10 maggio 2008

Siria, Patriarca melchita: ''Ho consegnato al Papa invito di Assad'' (Aki)


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Ma al momento non è probabile che questa visita si svolga effettivamente

Siria, Patriarca melchita: ''Ho consegnato al Papa invito di Assad''

Gregorios III Lahham ieri in Vaticano, al centro dei colloqui ''l'importanza della presenza cristiana in Medio Oriente e del dialogo tra la Chiesa e le altre religioni a livello locale e arabo"

Roma, 9 mag. - (Aki)

Sono il ruolo e i problemi della cristianità in Medio Oriente i temi che hanno dominato l'incontro che si è svolto ieri presso il Vaticano tra Papa Benedetto XVI e il Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente per i greco-cattolici Gregorios III Lahham. L'incontro ha anche dato l'occasione al Patriarca, che vive a Damasco, di consegnare al pontefice un invito del presidente Bashar al-Assad a recarsi in Siria.

Si è trattato del "primo incontro di questo genere, in quanto molto allargato", afferma il Patriarca in un'intervista ad Aki-Adnkronos international, spiegando di essersi confrontato non solo con il Pontefice, ma anche con molte alte cariche vaticane. "Inoltre erano presenti molti esponenti della nostra Chiesa", precisa, ricordando che la sua delegazione era composta da 14 vescovi, oltre che da più di 300 pellegrini.

Lahham rivela di aver consegnato al Papa "un invito ufficiale di Bashar al-Assad a recarsi in Siria", ammettendo tuttavia che al momento non è probabile che questa visita si svolga effettivamente. "Ma il Papa ci ha promesso - continua - di inviare un suo rappresentante che presieda le celebrazioni che si svolgeranno il prossimo giugno" per l'Anno Paolino. Per l'occasione, "tutti i paesi del mondo sono stati invitati a inviare delegazioni di giovani per visitare" i luoghi legati alla vita di San Paolo.

Il temi al centro degli incontri in Vaticano è stato "l'importanza della presenza cristiana in Medio Oriente e del dialogo tra la Chiesa e le altre religioni a livello locale e arabo". Secondo Lahham, "la Chiesa deve essere esempio di dialogo e convivenza. Se fallisce in questo suo compito, tutto il mondo fallirà nel tentativo di convivere pacificamente". In questo senso, precisa, "la nostra visita ha risvolti non solo ecclesiastici, ma anche spirituali e sociali".

Il patriarca melchita spiega come la comunità che guida lavori "duramente per preparare un terreno fertile su cui i nostri figli possano vivere in pace, contribuendo allo sviluppo delle società in cui viviamo. Per questo dobbiamo far prendere coscienza ai governi dei paesi arabi dell'importanza della presenza dei cristiani nella regione e del loro ruolo attivo nella società araba di cui fanno parte".

Lahham spiega poi come le chiese mediorientali siano impegnate a dare il prorpio contributo nella soluzione delle crisi che insanguinano la regione: "Cerchiamo di aiutare in tutti i modi sia i cristiani sia i musulmani, e tutti coloro che si rifugiano presso di noi in fuga dalla situazione drammatica in cui versa il loro paese. Anche di questo abbiamo parlato approfonditamente in Vaticano".

La Chiesa greco-cattolica o melchita conta circa due milioni di fedeli in Medio Oriente, Nord Africa, Europa, America del Nord e America Latina

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