18 gennaio 2008

Mettiamo bene le cose in chiaro: alla Sapienza ieri ci sono state poche proteste perchè non c'era il Papa

Mi pare che oggi qualche giornale voglia far passare l'idea che in fondo il Papa sarebbe potuto andare alla Sapienza perche' non ci sono state le contestazioni che si temevano!
Che scoperta! Il Papa non c'era! Se ci fosse stato le cose sarebbero andate in modo ben diverso. Benedetto XVI ha deciso di non andare alla Sapienza perche' non era stata garantita l'incolumita' dei giovani manifestanti e della polizia.
E' del tutto inutile che, oggi, qualcuno pensi di fare passare l'idea che i manifestanti non erano pericolosi. E' vero o non e' vero che i media hanno creato il caso dando voce solo ai contestatori, quasi fossero la totalita' di docenti e studenti della Sapienza?
E' del tutto inutile, oggi, fare dietrologie su cosa sarebbe potuto accadere.
Del senno di poi sono piene le fosse...dice il poeta!
Chi, se non i giornali, ha pubblicato nei giorni scorsi che erano pronti autobus da tutta Italia per giungere a Roma ad impedire l'ingresso di Papa Ratzinger alla Sapienza? Me li sono immaginati io questi artcoli o sono usciti dalla penna di qualcuno?
Se le manifestazioni sono state sopravvalutate (e io non credo), occorre prendersela con i media non con il Vaticano.
Cerchiamo di riportare tutto nella giusta dimensione e di dire la verita'...per una volta!
Sia detto per inciso: perche' oggi nessuno, tranne lodevoli eccezioni, parla della violenza perpetrata nei confronti degli studenti cattolici?
Perche' non si parla dell'impossibilita' di Mons. Dieci di entrare nella Cappella universitaria a celebrare Messa?
Reticenze, silenzi ed illazioni...non e' cosi' che si rende un servizio al Paese
.
R.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E se il Papa avesse rifiutato di andare alla Sapienza, non per paura di incidenti tra studenti e polizia, ma per un preciso calcolo politico?
Consentitemi, almeno per una volta, di adottare il metodo laicista dell'argomentazione...e poi prometto che non lo farò più
;-)
L'altro giorno Scalfari ha detto che il Papa è "politicamente inconsistente".
La dimostrazione? La nota vicenda del discorso del Papa agli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma che ha indotto la Santa Sede, il giorno dopo, a diramare un bollettino ufficiale di scuse.
Sì, avete capito bene.
Il bollettino ufficiale della Santa Sede non è servito affatto a precisare e ribadire le parole del Papa, quanto a dirimere una controversia nata tra il Comune di Roma, la Segreteria di Stato e il Vicariato di Roma.
Insomma, secondo questi "illuminati" il discorso lo avrebbe scritto il Vicariato (card Ruini)e la "toppa" all'incidente diplomatico l' avrebbe messa la Santa Sede (card.Bertone).
Questo dimostrerebbe che il Papa non ha consistenza politica: prima afferma una cosa poi è costretto a fare marcia indietro.
E badate che questa chicca di metodologia interpretativa non è stata espressa solo da Scalfari, ma è stata fatta propria da tutta l'intellighentia laicista; vedi la gentile risposta che il prof.Odifreddi mi ha inviato facendo seguito alla mia mail in cui gli chiedevo se avessimo avuto sotto gli occhi lo stesso discorso papale.
Ora, capisco la debolezza della lingua italiana nell'ambito dell'argomentazione logica e conseguente rimpianto del latino, ma di fronte a certi modi di affrontare le questioni, o si getta la spugna o si adotta lo stesso metodo dell'interlocutore.
Come fate a convincere qualcuno che vi dice che i colori della bandiera vaticana non sono il giallo e il bianco bensì il rosso e il nero?
Non è mica semplice!
Allora gentile dott. Scalfari: crede davvero che il Papa non sia andato alla Sapienza per evitare incidenti? Ma non sia ingenuo!
Il Papa ha solo approfittato della confusione che è nata all'interno dell'ateneo romano. Era ben consapevole che un rifiuto avrebbe creato molto più clamore che una sua partecipazione, per di più contestata.
Ha sfoderato un acume politico elevatissimo, in barba a quanto da Lei sostenuto; e le prese di posizione pressoché unanimi che si sono levate in sua difesa sono lì a dimostrarlo.
Stia, e, state bene.