7 luglio 2008

Card. Pell: "Mi aspetto le scuse del Papa per i preti pedofili". Io mi auguro che questa notizia sia stata riportata male...


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Sydney, 7 lug. (Apcom) - L'arcivescovo di Sydney, il cardinale George Pell, ha dichiarato oggi di attendersi le scuse di Papa Benedetto XVI per gli abusi sessuali commessi in passato dai sacerdoti, durante la sua partecipazione alla Giornata mondiale della gioventù.
Parlando alla Abc Radio, l'arcivescovo ha sottolineato come il Papa abbia già trattato l'argomento in maniera ineccepibile durante la recente visita negli Stati Uniti, affermando di aspettarsi che lo faccia anche in Australia. Il Papa sarà a Sydney per la Giornata mondiale della gioventù dal 15 al 20 luglio.

Non so se l'arcivescovo si sia espresso in questi termini. Spero di no perche' sarebbe gravissimo.
Decide il Papa, e non altri, che cosa dire o non dire durante un viaggio apostolico.
Che cosa sono tutte queste pressioni?
E perche' dovrebbe essere il Pontefice a scusarsi? L'episcopato australiano ha fatto mea culpa per primo?
Certo che e' quantomeno bizzarro che debba essere solo il Papa ad assumersi la responsabilita' di tutto cio' che combinano i sacerdoti (ed i vescovi)!.
Niente paura: il Santo Padre sa che cosa fare e non ha bisogno di essere imboccato.
Come prima notizia della mattina non c'e' male...

R.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella so per certo che in giro ci sta una partita di eroina tagliata male, la cosa che mi stupisce è scoprire che ne fabnno uso anche i porporati.
Mi convinco sempre di più che Benedetto ha ricevuto da Dio una croce pesantuccia che a dire il vero sta portando con somma dignità e grande fede.
Oremus pro Pontifice nostro.....

Anonimo ha detto...

Ma stiamo scherzando? Questa è l'accoglienza? Deciderà il Papa, comunque penso che le parole del papa in USA valgano per tutta la Chiesa. Ma tu guarda... Marco

Anonimo ha detto...

Devo confermare la notizia, anche se da quello che ho capito pare che sia già stabilito: il papa parlerà di abusi sessuali.

Ecco il link:

http://www.theaustralian.news.com.au/story/0,25197,23980579-5017593,00.html

Marco

Raffaella ha detto...

Grazie, Marco :-)
Non era necessario anticipare temi e discorsi e soprattutto non era necessario far sapere urbi et orbi dove il Papa alloggera' nei giorni di riposo.
Che pazienza...

Anonimo ha detto...

Guardando i vari quotidiani australiani questa è la prima notizia:

http://www.smh.com.au/news/national/pope-strike-go-to-hell/2008/07/07/1215282726540.html

Non ho capito bene: pare che si voglia fare uno sciopero nel giorno in cui il papa arriverà in città... Non so se lo sciopero è contro il papa o per altre ragioni. Pare comunque che il governo stia cercando di calmarli.

Chi capisce meglio di me l'inglese cerchi di chiarire... Grazie!
Marco

brustef1 ha detto...

Sembra una cosa tirata fuori ad hoc, come un coniglio dal cilindro, anzi, dal marsupio. Di certo questa storia dei preti pedofili, oltre a costituire un ottimo argomento per i denigratori della Chiesa -e di Benedetto in particolare- è stato un grande affare per molte presunte vittime, risarcite frettolosamente da Diocesi troppo frettolose. Credo che in un buon numero di casi sarebbe stato meglio andare in giudizio, e molte delle accuse sarebbero state smontate. Oggi è facile per ex-seminaristi o ex-preti rancorosi, allontanati proprio per le loro abitudini sessuali, vedicarsi raccontando di essere stati insidiati o violentati. Occorre considerare attentamente chi sono queste persone. Ormai Ratzinger può essere impunemente diffamato e accusato di ogni misfatto, preghiamo davero per lui

Anonimo ha detto...

Per fortuna lo sciopero non è contro il papa: solo che per il 17 luglio gli abitanti di Sydney sono stati invitati a non usare i mezzi privati, per cui lo sciopero dei trasporti pubblici avrebbe effetti devastanti. Il primo ministro ha detto che gli aumenti concessi sono già superiori a quelli programmati e il l'invito ai tranvieri di andare all'inferno non mi sembra molto conciliante e adatto all'evento. Credo sia meglio organizzare le GMG in paesi poveri o ex-comunisti, dove gli abitanti non siano così viziati come noi occidentali. Saluti, Eufemia

euge ha detto...

Ancora una volta Don Marco, sono d'accordo con lei! Come è vero che Benedetto XVI ha ricevuto un croce pesantucci come lei dice, che chissà in quanti non solo avrebbero accettato ma, sarebbero capaci di portare con somma dignità e grande fede come dice lei.
Riguardo ai preti pedofili il Papa ne ha parlato già nel viaggio apostolico negli Stati Uniti e mi sembra che questo poteva già essere sufficiente per chi voleva capire........ evidentemente, il Card. Pell, forse in quei stessi giorni, era indaffarato in altre cose e quindi adesso vuole la replica!!!!!!! Poi scusatemi ma quali scuse??????? cosa centra il Papa? già una volta e lo ricordiamo tutti, hanno tentato in modo subdolo con un filmato fasullo della BBC, di mettere in mezzo l'allora Card. Ratzinger quando era Prefetto della Congragazione per la Dottrina della Fede...... forse il Card,. Pell si è perso anche questo? Inviterei questo solerte Cardinale, a chiarire bene la sua posizione perchè questo suo intervento mi sembra veramente campato per aria.

Anonimo ha detto...

Pongo una domanda forse banale: ma questi presunti preti pedofili chi li ha ordinati?
Non mi pare sia stato Ratzinger!!!
Non è che per caso pure Pell ha qualche scheletro da nascondere e cerca di tirare in ballo il povero Pontefice?
Invece di pretendere scuse da parte del Papa certuni farebbero meglio a farlo di persona quando per necessità hanno ordinato il primo che si è posto sotto le loro mani tese giusto per far vedere l'incremento delle vocazioni..... di cui la Chiesa avrebbe fatto volentieri a meno.

Anonimo ha detto...

A leggere Faith World della Reuters, parecchi gufano (sponsorizzati dalla Hatù?)http://blogs.reuters.com/faithworld/2008/07/02/sydneysiders-refuse-to-turn-the-other-cheek-for-pope-benedict/ Saluti, Eufemia.

euge ha detto...

Caro Don Marco ( futuro vescovo prudente) lei ha detto nel suo ultimo post una grande verità........ Ho l'impressione e non solo quella che molti entrano nella chiesa tanto per fare qualcosa e questi poi sono i risultati.