18 gennaio 2008

Sapienza, la protesta dei prof cattolici: in prima fila tanti posti vuoti. Intervista alla prof. Serra (Corriere)


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Mettiamo bene le cose in chiaro: alla Sapienza ieri ci sono state poche proteste perchè non c'era il Papa

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La censura che ha impedito al Papa di parlare alla «Sapienza» è lo specchio di una debolezza culturale. Parla il filosofo Rémi Brague

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Che cosa ha da fare o da dire il Papa nell’università? Sicuramente non deve cercare di imporre ad altri in modo autoritario la fede! (il discorso che il Papa non pronuncera' alla Sapienza)

IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG

Le disdette Anche Gianni Letta e Andreotti rinunciano

La protesta dei prof cattolici In prima fila tanti posti vuoti

Alessandro Capponi

Lungo l'elenco di chi ha disertato la cerimonia

ROMA — L'assessore capitolino non lo sa ma inizialmente gli era stato assegnato un posto più indietro: adesso, nell'aula magna per l'inaugurazione dell'anno accademico, Leonard Touadì è in prima fila, e ha accanto solo poltrone vuote; non c'è il ministro Melandri, che inizialmente aveva confermato la presenza, è vuoto il «posto uno fila uno» tenuto per il generale dei carabinieri Gianfrancesco Siazzu, mentre «Andreotti ha disdetto un minuto dopo il Papa e Gianni Letta ha spiegato che con queste polemiche...»: disdetta dopo disdetta, mercoledì, quelli che lavoravano all'evento hanno fatto l'una di notte per «riorganizzare i posti in sala»; otto ore dopo, alle nove e un quarto, le hostess tolgono rapide i cartellini «riservato » e indicano le poltrone più ambite a chiunque arrivi. Al registro delle firme, all'ingresso del foyer, si fermano in tredici: la prima pagina non sarà mai girata.

Prima che Benedetto XVI annullasse la visita le richieste in eccesso erano mille: eppure, stamani, i posti liberi sono ovunque.

Doveva essere lì, ad esempio, il senatore Gustavo Selva: ma non c'è. Come lui molti docenti, soprattutto cattolici. «È stata l'unica scelta possibile per chi, come me — spiega Gabriella Cotta, Filosofia politica a Scienze politiche — voleva manifestare dissenso. La Sapienza, con questa vicenda, ha fallito. Io ho preso parte solo alla cerimonia nella cappella: bellissima, è stato come se il Papa fosse presente».
Altri docenti sostengono di aver rinunciato all'inaugurazione per impegni fondamentali: «Ero dal barbiere ». Il sarcasmo è di Natale Papola, di Ingegneria, che poi spiega: «Lo dico da cattolico praticante ma anche da laico, è stato sbagliato non far parlare il Papa. L'inaugurazione? Una giostra».
Tra i professori cattolici, nei giorni scorsi, sono circolate email: alla fine, la decisione è stata «l'unica possibile, non andare.

La Sapienza ha ceduto alle pressioni di un gruppo di agitatori, ha permesso loro di tenere in pugno l'ateneo — protesta Cotta — e di organizzare un pubblico sberleffo al Papa».

Anche Marcello D'Amore, docente di Ingegneria, ha spedito una mail al consiglio di facoltà: «Per parlare della maldestra gestione dell'invito al Pontefice, della cantonata ideologica dei colleghi di Fisica e della radicale faziosità dei collettivi studenteschi ». Risposte? «Tutte favorevoli ». In molti, dunque, hanno preferito rimanere a casa: «I cattolici democratici — spiega Michele Sorice, Scienze della Comunicazione — semplicemente sono stanchi, stanchi degli errori di tutti. La lettera era sbagliata nel merito e inopportuna nella sostanza: da una parte fa il gioco del laicismo vecchia maniera, dall'altra gli atei devoti non aspettavano altro per strumentalizzare politicamente la vicenda. Da cattolico, sono infastidito ».
Alberto Marinelli (Scienze della Comunicazione) parla di «docenti stritolati. Hanno vinto le urla e hanno perso ragione e tolleranza». Arianna Montanari, che insegna Sociologia dei fenomeni politici, è incredula: «Noi abbiamo classi di cinquecento ragazzi, loro non sono stati capaci di tenerne a bada cinquanta: tutto ciò è ridicolo».
Rossana Pettinelli, docente di Lettere, parla di «episodio sgradevolissimo, inconcepibile non permettere al Papa di parlare, molti docenti non sono andati perché disgustati». E lei, è andata? «Io no, ho l'influenza».

© Copyright Corriere della sera, 18 gennaio 2008

Una protesta "silenziosa ma visibile", molto elegante ed intelligente...
R.


«Io, sostenitrice di Ratzinger mi sono presentata in toga»

ROMA — «Mai vista tanta polizia dentro La Sapienza, neanche negli anni Settanta».
Teresa Serra, cattolica, è docente dal 1971 e oggi insegna Filosofia politica e Filosofia del diritto alla prima università di Roma, nella facoltà di Scienze Politiche.

Professoressa Serra, lei era presente all'inaugurazione dell'anno accademico?

«Sì, in toga. Dico subito che la Sapienza, con questa vicenda, ha fatto una figura pessima: questa, per la nostra università, è la grande sconfitta. Io avevo incontrato i ragazzi dei collettivi, i più radicali nella protesta ».

Cosa ha detto ai ragazzi dei collettivi?

«Ho cercato di spiegare loro che agendo in questo modo stavano passando al fondamentalismo laico, contraddicendo le stesse idee che pensavano di difendere...».

Benedetto XVI alla fine ha rinunciato, ha annullato la sua visita all'università.

«Non c'erano le condizioni di sicurezza per farlo parlare: vero, perché l'ateneo è impossibile da controllare, avrebbe dovuto essere bonificato e chiuso per giorni, fino all'arrivo del Papa. Ma è impensabile: a noi, lì, mancano perfino gli uscieri, abbiamo tali e tanti problemi».

Professoressa Serra, ma da cattolica come ha vissuto la vicenda?

«Non commento, sono abituata a rispettare le opinioni altrui, a pensare che tutti possano prendere le decisioni che ritengono più giuste».

Eppure il magnifico rettore, Renato Guarini, è stato molto criticato per quell'invito a Benedetto XVI...

«Ovviamente io ero favorevole all'intervento del Pontefice. Il rettore, forse, avrebbe potuto riflettere un poco di più, e gestire un poco meglio l'intera vicenda».
Al.Cap.

© Copyright Corriere della sera, 18 gennaio 2008

Da leggere con attenzione, evidenziamolo in rosso. Ecco che cosa ha detto la professoressa Serra che lavora all'interno dell'ateneo e sa che cosa si agita all'interno dello stesso:

«Non c'erano le condizioni di sicurezza per farlo parlare: vero, perché l'ateneo è impossibile da controllare, avrebbe dovuto essere bonificato e chiuso per giorni, fino all'arrivo del Papa. Ma è impensabile: a noi, lì, mancano perfino gli uscieri, abbiamo tali e tanti problemi».

Chiaro, no?
R.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella
fallo notare a quel grande saputone che criticava il mio intervento. Ovviamente certe cose le avevo sapute di seconda mano, meglio che le abbia dette la prof.

Anonimo ha detto...

Siete, voi cattolici ad essere vergognosi!Il Papa parla quando vuole senza mai contraddittorio, con TG, giornali e politici tutti dalla sua parte, servili e genuflessi.
Svegliatevi! Siete solo dei servi!E non dite che non è vero, se no andate anche all'inferno!
L'Italia sarà sempre l'ultima ruota del carro fin che sarà succube del Vaticano!

Alcuni siti per svegliarvi:
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Alessio Zani - Verona

W l'italia Layca e Libera!

Anonimo ha detto...

Ecco la tolleranza dei layci. Grazie, molto istruttivo.
In questo blog non si pubblicizzano siti anticlericali.

Anonimo ha detto...

Sono orgogliosa di studiare Fisica alla Sapienza, guidata da quei 67 professori che hanno firmato la lettera a Guarini e da tutti gli altri che hanno aderito. Orgogliosa di essere parte di un dipartimento che, grazie alla razionalità e all'impegno laico di tutti, è il migliore d'Europa.
Il papa può parlare dove e quando vuole, come qualunque altra persona, non è stato censurato; i professori hanno semplicemente espresso il loro parere sull'opportunità di fare inaugurare al papa l'anno accademico di un'università laica. Non hanno impedito a nessuno di parlare, e il papa non è stato minacciato. Inolte, era più che prevedibile che il papa, in quanto capo di una religione oltre che uomo di cultura, sarebbe stato contestato, come è stato constestato anche GiovanniPaolo II. Peccato che quest'ultimo fosse molto più corretto e non fece la mossa politica di rifiutare passando per vittima (perchè di questo si è trattato, di mossa politica) che ha fatto Ratzinger.

La scusa ufficiale è stata che la città universitaria non è sicura... Bene, visto che è così incontrollabile, mi aspetto a breve un attentato di integralisti islamici.

-SonoLeEquazioniAMuovereIlMondo-

Anonimo ha detto...

ma...Layca non era quella cagnolina russa che è morta nello spazio????

Anonimo ha detto...

Credo che allora i professori di fisica (migliore d'Europa? Mah...) saranno ben lieti di accogliere il Papa in un'altra occasione. No? E perche'?
Credo che occorrerebbe chiedere al Ministero dell'Interno la ragione per cui e' stata sconsigliata la visita del Pontefice.
Una domanda: come fa il dipartimento di fisica ad essere guidato da quei 67 professori se alcuni di essi sono gia' in pensione? Strano...
Hai ragione: il Papa non e' stato minacciato. Gli si e' detto, semplicemente: "Stai a casa", salvo poi tentare di prendere le distanze dalle iniziative degli studenti.

Luisa ha detto...

Il dipartimento di fisica della Sapienza il migliore d`Europa...la speranza fa vivere ed è l`ultima a morire...comunque è bello vedere come questa studentessa ama la sua università e i suoi professori.
E sono sicura che la Sapienza non si riduce a chi, con così grande intelligenza, ha manifestato contro la presenza del Papa.
Forse sarebbe bene che questa ragazza con calma riveda il film degli avvenimenti, eventualmente rilegga Wikipedia, potrebbe forse farlo con i suoi professori, guardi i filmati, le foto, le interviste, alle volte quando si è nella minestra si perde il senso della realtà.

gemma ha detto...

credo che la situazione politica degli anni 90 in italia fosse un pò diversa da quella attuale e non mi pare che vi fossero frotte di no global pronti a spuntare da ogni dove (si, perchè si è parlato anche di un loro possibile intervento). Te credo che erano in pochi i contestatori quella mattina! Il Papa non c'era e Mussi e Veltroni in fondo sono della compagnia.
Non si capisce perchè laddove in prima fila ho visto seduti fior di militari in divisa (e la pace? Non è più materiale di interesse per i giovani dei collettivi?) è così sconvolgente immaginare la presenza del Papa che parla insieme ad altri e non inaugura proprio nulla, perchè comunque la lectio magistralis non l'avrebbe tenuta lui

Luisa ha detto...

Giusto e direi evidente, Gemma, se i giovani studenti se ne sono stati a casa , è perchè l`oggetto del loro "desiderio" era venuto a mancare, come un "soufflé" che improvviamente si sgonfia, ecco che coloro che credevano diventare protagonisti di non so quale nuova mini-rivoluzione, sono giudicati da tutti , ignoranti, intolleranti, reazionari, e chi costoro giudicavano persona non grata riceve la solidarietà di tutti gli ambienti e non solo cattolici.
E poi pioveva....

Anonimo ha detto...

Il dipartimento di Fisica migliore d'Europa?
Le ipotesi sono 2.
1. o i Vari fisici europei, ex italiani e mondiali, che a grandi linee han definito quella facoltà ottocentesca non capiscono nulla.
2. o abbiamo in Italia dei geni incompresi.
La mia opinione vale poco perchè son laureato in altre cose, non alla Sapienza x mia fortuna.
Poi il Fisico Zani, mi vorrà spiegare, se a lui consta che una lectio Magistralis può avere un dibattito.
Se il suo contraddittorio consiste in queste solite affermazioni pseudosessantottine ammuffite da anni, mi fa venire in mente quando insegnavo al Liceo Classico dove studentelli impreparati dal basso della loro supponenza volevano dire e criticare Manzoni, Leopardi ecc. ecc.
Critica seria finora è stata quella di Habermas, le altre sono solo offese gratuite frutto di odio e di ignoranza.
Ergo, caro Alessio Zani, studia, studia, studia, le tue affermazioni ereditate da una cultura decadente e in declino, sono vecchie almeno quanto mio nonno. Trova argomenti intelligenti e non le solite idiozie da bar di paese di provincia dove i vecchietti seduti davanti ad una birra guardando la partita di calcio vogliono insegnare a chi sta in campo come guidare il gioco, ma non si accorgono che al termine non riescono nemmeno a stare in piedi per la vecchiaia e per i fumi dell'alcol.
Spero tu non abbia studiato fisica basandoti su quanto afferma il "Sommo Somaro" (Scalfari) nel suo impareggiabile giornale, altrimenti stiamo freschi.
Ti rendo atto tuttavia di una cosa, solitamente voi anticlericali e atei quando entrate in un sito cattolico avete sempre il garbo di scrivere insulti, volgarità e mille altre amenità, anche perchè non siete capaci di altro, volete imporre con la violenza la vostra somma ignoranza. Leggiti quello che dice la prof Serra e medita!!! In Italia si ragiona sempre con il senno di poi. Eravate pacifici?? strano, di solito chi manifesta pacificamente non si maschera nè si nasconde con passamontagna e non lancia oggetti contro la polizia. Ovviamente quando succedono incidenti la colpa è sempre della polizia ecc. ecc. ecc. deja vu.