18 marzo 2008

Mons. Betori: "Il Papa deciderà tempi e modi di un suo intervento sul Tibet. Non possono essere i media a dettare i suoi interventi!"

CITTA' DEL VATICANO - Il papa ''trovera' i modi e i tempi'' per intervenire sulla questione Tibet. Cosi' il segretario della Cei, Giuseppe Betori, ha risposto a chi si chiedeva il perche' del suo silenzio: ''Non possono essere i mass media'' a decidere i suoi interventi, ha precisato. (Agr)

:-)))))))))))))))))))
E i cari giornalisti, dimentichi delle persecuzioni cristiane, sono serviti!
R.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Giustissima precisazione, bravo Betori! Quando la smetteranno di dettare l'agenda a Papa Benedetto?

Luisa ha detto...

Ho già scritto su questo tema da Rodari e Tornielli.
Vorrei solo ripetere qui che i giornalisti stanno valicando il limite oltre il quale la loro credibilità cessa di esistere.
L`informazione che concerne Benedetto XVI è in realtà una disinformazione grossolana, che finisce per diventare patetica e cadere nel ridicolo più grossolano.
Non siamo tutti stupidi e lettori passivi pronti ad ingoiare la pillola distribuita quotidianamente dai media.
Giornalisti trasformati in altrettanti giudici e professori pronti a giudicare il Papa e a dargli lezioni sul suo "mestiere".
Che comincino ad esercitare seriamente il loro mestiere,che si rileggano il loro codice di deontologia, che si pongano qualche domanda, come per esempio:
"Perchè non abbiamo parlato di Mons. Rahho e della sua prigionia?
Perchè non parliamo mai della situazione drammatica vissuta dai cristiani in Medio-Oriente e Oriente?
In virtù di quale principio ci permettiamo di dare lezioni al Papa?
Perchè qualunque cosa egli dica o non dica noi troviamo da ridire ?
Ed io aggiungo...cari giornalisti , vi invito ad una maggior umiltà, siamo stufi della vostra arroganza e parzialità e vorrei anche e forse sopratutto che voi non dimentichiate mai che non parlate di un qualsiasi uomo politico ma del Papa, guida spirituale dei cattolici nel mondo intdro.
La parola rispetto della verità e rispetto del Papa ha ancora un senso per voi?

Anonimo ha detto...

Quanto alla credibilità dei sondaggi, ti prego di leggere quello della rivista Stern. Si tratta dell'attuale indice di gradimento del "loro" Papa presso un campione di 1000 tedeschi. L'interpretazione che ne danno i nostri media è di autentica disinformazione e assoluta faziosità.
Alessia

GERMANIA/ SONDAGGIO: CROLLA APPROVAZIONE DEI TEDESCHI PER IL PAPA
51% intervistati soddisfatti di Ratzinger, -19% rispetto a 2006
Berlino, 18 mar. (Apcom) - Cala drasticamente il consenso dei tedeschi verso il "loro" papa. Secondo un sondaggio diffuso dal settimanale "Stern", soltanto il 51% dei connazionali di Benedetto XVI si dice soddisfatto del suo lavoro, quasi il 20% in meno rispetto a un anno fa.

Il 10% degli intervistati assegna a papa Ratzinger il voto "molto buono" (erano il 20% nel 2006), il 41% opta per "buono" (rispetto al 50% nel 2006); a dirsi esplicitamente insoddisfatto è il 16% degli interpellati.

Particolarmente soddisfatti di papa Ratzinger sono i cattolici tedeschi: il 76% di loro approva il suo operato. Reazioni più fredde, invece, tra i membri della chiesa evangelica: il 7% di loro assegna a Benedetto XVI il voto "molto buono" (20% tra i cattolici), il 43% "buono" (contro il 56% dei cattolici). Tra gli aconfessionali, solo il 30% si dice soddisfatto del papa.

Per il sondaggio l'istituto Forsa ha intervistato tra il 13 e il 14 marzo 1.000 cittadini tedeschi.

Anonimo ha detto...

Grazie Alessia :-))
Leggo:

Particolarmente soddisfatti di papa Ratzinger sono i cattolici tedeschi: il 76% di loro approva il suo operato.

Bene! Ottimo! Mi risulta che il Papa sia il Capo della Chiesa Cattolica, non il "parroco del mondo".
Faziosi e poco informati :-)
R.

Anonimo ha detto...

posso dire cosa penso dei sondaggi?
Che conosco berlusconiani che intervistati in pubblico non direbbero mai che votano per Berlusconi (idem pare accadeva per la Dc in tempi passati). Che in molti si dichiarano contro la pena di morte in pubblico e favorevoli in privato. Lo stesso vale per l'aborto e le coppie di fatto: massima libertà per tutti in pubblico, ripensamenti in privato. D'altronde, cosa dovremmo aspettarci nella società della ricerca del consenso e dell'apparire? Nessuno vuole correre il rischio di sentirsi emarginato dalla "cerchia che fa tendenza".
Comunque, alla fine di tutto, un pò di rispetto anche per la settimana santa dei cattolici non sarebbe sgradito, ogni tanto, anche da parte di chi confeziona e pubblica le news con l'intento della polemica, o no?

Anonimo ha detto...

rallegriamoci ed esultiamo! la chiesa è viva e il papa sta facendo il papa.

"Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti"

Anonimo ha detto...

Altri 2 articoletti interessanti, Raffaella. Scusa l'invasione.
Alessia
fonte Repubblica.it supp. Affari&Finanza
MULTIMEDIA
ult. agg. 17/3/2008
L’Italia prima nella classifica degli internauti della religione

ORAZIO LA ROCCA
Città del Vaticano
Crescono i pulpiti online. L’effettoRatzinger si sta facendo sentire, non solo in Germania, ma in quasi tutti i continenti coperti da una fitta rete di siti cattolici ufficiali che ammontano ormai a circa 40 mila sigle. Con punte massime negli Usa e in Europa, dove l’Italia guida la classica degli internauti della fede con 12mila siti, seguita dalla Spagna a quota 10 mila siti. Sono i dati più aggiornati e — finora inediti — che anticipa a Repubblica la più autorevole sigla web cattolica che, sotto la supervisione della Conferenza episcopale italiana, coordina tutte le realtà on line a carattere religioso nel nostro paese. Si tratta del sito www. siticattolici. it curato da Francesco Diani, nativo di Mantova, vice presidente dell’associazione Weca, il nuovo organismo varato dalla Cei (è presieduto da monsignor Franco Mazza) per seguire i web religiosi. «In Italia i siti cattolici sono più del doppio rispetto al 2001. E’ una realtà spiega Diani in crescita costante, anche se negli ultimi mesi abbiamo registrato un rallentamento perché c’è più attenzione e più rigore a mettere su una nuova rete cattolica».
Tra i 40 mila siti religiosi, il più visitato è quello del Papa — www. vatican. va — con un traffico quotidiano di oltre 2.500.000 contatti e 300 mila email. Tra le pagine più consultate del sito pontificio (dove si possono consultare, tra l’altro, 500 documenti papali), spicca quella della Sala Stampa con circa 60 mila contatti al giorno. «La Santa Sede e la Cei è da tempo che guardano con crescente interesse alla rete delle reti per far conoscere la vita della Chiesa nel mondo», dice ancora Francesco Diani. Un interesse caldeggiato in modo particolare «da Giovanni Paolo II e, Benedetto XVI». Papa Wojtyla — il primo pontefice a inviare un suo documento sul Sinodo della Chiesa d’Oceania con un collegamento on line VaticanoAustralia — nel 2002 pubblicò quella che viene considerata la magna carta dei siti cattolici, «Internet, il nuovo forum per annunciare il Vangelo». E se oggi i siti cattolci stanno crescendo — giura Diani — «lo si deve anche a quella profetica esortazione». I più solleciti a raccogliere gli inviti on line di Wojtyla e Ratzinger sono stati finora i gruppi parrocchiali con 2902 siti, pari a circa il 24,2 per cento, seguiti da Associazioni e movimenti (2408), Ordini e Istituti religiosi (1504). Tra le Associazioni ed i movimenti, i più attivi sono i boy scout dell’Agesci con 520 siti, seguono Azione Cattolica (234), Rinnovamento (121), Confraternite (119). Gioventù Francescana (74). Gli Ordini e gli Istituti religiosi vedono al primo posto i Francescani con 152 siti, al secondo posto Salesiani (147), Carmelitani (52), Benedettini (45). Un ultimo dato riguarda i blog dei siti cattolici che, finora, sono solo 158. «Facciamo molta attenzione ad accettare i blog nelle reti religiose per evitare brutte sorprese, per cui i controlli sono severissimi e molto, molto lunghi», avvertono i responsabili di www. siticattolici. it, che escludono pure che nei loro web potranno accedere satanisti o fondamentalisti.

Dio, patria e Web il grande business della fede online FENOMENI TECNOLOGICI/ DALLA GERMANIA, TERRA DI BENEDETTO XVI, UNA TENDENZA IN CRESCITA IN TUTTA EUROPA: I SITI SONO SEMPRE PIÙ UN LUOGO D’INCONTRO E RIFLESSIONE COMUNE, MA ANCHE MEZZO PER TROVARE L’ANIMA GEMELLA "COERENTE" COI PROPRI PRINCIPI Papa Benedetto XVI

ANDREA TARQUINI
Internet diventa una realtà economica, un affare e una community d’incontro e d’amore anche nel mondo della fede. Soprattutto in Germania, la patria di papa Benedetto XVI. Sorgono sempre più numerosi nello spazio online della Repubblica federale i siti dedicati ai cristiani che si sentono soli, cercano l’anima gemella, non ne possono più della vita da single, oppure semplicemente aspirano a un contatto per pregare insieme, scambiarsi nel virtuale esperienze e sentimenti religiosi, o i passi preferiti della Bibbia. E’ un segnale di come la new economy può entrare quale nuovo fattore positivo nel mondo dei sentimenti e dei valori, lanciandoli sul mercato ma senza snaturarli e senza togliere loro l’anima.
Felix Walther, 38 anni, è uno dei tanti cristiani che navigando online sui siti per i fedeli in cerca di dialogo, contatto umano e amore hanno trovato l’anima gemella. Lei si chiama Christine. Vivevano in città diverse, non avevano nessun contatto. «Io ho sempre cercato una donna cattolica come compagna della mia vita, una persona con cui condividere valori ed esistenza quotidiana», ha raccontato Herr Walther alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. «Ma dove potevo trovarla?». La solitudine, si sa, spinge al pessimismo e alla disperazione, ma un’amica per caso ha spiegato a Herr Walther che esistono appunto i siti cristiani per i cuori solitari e per il dialogo tra persone sole. E lui ha cominciato a cercare e cliccare, a leggere navigando profili di altre persone registrate con i loro blog personali sulle pagine virtuali sponsorizzate dalle Chiese, ha preso a scambiarsi con email versi della Bibbia e pensieri religiosi, o foto dell’album di famiglia. Finché lui e Christine non si sono trovati. I due siti più importanti sono www.kathtreff.org per i cattolici e www.feuerflamme.de per i protestanti. Realtà nuove, con cui scommettendo sulle potenzialità infinite della rete le due Chiese cercano di contrastare la perdita di legami con la società sempre più laica. E a volte, grazie a queste idee originali, ci riescono. Il mercato è vasto, allettante: almeno dodici milioni di persone nella Repubblica federale vivono oggi sole, senza partner, senza un legame fisso. E siccome nella Germania da cui viene papa Ratzinger la fede è un fatto di coscienza, non una realtà politica o di potere come altrove in Europa, i portali di segno religioso per i single sfondano una porta aperta cui nessuno aveva mai pensato. Il sito Kathtreff ha almeno quattromila utenti registrati, e molte migliaia di visitatori occasionali in più. Non è un’azione spregiudicata, anzi è condotta con metodi di rigore scurpoloso. Il sito segue regole precise. Offre spazi per il dialogo sulla fede e i problemi del cristiano nel mondo d’oggi, e poi anche finestre per lo Heiratsmarkt, il mercato – scusate la parola mondana – di chi cerca la persona ideale da sposare. Per entrarvi, occorre riempire un questionario in cui non si deve solo rivelare l’età, il colore degli occhi o il titolo d’istruzione, ma anche dettagli come il consumo medio di alcol, le preghiere predilette, i Santi più venerati. E bisogna garantire che si è veramente un single cattolico. La start page del sito avverte dall’inizio: "Sono invitati di cuore sul nostro sito tutti i cattolici che prendono sul serio l’insegnamento della Chiesa, vogliono sposarsi, e possono sposarsi secondo il diritto canonico".
Felix Walther ha trovato così Christine. Nell’estate del 2006 ha visto la sua foto online, si sono contattati tramite il sito, hanno cominciato a telefonarsi, poi a incontrarsi, Nel marzo 2007 si sono sposati. Costo riscosso dal sito per l’intermediazione: 150 euro. «Ma mia moglie e io abbiamo il sentimento comune che il nostro amore è stato voluto e spinto solo da Dio», assicura lui.
L’idea dei portali cristiani per cuori solitari ha uno dei suoi padri nel vescovo ausiliario di Salisburgo, Andreas Laun. Anche il cardinale di Colonia Joachim Meisner, vicino al Santo Padre e ritenuto arciconservatore, ha accolto l’iniziativa con entusiasmo. L’utenza di Kathtreff è multinazionale: tedeschi e austriaci, ma anche svizzeri, italiani, spagnoli, polacchi, olandesi, britannici, ucraini. 62 utenti su cento sono maschi.
I cattolici non sono soli nella nuova offerta online. Feuerflamme è il contraltare evangelico del sito fedele a Santa Romana Chiesa. "Facciamo affari molto buoni con la borsa dei single", ammette Rainer Zincke, uno dei fondatori del sito. Registrarsi è gratuito, ma se vuoi mettere in rete un album di foto e inviare più di venti notizie, il costo è di sessanta euro l’anno. Cinquemila registrati, tutti vogliono innamorarsi con l’aiuto e la benedizione della Chiesa.
"L’idea di una Borsa dei singles per credenti è molto buona", afferma Michael Utsch dell’ufficio centrale evangelico per le questioni della weltanschauung, cioè della visione del mondo. "Ma è importante chiarire dall’inizio che tra partner si condividono valori e convinzioni di fondo". Una prova di fede difficile come la confessione per i cattolici, ma comunque, come la confessione, il pentimento e l’assoluzione, la ricerca cristiana dell’amore online è una via d’uscita dalla solitudine. Senza questa soluzione, ha detto Felix walther alla Fran kfurter, "non ce l’avrei fatto a restare una vita seduto a chiedere al Buon Dio ‘Signore, quando mi manderai finalmente la donna giusta?".

Anonimo ha detto...

Grazie, Alessia, sei una fonte preziosissima :-)

euge ha detto...

Vorrei ringraziare Alessia per il suo grande contributo ma, a mia volta ringrazio Betori che si è fatto carico nella sua dichiarazione che arriverà il momento per Benedetto XVI di parlare anche sul Tibet. Signori giornalisti il Papa sa quando parlare ma, sa anche quando nonostante tutto, è necessario tacere; per cui evitiamo di dare " lezioni " al Papa su quando e come parlare è vero che l'umiltà come la gratitudine non è di questa terra e voi ad umiltà siete al quanto scarsini......... Vorrei anche consigliarvi di evitare di pensare che la gente beva tutto quello che impacchettate e presentate come verità assolute; ognuno di noi per grazia di Dio ha un cervello per ragionare autonomamente peccato però, che questo molto spesso viene dimenticato dai sedicenti detentori della verità. Vorrei anche ricordarvi che il vostro interesse per le persecuzioni dei cristiani in altri paesi è del tutto assente .......... qualcuno di voi ha persino detto che il Papa pensa ai suoi........ bene, vi risulta che il Dalai Lama abbia mai pensato ai cattolici oppure ad altri esponenti e praticanti di altre religioni?........ se si fateci sapere come, quando e perchè ma, temo che non darete mai una risposta perchè ciò non si è mai verificato.