19 ottobre 2007

Politi confuso: non sa se dare ragione al Papa o "minacciare" le gerarchie ecclesiastiche considerate partito politico


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Pubblichiamo questo spettacolare articolo di Politi, in bilico fra la lode e il rimprovero :-)
Dopo l'invettiva politica di Politi, il mio commento
...
R.


Il Papa contro il lavoro precario

"E´ un´emergenza etica per il futuro della società"

Bagnasco ai cattolici: non disertate la politica, impegnatevi

MARCO POLITI

DAL NOSTRO INVIATO
PISTOIA - Papa Ratzinger dà la carica ai cattolici italiani perché si impegnino per una società giusta e onesta. E mette il dito nella piaga più dolorosa: «Quando la precarietà del lavoro non permette ai giovani di costruire una loro famiglia, lo sviluppo autentico e completo della società risulta seriamente compromesso». Il presidente della Cei Bagnasco gli fa eco, ricordando che la mancanza di un lavoro «stabile, sicuro e dignitoso» e il caro-casa investono seriamente la condizione di una larga fascia di individui e di famiglie.
Plaude, evidentemente, il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero: «Condivido pienamente il moniti del Papa», perché il precariato è la piaga dell´epoca attuale impedendo ai giovani di crearsi un futuro. Applausi anche dai fautori della Cosa rossa, da Caruso a Diliberto. Sarcastica verso la Sinistra l´azzurra Bertolini: non è una «intromissione » del Vaticano?
appello di Benedetto XVI era rivolto ai partecipanti alle Settimane sociali cattoliche, che quest´anno celebrano tra Pistoia e Pisa il loro centenario. Cento anni di presenza nel sociale, ha sottolineato lo storico Andrea Riccardi nella relazione introduttiva, confermano il carattere popolare del cattolicesimo italiano. D´altronde è caratteristico che l´Osservatore Romano sia l´organo di stampa che mese per mese rammenti più degli altri il dramma delle morti sul lavoro.
Benedetto XVI, nel suo intervento, sottolinea che famiglia e lavoro sono tra le emergenze etiche e sociali in grado di «minare la stabilità della società e compromettere seriamente il suo futuro». Evidenziando la tutela della vita umana e la salvaguardia della famiglia «fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna», il pontefice ha spiegato che non si tratta di principi esclusivamente cattolici, ma di valori comuni» come la giustizia, la pace e la salvaguardia dell´ambiente.

L´apertura delle Settimane sociali cattoliche coincide con la pubblicazione della sentenza sul caso Welby e l´affermazione da parte del giudice Zaira Secchi del principio costituzionale, secondo cui ogni persona può interrompere le terapie salvavita.

E´ un esempio eclatante di una pluralità di visioni etiche, che pone problemi alla Chiesa cattolica. O la gerarchia accetterà di essere parte della società italiana oppure, se insisterà a volere imporre il proprio giudizio, cresceranno le tensioni che le stanno già procurando un calo di consenso sulle questioni attinenti ai diritti individuali.

Dinanzi all´indubbia crisi, che travaglia l´Italia logorandone il tessuto sociale, sia il Papa che mons. Bagnasco (il quale ha aperto i lavori nel duomo di Pistoia) esortano i cattolici a non disertare la politica, ma anzi a impegnarsi decisamente per il «bene comune» del Paese. I cattolici, ammonisce Ratzinger, non devono reagire con spirito «rinunciatario», ripiegando su se stessi, bensì agire per la crescita culturale e morale dell´Italia.
E mons. Bagnasco invita ad un nuovo patto generazionale, basato su giustizia, libertà, verità e carità. Subito dopo il presidente della Cei ha però ricordato che vi sono principi non negoziabili, che appartengono alla storia del popolo italiano: la vita, la famiglia fondata sul matrimonio, la libertà. Se spetta ai laici cattolici impegnarsi in politica, la Chiesa non potrà essere assente con una «parola chiara, ferma e rispettosa, protesa a ribadire i principi non negoziabili».

Da parte sua papa Ratzinger ha preferito insistere nel suo messaggio su una distinzione a lui cara: la Chiesa non è un «agente politico», non è compito suo costruire la società giusta, tocca ai credenti laici impegnarsi in politica come cittadini in autonomia e responsabilità.

Naturalmente i cattolici devono muoversi «illuminati dal magistero della Chiesa». Cioè attenendosi ai principi non negoziabili.

© Copyright Repubblica, 19 ottobre 2007

Analizziamo l'articolo:

"L´apertura delle Settimane sociali cattoliche coincide con la pubblicazione della sentenza sul caso Welby e l´affermazione da parte del giudice Zaira Secchi del principio costituzionale, secondo cui ogni persona può interrompere le terapie salvavita".

Che cosa c'entra questa riflessione con la Settimana sociale della CEI? Che cosa c'entra con il messaggio del Papa? Politi non resiste: vaticanista, politologo, portavoce e adesso costituzionalista!
R.

"E´ un esempio eclatante di una pluralità di visioni etiche, che pone problemi alla Chiesa cattolica. O la gerarchia accetterà di essere parte della società italiana oppure, se insisterà a volere imporre il proprio giudizio, cresceranno le tensioni che le stanno già procurando un calo di consenso sulle questioni attinenti ai diritti individuali".

Ma che dice? Che cos'e'? Una minaccia? Stiamo scherzando? Politi...Politi...la Chiesa non e' un partito politico e, se mi permette, se ne strafrega dei sondaggi! Non sarebbe sopravvissuta a 2000 anni di storia se, invece di ascoltare e predicare il Vangelo, si fosse piegata alla mentalita' dei vari secoli. Le diro' una cosetta, caro Politi: le mode cambiano, i conformismi cambiano, i partiti nascono e muoiono, i sondaggi mutano di giorno in giorno a seconda delle "emozioni del momento". Sa che cosa non cambia mai? L'aderenza della Chiesa al suo Magistero!
R.

"Naturalmente i cattolici devono muoversi «illuminati dal magistero della Chiesa». Cioè attenendosi ai principi non negoziabili".

Chiaro! Se non fosse cosi' non saremmo Cattolici! La cosa e' di una limpidezza disarmante!
R.

Politi...Politi...Politi...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

è encomiabile raffaella il lavoro fatto svolto ogni giorno, tutti i giorni. la fede ti sostiene. la chiesa in qualche modo ha rimesso in discussione, il papa ha apportato e sta apportando grandi cambiamenti. soltanto politi non mette in discussione se stesso, in qualche modo di mostra rigido nei suoi ragionamenti, cavalca da tempo tematiche usurate quale quello dell'omosessualità all'interno della chiesa. l'incapacità di vedere il bene, di giudicare, in fondo tutto fa parte del suo approccio nichilista di tutto quello che rigurda la chiesa in senso lato. lasciamolo dove è! e basta.

mariateresa ha detto...

Poveraccio. Sempre i soliti sermoni.
"Il consenso" sui diritti individuali? Ma la Chiesa non è certo un partito o un movimento che deve calibrare il magistero sui sondaggi……Pensi ai sondaggi relativi alla sua parte politica invece, quelli sì che dovrebbero preoccuparlo.
Volevo anche dire a te e agli amici del blog che ho letto l'articolo di Ingrao sul caso Stenico su Panorama di oggi e l'ho trovato molto modesto; non so quando sarò consultabile su web ma è decisamente di profilo più basso rispetto al lancio di agenzia. Riporta insomma solo delle opinioni raccolte in Curia , non meglio definite, dà alcuni ragguagli biografici sul Monsignore, compreso un suo presunto appeal sulle donne (e chi se ne frega?) e altri divagamenti. L'unica cosa che andrebbe chiarita, ma cambia poco le cose secondo il mio punto di vista, e se è vero che c'era un operatore a fare le riprese,il che effettivamente è un po' diverso da come è stato presentato il caso. Il resto, secondo me, sono illazioni o confidenze raccolte dalle rane dalla bocca larga.

Anonimo ha detto...

Grazie :-)

euge ha detto...

Avete ragione nel leggere i soloti " papponi " un pò riscaldati di Politi viene una tristezza !!!!!!!!!!!!!! Come si può essere così cechi da non vedere non solo i cambiamenti ma, come Papa Benedetto XVI, con le sue parole, la sua fermezza e la sua infinità umiltà, sta risollevando e dando una scossa ad una chiesa che si stava lasciando andare con troppi lassismi e permessivismi. Politi ........!!!!!! per favore!!!!!
Per anonimo condivido la tua analisi..........hai ragione lasciamo Politi dov'è tanto la sua incapacità di vedere e dettata da un profondo rancore che traspare ogni qualvolta gli si chieda di commentare Benedetto XVI....... che per Politi è sempre il Cattivo Card. Ratzinger!!!!!!!!!!!
Politi impari dal Papa.........ne ha di cose da imparare da Benedetto XVI!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eugenia

paola ha detto...

Trovo fantastico come il Papa riesca sempre e comunque a spiazzare tutti,è semplicemente meraviglioso!!!!Paola

Anonimo ha detto...

Ma sì lasciamolo dove è! Con le sue convinzioni! Con i suoi ragionamenti dedicati ad un certo zoccolo duro di persone che sono il suo specchio! I cosiddetti political correct radical il cui unico impegno è spargere parole dicono di non giudicare ma criticano!!!! e lo fanno come il peggiore dei bacchettoni fa!lasciamolo per sempre. I muri meritano altrettanta indifferenza