8 agosto 2008

Il Papa ai sacerdoti di Bolzano e Bressanone: «L'arte è dimostrazione di fede vissuta» (Vezzosi)


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L'incontro Papa Benedetto XVI ha risposto alle domande formulate da 400 membri del clero riuniti nel Duomo brissinese

«L'arte è dimostrazione di fede vissuta»

Dal Pontefice un riferimento indiretto alla polemica sulla rana crocifissa
Sei quesiti sui problemi della chiesa contemporanea, per ognuno una replica di dieci minuti

Damiano Vezzosi

BOLZANO

Il Papa ha parlato a 400 sacerdoti riuniti nel duomo di Bressanone facendo riferimenti solo indiretti alle recenti polemiche locali. Rispondendo a una domanda di Willibald Hopfgartner, francescano che insegna al liceo classico di Bolzano, il pontefice ha spiegato che «l'arte è anche l'annuncio vivo di una fede vissuta».
Ha citato le cattedrali gotiche e quelle barocche, la musica del gregoriano, Bach e Mozart. Tutte queste composizioni nascono dalla fede e ne testimoniano la credibilità, perché senza di essa non nascerebbero. Nessun riferimento diretto alle recenti polemiche sull'arte contemporanea. Solo un elogio di grandi opere d'arte «classica» dunque, musicale e non solo. Nessun riferimento neppure ad altri temi locali come la convivenza o il multilinguismo.
Padre Federico Lombardi, che ha ascoltato e raccontato l'incontro, ha spiegato che: «Nessuno di questi temi era contenuto nelle domande né è stato trattato nelle risposte».
L'incontro è iniziato puntuale alle 11 in un Duomo riempito da circa 400 sacerdoti, diaconi e seminaristi. La stragrande maggioranza proveniva dall'Alto Adige, ma a essi si erano aggiunti alcuni sacerdoti in vacanza nella zona (come il vescovo di Oristano e il suo predecessore) e altri provenienti da Innsbruck e dal Trentino.
Sei le domande poste al Santo padre che ha dedicato dieci minuti a ciascuna risposta. Nelle scorse settimane i sacerdoti hanno inviato le proprie domande al segretario della diocesi Thomas Sturz, il quale le ha filtrate scegliendo «quelle che maggiormente rappresentavano e riassumevano il sentire della Diocesi — ha riferito lo stesso Sturz —». Alla fine dell'incontro padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, ha riferito e raccontato il botta e risposta.
Fra le domande quella di don Karl Golser (professore di teologia morale che ha collaborato con il cardinale Ratzinger nella congregazione per la dottrina della fede) ha parlato del rispetto per l'ambiente ricordando anche la sensibilità che delle autorità altoatesine su questo tema.
Benedetto XVI ha chiesto uno sforzo supplementare alla Chiesa cattolica per coniugare la «difesa della creazione » al messaggio della redenzione e della salvezza. «Ci sono stati tempi - ha spiegato Benedetto XVI - in cui abbiamo lasciato in ombra l'insegnamento sul Dio creatore mentre dobbiamo collegarlo meglio con quello sulla salvezza».
Benedetto XVI è tornato a lanciare un appello ad uno stile di vita «più sobrio, più umile, in sintesi, più rispettoso della creazione».
La Chiesa, tuttavia, ha sempre avvertito la sua responsabilità verso l'ambiente, ha rimarcato il Papa, citando i grandi del cristianesimo, da San Paolo a San Francesco. Totalmente infondate dunque, a suo avviso, le teorie secondo cui sarebbe stata proprio la cultura giudaico- cristiana, con il suo accento sulla centralità dell'uomo, a innescare lo sfruttamento e il degrado ambientale.
La seconda fase del pontificato di Giovanni Paolo II, segnata dal morbo di Parkinson e dal decadimento fisico, «ha mostrato la verità profonda della parola del Signore sulla croce» ed è stata altrettanto importante della prima parte, quando «Wojtyla era un gigante della fede e abbatteva muri. In questo mondo dell'attivismo, del giovane e del bello, il messaggio della sofferenza e della passione ha un valore particolare ». Questa la risposta del Papa ha risposto alla domanda sulla sofferenza umana che gli erano stati posti da Willy Fusano, 42 anni, un sacerdote affetto da sclerosi multipla, costretto a vivere in sedia a rotelle.

© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 7 agosto 2008

2 commenti:

Scenron ha detto...

Ciao, cara Raffaella! Mi concedo qualche giorno di riposo al mare, fino a venerdì prossimo..ti auguro una serena festa dell'Assunzione e tanto riposo, che te lo meriti davvero...A presto! Un forte abbraccio :D

Raffaella ha detto...

Buone vacanze, Scenron :-))
Ci mancherai e grazie del tuo prezioso lavoro.
Raffaella