15 maggio 2008

Papa, Genova nel mondo. Domani lo speciale del Secolo XIX


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Papa, Genova nel mondo

Domani con Il Secolo XIX lo speciale dedicato alla visita papale. In omaggio la bandiera per salutare l’arrivo di Benedetto XVI

Durante il weekend di visita del Papa in Liguria (e anche in questi giorni, se noti qualcosa di curioso nei preparativi), spedisci le tue foto a web@ilsecoloxix.it

Bruno Viani
(ha collaborato Angelica Giambelluca)

Tecnologia e tradizione, strumenti informatici e classicissimi strumenti musicali accompagneranno la visita di Papa Ratzinger a Genova. La ricetta è quella di monsignor Guido Marini, già maestro del cerimoniale a San Lorenzo e oggi cerimoniere vaticano, costantemente in contatto con il cardinale Angelo Bagnasco nella preparazione dell’evento di domenica: accostare evangelicamente “cose vecchie e cose nuove”. Così, se è vero che la colonna sonora musicale sarà prevalentemente classica, non mancherà l’esecuzione del canto alla Madonna della Guardia. E, grazie alla tecnologia, per la prima volta chiunque potrà assistere in diretta alle tappe pubbliche della visita grazie a una diretta costante via internet, molto gradita soprattutto dalle tante comunità liguri oltreoceano.

Domani con Il Secolo XIX lo speciale dedicato alla visita papale. In omaggio la bandiera (nella foto) per salutare l’arrivo di Benedetto XVI

Il filo conduttore ininterrotto della visita genovese saranno le note, i brani più amati da Ratzinger, uniti alle tradizioni locali e a qualche canto popolare durante la messa in piazza della Vittoria. E, ad accogliere Benedetto XVI in cattedrale, per l’incontro a porte chiuse con i religiosi e le religiose, sarà il coro del Carlo Felice con un classicissimo “Tu es Petrus” di Lorenzo Perosi. «Nelle arti figurative la Chiesa non ha mai preso posizione, non ha indicato punti di riferimento - racconta Gianfranco Giolfo, maestro di cappella della Cattedrale - nella musica, invece, il Concilio Vaticano II e svariati documenti hanno sancito che il canto delle occasioni solenni è quello gregoriano e lo strumento per accompagnare le celebrazioni è l’organo».

C’è un motivo “filosofico” prima ancora che artistico, spiega il maestro, nella predilezione per questo strumento. «Perché l’organo è incredibilmente simile all’uomo. Il principio di funzionamento è lo stesso della voce umana, i mantici funzionano come i polmoni, le canne dell’organo sono analoghe alle vie aeree..». E visto che l’organo della cattedrale non potrà certo essere portato in piazza, a farne le veci sarà un elettrofono, insieme a dodici ottoni. Miracoli della Chiesa.

L’orchestra del Carlo Felice, continuando una battaglia sindacale che non sembra avere fine, non era scesa in piazza nemmeno per salutare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulle note dell’Inno di Mameli: nell’occasione, era stata sostituita all’ultimo minuto dalla Filarmonica Sestrese. I coristi del Teatro dell’Opera genovese invece, dopo una trattativa non facile, sembrano pronti a salutare l’ingresso in cattedrale di Papa Ratzinger per l’incontro (a porte chiuse) con i sacerdoti e i religiosi. le suore e le monache di clausura della diocesi.

Ma ad assistere alla visita di Benedetto XVI, e ad ascoltare la colonna sonora e le parole del Papa, non saranno solo le migliaia di fedeli che si riverseranno a Genova anche dal Piemonte e dalle riviere. Potranno essere molti di più. Tutti gli appuntamenti più importanti del percorso saranno infatti trasmessi in diretta dal Centro televisivo Vaticano sul sito della Santa Sede, (www.vatican.va) o sul sito dell’ Arcidiocesi di Genova (www.diocesi.genova.it).

Don Roberto Tartaglione, responsabile dei sistemi informatici della Curia e delegato diocesano per l’informatica presso la Cei, racconta: «Quando Papa Giovanni Paolo II visitò Genova - dice- fu la televisione a coinvolgere i genovesi e gli italiani che non poterono partecipare all’evento di persona. Oggi, grazie a Internet, la visita del Santo Padre andrà ben oltre i confini cittadini».

Un progresso “benedetto” da Papa Ratzinger durante la quarantesima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali: «I progressi tecnologici nel campo dei media hanno vinto il tempo e lo spazio - aveva detto - permettendo la comunicazione istantanea e diretta tra le persone, anche quando sono divise da enormi distanze. Questo sviluppo implica un potenziale enorme per servire il bene comune e costituisce un patrimonio da salvaguardare e promuovere».

La cena alla guardia con tortellini, cima e ripieni

Tortellini in brodo, riso con asparagi, cima e ripieni alla genovese, torta pasqualina, crostate e dolci vari: la cena che Benedetto XVI consumerà al Santuario di Nostra Signora della Guardia, la sera di sabato 17 maggio, sarà all’insegna della leggerezza e ricco di prodotti tipici della tradizione gastronomica genovese e ligure. Il tutto sarà accompagnato da spremuta d’arancia per il Papa e da vino per il suo seguito. Come ha spiegato il rettore del Santuario, mons.
Marco Granara, «la cena sarà preparata dalle nostre volontarie del Santuario che svolgono abitualmente questo servizio per gli altri volontari che operano presso di noi». «Abbiamo voluto così - ha aggiunto il rettore - per fare in modo che l’incontro con il Papa potesse avere, il più possibile, una connotazione di tipo familiare».
A cena, insieme al Papa siederanno, oltre allo stesso mons. Granara, una decina di commensali del seguito papale mentre i restanti componenti del seguito ceneranno presso il ristorante `San Giorgio´ attiguo al Santuario. È già pronta intanto la stanza dove dormirà il Papa che è stata ricavata nell’appartamento solitamente riservato all’arcivescovo di Genova nell’ala est del Santuario. Sullo stesso piano troveranno accoglienza il Segretario personale ed il cardinale Tarcisio Bertone.

© Copyright Il Secolo XIX, 15 maggio 2008

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