Su segnalazione di Ruedi segnaliamo questo link con le interessantissime dichiarazioni del card. Castrillon Hoyos a proposito del motu proprio Summorum Pontificum.
Messa Tradizionale per ‘tutte le parrocchie’
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24 giugno 2008
4 commenti:
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Lo vedo un po' impossibile. Non ho mai sentito una parola in latino dal mio parroco giovane e non credo che possa celebrare (anche se lo volesse) col rito antico. Piuttosto dal seminario si dovrebbe ripartire: riprendere in mano i testi di latino, saper celebrare in rito ordinario (bene, senza abusi personali da un sacerdote all'altro), e in rito straordinario. In questo senso credo che una richiesta della Congregazione del culto divino e dell'educazione cattolica sarebbe più che opportuno. Perchè non vada perduto il nostro patrimonio spirituale occorre educare alla bellezza della liturgia e al suo assoluto rispetto. Marco
RispondiEliminaL'impossibile (decisamente sopravvalutato) è sempre pronto a sostituirsi alla volontà...Il Cardinal Castrillòn indica con grande lucidità il percorso. Credo che anche soltanto sul piano culturale i sacerdoti abbiano tutto da guadagnarci (e forse anche qualche vescovo)
RispondiEliminaPer quanto riguarda la scarsa o addirittura nulla conoscenza del latino da parte dei giovani sacerdoti, concordo con Marco. Del resto credo che siano anni e anni ormai che il latino è stato bandito dai seminari come del resto sta succendo nelle scuole. Comunque, brustef, è innegabile che non solo sul piano spirituale ma, anche sul piano culturale, sia ai sacerdoti sia a certi vescovi recalcitranti faccia bene conoscere il latino. Chi vi dice che questa guerra scatenata contro il Summorum Pontificum da una parte della chiesa e parlo per quella italiana, sia data proprio dal fatto che i sacerdoti così definiti moderni non sapendo neanche mezza parola di latino abbiano paura che il rito tridentino prenda piede ? Che riempia le chiese? Che figura farebbero taluni?
RispondiEliminaConosco un paio di giovani sacerdoti, dottorandi in diritto canonico, che ammettono candidamente di non conoscere il Rito Gregoriano e di aver appreso giusto quel po' di latino indispensabile per gli studi giuridici. Non è un paradosso? Da persone colte e intelligenti, si dispiacciono di questa lacuna, e sperano che I LORO VESCOVI gli consentano di colmarla. Questa è la situazione, e ogni commento è superfluo
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