24 settembre 2008

Massimo Introvigne: "Tutti i buchi dell’«Inchiesta» di Augias-Cacitti"


Vedi anche:

Per la prima volta nella storia un rabbino parlerà ad un Sinodo su invito di Papa Benedetto

Il Papa: "E' errata la visione di chi attribuisce a Paolo l’invenzione del cristianesimo: prima di evangelizzare Gesù Cristo, il suo Signore, egli l’ha incontrato sulla strada di Damasco e lo ha frequentato nella Chiesa..." (Catechesi udienza generale)

Il Papa all'udienza generale: la fede non nasce da un mito né da un'idea ma dall'incontro con il Risorto, nella vita della Chiesa (Radio Vaticana)

Il cardinale Bertone a San Giovanni Rotondo annuncia la visita del Papa nel 2009 (Osservatore Romano)

Benedetto XVI: "La nostra fede non nasce da un mito, né da un’idea, bensì dall’incontro con il Risorto"

Il Papa a San Giovanni Rotondo, Frate Belpiede: "Un evento storico" (Sir)

Gli ebrei statunitensi sfatano la calunnia su Pio XII (Laporta)

Ognibene risponde ai media ed a Ferrara: la posizione del card. Bagnasco non è nè una «svolta» nè una «rinuncia» (Avvenire)

Rosso Malpelo: Novità, conferme e reduci «giapponesi»

Magister: "Da Bagnasco una svolta sul testamento biologico" (Il Sussidiario)

Prolusione del card. Bagnasco: i commenti di Galeazzi e Giansoldati. Grande sensibilità di entrambi nel parlare delle violenze anticristiane

Prof Marino: "Imporre l'alimentazione? Non mettiamo troppi paletti". Prof Scaraffia: "Ribadito il no all'abbandono del malato" (Corriere)

Mons. Sgreccia: "Dal card. Bagnasco niente svolte. Esclusi solo accanimenti terapeutici" (Cremonesi)

Prolusione del card. Bagnasco: il commento di Aldo Maria Valli (Europa)

Visita del Santo Padre al Quirinale: il dossier di Radio Vaticana

I giovani: "Papa Benedetto ci fa strada. Seguiamolo" (Ruggeri)

Card. Gracias: "Parola di Dio e speranza, antidoti contro le violenze in India" (Osservatore Romano)

Joseph Ratzinger, il professore che divenne Papa (un brano tratto dal libro di Gianni Valente "Ratzinger professore")

Verso il Sinodo sulla Parola di Dio: gli insegnamenti di Benedetto XVI (Radio Vaticana)

Il Papa sarà a San Giovanni Rotondo nel 2009: l'annuncio del cardinale Bertone (Radio Vaticana)

Benedetto XVI-L’altare e i fratelli: "Un richiamo alla coerenza e alla giustizia" (Sir)

CARDINALE BAGNASCO: "L'ITALIA NON E' DA INCUBO, MA SERVONO PIU' VALORI CRISTIANI" (Agi)

Prolusione del card. Bagnasco, Possenti: «Diagnosi precisa e vicina ai problemi della gente». Il Foglio: "Eminenza, qui la cosa non funziona"

Prolusione del card. Bagnasco: parole pertinenti ai problemi (D'Agostino)

Il testo integrale dell'articolo di "Civiltà Cattolica" su Pio XII (Magister)

Geninazzi (Avvenire): contro le persecuzioni ci vuole un’ingerenza umanitaria (Sussidiario)

Testamento biologico: il commento di Massimo Franco sulla prolusione del card. Bagnasco

Card. Bagnasco: "La GMG sfida riuscita. Sydney si è arresa all'entusiasmo dei giovani. Spazzato via lo scetticismo intellettuale"

PROLUSIONE DEL CARD. BAGNASCO: TESTO INTEGRALE

La vergogna dell’India e quella dell’Europa e del mondo (Padre Cervellera)

Su segnalazione di Alessia leggiamo:

dibattito

Il nuovo libro di Augias-Cacitti pretende di essere assolutamente «scientifico» e «neutro», però distribuisce arbitrarie patenti di verità ai fatti e non tiene conto della sociologia delle religioni

Tutti i buchi dell’«Inchiesta»

DI MASSIMO INTROVIGNE

La fede crede che Gesù sia risorto. La scienza sa che Gesù non è risorto, per­ché i morti non risorgono. La fede cre­de che i quattro Vangeli ci trasmettano il messaggio di Gesù Cristo. La scienza sa che non è così. La fede crede che la Chiesa ci permetta d’incontrare ancora oggi nella sto­ria Gesù di Nazaret attraverso la continuità dell’istituzione da lui fondata. La scienza sa che Gesù non ha fondato nessuna istitu­zione, e che la Chiesa come la conosciamo semmai deriva dall’imperatore Costanti­no...
Tesi che risalgono all’Illuminismo, e che ri­posano su una concezione assolutista del­la scienza definitivamente decostruita da Adorno e Horkheimer in poi, senza dimen­ticare la meta-scienza di Popper? Purtrop­po no: lo scientismo è un passato che non vuole passare, come conferma un aspiran­te best seller in cerca di lettori, Inchiesta sul cristianesimo. Come si costruisce una reli­gione (Mondadori), confezionato sulla scia del successo del suo precedente Inchiesta su Gesù dal giornalista Corrado Augias, che questa volta intervista il professor Remo Ca­citti, docente di Storia del cristianesimo an­tico all’Università di Milano.
L’idea è che si possa opporre alla fede - rap­presentata per esempio da Benedetto XVI, oggetto di più di una battutina velenosa, e per definizione infondata e soggettiva – la Scienza storica con un’ideale «S» maiusco­la, che sarebbe invece per definizione og­gettiva, universale e certa. Cacitti cita l’ar­cheologo e storico francese Salomon Rei­nach (1858-1932), che fornisce quello che può essere considerato il motto del libro: mentre la fede dice «io credo», la scienza della storia delle religioni – fondata su «fat­ti certi» – può dire con orgoglio «io so» (p. 265). Una volta entrati in questa logica, il gioco è fatto: a chiunque muovesse obie­zioni in nome della religione o del sempli­ce buon senso Augias e Cacitti potranno re­plicare che altra è la scienza storica, altra è la mera fede.
Intendiamoci: Augias fa il suo mestiere, quello del giornalista dissacrante e provo­catore che tutti conosciamo. Né egli ha mai nascosto di essere uno scettico e un non credente. Anche il professor Cacitti fa il suo mestiere: corregge Augias quando esagera, e cerca di rimanere nell’ambito di una sto­riografia accademica. Tuttavia, sia il lettore meno preparato rischia di rimanere scon­certato, sia le stesse conclusioni del profes­sor Cacitti si prestano a qualche obiezione laddove sembrano implicare che la storia sia l’unica disciplina che ha titolo a pro­nunciarsi su come è «veramente» nato il cri­stianesimo.
Colpisce, in particolare, l’assenza nel testo di qualunque riferimento alla sociologia delle religioni, una scienza il cui più noto e­sponente statunitense contemporaneo, Rodney Stark, ha dedicato una delle sue o­pere fondamentali precisamente alle origi­ni del cristianesimo. Il testo, Ascesa e affer­mazione del cristianesimo, pubblicato in I­talia da Lindau, è apparso in 14 lingue; al­meno nell’area di lingua inglese, è stato ben ricevuto anche dagli storici e ha dato origi­ne a tutto un nuovo filone di ricerca. In par­ticolare Stark sostiene che la versione del cristianesimo fondata su dogmi certi e su u­na Chiesa organizzativamente forte si è af­fermata, prevalendo sui sogni degli gnosti­ci e sulle utopie di un cristianesimo non i­stituzionale e pacifista, non grazie al pote­re di Costantino (come il testo di Augias e Cacitti ripete) ma perché meccanismi sociologici all’ope­ra anche oggi – e che spiegano per­ché certe forme re­ligiose abbiano suc­cesso e altre decli­nino nel XXI secolo – rendevano sia comprensibile sia i­nevitabile che fosse così.

Anche la moderna sociologia della scienza può forse aiutare, con tutto il ri­spetto, a guardare con un certo sano scet­ticismo alle conclusioni di Cacitti. Tale so­ciologia sostiene infatti che la scienza, com­presa quella storica, è raramente «neutra» e «oggettiva» (così che la sua pretesa di es­sere superiore, per esempio, alla teologia, è per certi versi ingenua) ma è sempre cultu­ralmente condizionata, politicamente ne­goziata e socialmente costruita. E questo è vero anche per quella rispettabilissima scienza che è la storia del cristianesimo.

A proposito dei Vangeli e delle lettere di Pao­lo, molti storici contemporanei – le cui idee Cacitti riassume fedelmente – spiegano che alcune affermazioni vanno intese come ef­fettivo resoconto di fatti storicamente av­venuti, altre solo come metafore o descri­zioni di esperienze spirituali a torto scam­biate per realtà storiche o empiriche, altre ancora come affermazioni messe in bocca post factum a Gesù per giustificare interes­si o posizioni della Chiesa nascente. Il con­troverso esegeta irlandese, residente negli Stati Uniti, John Dominic Crossan e il suo Jesus Seminar avevano prodotto addirittu­ra un Vangelo «a colori» dove attribuivano colorazioni diverse a quanto, secondo loro, Gesù avrebbe detto per davvero e a quan­to sarebbe stato inventato dagli evangelisti. Il problema però è chi e come decide qua­li parole e fatti attribuiti a Gesù sono au­tentici e quali sono inventati. Dichiariamo autentici i testi che pensiamo di poter con­siderare più antichi? Non è proprio così: Ca­citti lealmente riconosce che le afferma­zioni più chiare sul fatto che Gesù sia fisi­camente risorto dai morti sono in testi di san Paolo «vicini all’evento, ovvero databi- li agli anni Trenta del I secolo» (p. 28). Ep­pure secondo lo storico italiano è «eviden­te » che si tratta di «una prospettiva religio­sa, non storica» (ibid.). E perché è «evidente»? Cacitti ha il merito di dirlo in modo molto più sfumato, men­tre Augias lo afferma più brutalmente: per­ché nel XXI secolo «alla resurrezione dei morti oggi nessuno crederebbe» (p. 72). A parte la solita mancanza di sociologia – u­no sguardo alle Indagini mondiali sui va­lori convincerebbe gli autori che la mag­gioranza assoluta dei nordamericani e dei sudamericani, e un buon terzo degli eu­ropei, crede in pieno XXI secolo che Gesù sia risorto – la formula sembra precisa­mente quella rimproverata al Jesus Semi­nar: consideriamo autentici solo gli even­ti e gli insegnamenti riportati nei Vangeli che risultano accettabili ai contempora­nei, anzi a quella minoranza di contem­poranei che in nome dello scientismo non crede ai miracoli.

Così le affermazioni sul primato di Pietro e tutto quanto fonda un cristianesimo che non sia puro insegnamento morale sulla povertà e la pace «devono» essere aggiun­te posteriori e non possono fare parte del­l’insegnamento autentico di Gesù Cristo: il quale, diversamente, assomiglierebbe trop­po a quello di Benedetto XVI, che non è sim­patico ad Augias e – sembra di capire – nep­pure a Cacitti.

Che le cose stiano così sembra conferma­to dalle incursioni degli autori su temi di­versi da quelli delle origini cristiane. Per e­sempio, in tema di apparizioni della Ma­donna, Cacitti afferma ripetutamente che « non hanno assolutamente nulla di reli­gioso » (p. 149). Ci si chiede tuttavia come è stato previamente definita la nozione di «re­ligioso ». Avendo a suo tempo partecipato ( unico studioso italiano invitato) al pro­getto europeo Lisor sulla definizione di re­ligione, penso di avere qualche elemento per dire che nel messaggio di Fatima o nel­le parole della Vergine a Lourdes, per tace­re dell’esperienza dei fedeli e dei pellegrini nei rispettivi santuari, tutto è religioso se­condo una qualunque delle maggiori no­zioni di religione utilizzate nella sociologia contemporanea.
Così pure rimango perplesso quando Ca­citti definisce «chierici franchisti» i sacerdoti e religiosi uccisi durante la guerra di Spa­gna e a suo avviso inopportunamente ca­nonizzati (p. 210): molti di loro non erano certamente «franchisti» e furono uccisi per la loro fede, non per le loro idee politiche.

Lo ha ribadito Benedetto XVI a Parigi: tut­ti i contributi delle scienze alla migliore comprensione del cristianesimo e della sua storia sono i benvenuti.

Ma squalificare co­me non razionale e non scientifica la com­prensione che i credenti hanno di Cristo e della Chiesa, pretendendo che una certa storiografia accademica sia detentrice per definizione di un sapere superiore e più «o­biettivo », fa invece parte di quella mura­glia cinese eretta dalla modernità fra fede e ragione che Benedetto XVI sta cercando dall’inizio del suo pontificato di smantel­­lare: in nome non solo della fede ma anche di una nozione più serena e prudente di ragione.

© Copyright Avvenire, 24 settembre 2008

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sulla stessa pagina dell'Avvenire, che si può leggere gratis sul sito, ci sono altri due articoli sull'argomento. Ma anche all'incontro Torino Spirtualità, finora gli interventi sono stati abbastanza anticattolici, almeno quelli pubblicati da Repubblica. Cordialmente, Eufemia

euge ha detto...

Beh è ovvio! anche se ci fossero interventi non anticattolici è chiaro che verrebbero messi in risalto solo quelli anti..........!