abbiamo espresso.Insomma una sana e giusta indignazione. Sana e giusta nei termini che dice Raffaella.Quello che mi rimane sullo stomaco è l'affresco che ne viene fuori che,se notate,è appena abbozzato, cioè una sentina di personaggi di bassissimo profilo, in curia e non, che praticano il ben misero mestiere di sbadilare buano sulle persone.
Anche innocenti.
E' evidente che Vladimir conosce l'ambiente e sa un bel po' di cose che non scrive e che, probabilmente,gli addetti ai lavori hanno capito benissimo. Io che non sono fra quelli rimango di stucco e con la brutta sensazione che il peggio deve ancora venire, almeno per noi poveri mortali, mentre nell'ambiente giornalistico si sa di chi e di cosa si sta parlando, essendo la situazione nota da tempo. Ma da quando, dico io? Devo dire che anche questo stile di dire e non dire mi sta un po' sui santissimi , ma immagino che ci siano motivi validi. Aggiungo che M. Stenico non ne esce bene per niente e l'articolo sembra far capire che il pentolone che lui, Monsignore, ha dichiarato di essere stato vicino a scoperchiare , contiene un minestrone di cui Monsignore stesso è un ingrediente. Ditemi come la vedete voi perchè io l'ho capita così.
Mi sembra che, se le cose stanno così, la ramazza che dovrà essere usata,dovrà essere partolarmente grande e puntuta.

Anonimo ha detto...

Ciao Umberto, il Santo Padre e' un faro, una guida, pero' io conosco moltissimi bravi sacerdoti che hanno dedicato e dedicano la loro vita alla Chiesa. Sono tutti entusiasti del Santo Padre e questo mi fa molto piacere.
Purtroppo esistono altre realta' in cui Benedetto viene visto con disprezzo e sospetto. Consiglierei a tutti di mettere in pratica le "ricette" che il Papa ha fornito ai sacerdoti nei suoi colloqui a braccio.

Cara Mariateresa, se esistesse un bollo virtuale, siglerei il tuo intervento :-)

Anonimo ha detto...

Vorrei segnalare al proposito uno straordinario articolo: "Su un vassoio d'argento" di Pietro Siffi, pubblicato sul sito Petrus. Leggere per credere! Bisognerebbe farne copia e inviarlo a tutti vescovi!!!!
Alby

Anonimo ha detto...

Vorrei segnalare al proposito uno straordinario articolo: "Su un vassoio d'argento" di Pietro Siffi, pubblicato sul sito Petrus. Leggere per credere! Bisognerebbe farne copia e inviarlo a tutti vescovi!!!!
Alby

Anonimo ha detto...

Ho conosciuto tanta gente che sulla carta doveva,in virtù del proprio ruolo,darmi degli insegnamenti, guidare la mia formazione e il mio apprendimento...beh,se non fosse stato per qualche prete(e mio padre)avrei buttato via tutta la mia vita:avete idea di quanto sia facile drogarsi,sfasciare delle famiglie,fare soffrire il prossimo e farsi del male?
Ringrazio i preti che ho conosciuto se oggi sono un uomo felice e realizzato.Federico

Anonimo ha detto...

All’ “anonimo” Alby, acritico Siffi supporter:

I PROBLEMI DI PIETRO SIFFI

Scrive, Pietro Siffi (Presidente della CADL, Catholic Antidefamation League):

domenica 14 ottobre 2007
NON STA A NOI GIUDICARE SE IL COMPORTAMENTO DEI GIORNALISTI DI LA7 RISPONDA A QUELL’ETICA PROFESSIONALE CHE SPESSO VIENE INVOCATA DA PIÙ PARTI. MA SI SA: QUANDO È LA CHIESA AD ESSER ACCUSATA, SI ADOTTANO METODI E SISTEMI CHE LA STESSA VITUPERATA INQUISIZIONE NON OSAVA ADOTTARE. No: MONS. STENICO non è un martire dell’omosessualità, non è un capro espiatorio né una vittima, se non del clima di immoralità diffusa che inevitabilmente finisce per penetrare – magari attraverso internet – anche nella Chiesa. È CADUTO IN UNA ASTUTA TRAPPOLA, sia che volesse peccare contro il Sesto Comandamento, sia che volesse scoprire chi fomenta i vizi dei suoi confratelli. E in entrambi i casi la Chiesa è stata coinvolta suo malgrado.
http://www.cadlweb.org/cms//Page_2277.html

sabato 06 ottobre 2007
“L’accanimento sadico e perverso con cui i nemici della Chiesa di Cristo si impancano a paladini della moralità ecclesiastica è rivoltante. Rivoltante e ipocrita, perché rivela la doppiezza di chi rimprovera al Clero come colpe e vizi quegli stessi comportamenti dei quali pretende tolleranza se sono tenuti dai laici. È IL CASO DI “EXIT” (LA7), che nella puntata dello scorso 1° Ottobre ha trattato il tema dei preti omosessuali: LA PARZIALITÀ DEI CONDUTTORI E DEGLI OSPITI SI È ACCOMPAGNATA A SERVIZI ABILMENTE MANIPOLATI E FAZIOSI, NELL’ASSENZA DI UNA CONTROPARTE. E RIPRESE DOLOSAMENTE EFFETTUATE CON LA COMPLICITÀ DI EQUIVOCI PERSONAGGI.”
http://www.cadlweb.org/cms//Page_2242.html


Dopo aver scritto
mercoledì 03 ottobre 2007
“DOPO AVER ESAMINATO ATTENTAMENTE IL PROGRAMMA IN QUESTIONE, QUESTA PRESIDENZA [dellaCADL,ndr] HA DECISO DI PUBBLICARE QUESTA NOTA:

La Lega Cattolica Antidiffamazione ha come finalità precipua la difesa e la tutela della dignità dei Cattolici e del Cattolicesimo; questi scopi vengono perseguiti tramite la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, interventi sui media e – se la gravità del caso lo richiede – anche con il ricorso alla Legge civile e canonica.

Pur rilevando un certo compiacimento nell’affrontare il tema dell’omosessualità del Clero, LA CONDUZIONE DEL PROGRAMMA NON È PARSA PARTICOLARMENTE TENDENZIOSA, salvo alcune imprecisioni sul celibato sacerdotale ed una commistione con casi di pedofilia che potevano in qualche modo indurre in errore lo spettatore. In ogni caso LA CADL APPREZZA SI SVOLGA CON PROFESSIONALITÀ IL PROPRIO LAVORO DI INFORMAZIONE, CONTRIBUENDO AD ELIMINARE IL VELO DI OMERTÀ E DI SILENZIO CHE GRAVA SU TROPPI CASI DI VERA INCOMPATIBILITÀ NON SOLO CON LA MORALE CATTOLICA – A CUI SONO TENUTI TUTTI I FEDELI – MA ANCHE CON GLI IMPEGNI PROPRI DEI MINISTRI SACRI.”
http://www.cadlweb.org/cms//Page_2235.html

Forse Siffi ha bisogno di riposo, di dedicarsi a qualcosa di rilassante tipo il golf, l’uncinetto, o la pittura. Da escludere – assolutamente - la pesca: pare evidente che non sappia proprio che “pesci pigliare” e questo doloroso, sofferto, lacerante conflitto farebbe aumentare ulteriormente lo stress. Meglio, molto meglio, l’evergreen dell’antistress, il tradizionale rammendo, la serena e rassicurante… calzetta!
random

Anonimo ha detto...

Caro Random,
ho segnalato l'articolo di Siffi semplicemente perchè lo trovo condivisibile.
Quel che ha scritto in quel momento riflette non solo il mio pensiero ma quello (ti posso garantire!) di molti altri. Non uso chiedere il curriculum di una persona per stabilire se ciò che ha detto è giusto o sbagliato: per me un'affermazione è giusta o sbagliata in sè e non "a seconda" di chi la esprime. Trovo anche fuori luogo il commento finale: è vero, non conosco Siffi, ho semplicemento letto l'articolo e mi è piaciuto. Infatti non sono supporter di nessuno, non lo sono mai stata; ma delle idee sì.
E visto che ami dare dei consigli sul da farsi ed etichettare le persone, lascia che te ne dia uno io: sii semplice! La semplicità fa bene alla salute!
Con simpatia.
Alby

Anonimo ha detto...

Cara Alby che mi sta in cagnesco….
Non discuto che tu possa trovare condivisibile quello che ha detto Siffi “in quel momento”. Trovo invece discutibile che le “idee”, come dici tu, non debbano essere vagliate anche dal “chi” e soprattutto dal “perché” le esprime. Siffi è partito sostenendo la “non faziosità del programma in questione, poi - improvvisamente - ha fatto un’inversione a U e si è schierato tra i più aspri detrattori. Uno “grande” (nel senso di adulto), non cambia idea così facilmente e a velocità supesonica; a meno che….
A meno che non abbia qualche, come dire, interessuccio. Prova a farti anche una tua idea; ti aiuta la sequenza:
1. Exit trasmette il filmato;
2. dal Vaticano (padre Lombardi) arriva una durissima e insolitamente rapida presa di posizione;
3. Siffi assolve Exit;
4. Don Stenico non ci sta e comincia a diffondere la sua versione (“stavo indagando”) alquanto… peregrina;
5. questa “tesi” fa breccia (meglio sarebbe dire: fa comodo) e viene “appoggiata” quà e là nell’universo cattolico;
6. Siffi si propone nel più incredibile dei salti carpiati e si… “conforma” alla tesi più accomodante;
Non so dalle tue parti, dalle mie si chiama bieco opportunismo; desiderio smodato di piacere e compiacere; voglia di non perdere “clienti”. L’egregio Presidente della Catholic Anti-Defamation Legue è un banale piazzista di articoli religiosi che cerca, con la “presidenza” e l’attivismo da vetrina, di acquisire… meriti e metterli all’incasso. Una forma di captazio benevolentiae on web.
Raccolgo e apprezzo il tuo invito alla semplicità ma non dimentico che una cosa è essere “semplici”, altra è essere “sempliciotti”.
Salutoni, random

p.s. mai sentito parlare dei “mercanti nel Tempio”?