tag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post8284290561488733302..comments2023-06-03T11:11:55.423+02:00Comments on Papa Ratzinger blog 1 [2007-2008]: Cristiani e musulmani difendano insieme la dignità della famiglia: così il messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso (R.V.)Raffaellahttp://www.blogger.com/profile/13969103001628960974noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-12662913768610482272008-10-13T19:32:00.000+02:002008-10-13T19:32:00.000+02:00Io trovo che oggi sia veramente fondamentale mette...Io trovo che oggi sia veramente fondamentale mettere da parte orgoglio e rivendicazioni da farsi alla luce del sole che siano finalizzati puramente ad un'elevazione di potenza individuale e collettiva ma non globalizzante. Le radici devono essere annodate, recuperate, riscoperte, condivise da tutti indifferentemente. La dignità dell'individuo risiede principalmente nella vita generata, dono di luce, che è sacro perchè a sua volta tempio e fonte della vita umana. Essa va ricercata e conquistata interiormente, nel proprio silenzio spirituale, nella gestualità ed esternazione delle passioni che coltiviamo con amore e non nel soggiogamento dello spazio e del tempo. Io sono cristiana e sono sposata da 5 anni con un musulmano, e il mio percorso di vita mi porta a dire che la convivenza è possibile e sorprendente quando ci si rende conto che l'abisso identitario che ci separa e in cui l'uomo e la donna s'incontrano e muoiono, diventa l'UNICO possibile territorio dove si può manifestare la mano di Dio che li unisce indissolubilmente con il prodotto della morte insito in ognuno di noi. Ciao, MilenaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-92041221451472315242008-09-21T06:38:00.000+02:002008-09-21T06:38:00.000+02:00I componenti del Pontificio consiglio per il dialo...I componenti del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso (ufficio inutile) mi sembrano, per il loro comportamento nei confronti dei musulmani, tanti don Abbondio di manzoniana memoria che nel celebre romanzo viene così descritto: “Il nostro Abbondio non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s'era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro. Aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai parenti, che lo vollero prete. Per dir la verità, non aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava: procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita e forte, gli eran sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. Ma una classe qualunque non protegge un individuo, non lo assicura, che fino a un certo segno: nessuna lo dispensa dal farsi un suo sistema particolare. Don Abbondio, assorbito continuamente ne' pensieri della propria quiete, non si curava di que' vantaggi, per ottenere i quali facesse bisogno d'adoperarsi molto, o d'arrischiarsi un poco. Il suo sistema consisteva principalmente nello scansar tutti i contrasti, e nel cedere, in quelli che non poteva scansare. Neutralità disarmata in tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese, allora frequentissime, tra il clero e le podestà laiche, tra il militare e il civile, tra nobili e nobili, fino alle questioni tra due contadini, nate da una parola, e decise coi pugni, o con le coltellate. Se si trovava assolutamente costretto a prender parte tra due contendenti, stava col più forte, sempre però alla retroguardia, e procurando di far vedere all'altro ch'egli non gli era volontariamente nemico: pareva che gli dicesse: ma perché non avete saputo esser voi il più forte? ch'io mi sarei messo dalla vostra parte. Stando alla larga da' prepotenti, dissimulando le loro soverchierie passeggiere e capricciose, corrispondendo con sommissioni a quelle che venissero da un'intenzione più seria e più meditata, costringendo, a forza d'inchini e di rispetto gioviale, anche i più burberi e sdegnosi, a fargli un sorriso, quando gl'incontrava per la strada, il pover'uomo era riuscito a passare i sessant'anni, senza gran burrasche”<BR/>Ma di quale dialogo parlate? La volete smettere di perdere tempo, invece di diffondere il Vangelo perché tutti credano che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente e credendo abbiano la vita nel suo nome?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-255825694396764982008-09-19T18:29:00.000+02:002008-09-19T18:29:00.000+02:00Già, cara Luisa, tante belle parole…, ma poi nei f...Già, cara Luisa, tante belle parole…, ma poi nei fatti un abisso divide le due realtà!...Gianpaolo1951https://www.blogger.com/profile/14965888480410624830noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7251705456150344844.post-50435709851759016572008-09-19T17:33:00.000+02:002008-09-19T17:33:00.000+02:00"Penso, ad esempio, al senso di responsabilità, al..."Penso, ad esempio, al senso di responsabilità, al rispetto per la dignità di ogni persona, alla realizzazione di ogni membro della famiglia secondo le proprie attitudini."<BR/><BR/>Valore comune questo?<BR/>È sempre bene riflettere su ciò che unisce,nella consapevolezza di ciò che separa, ad esempio come dimenticare lo statuto della donna nell`islam? La lapidazione delle donne adultere?<BR/>Non penso che la frase riportata qui sopra trovi riscontro nella sharia.Luisahttps://www.blogger.com/profile/13103732807638539264noreply@blogger.com