3 agosto 2008

Radio Vaticana intervista Padre Federico Lombardi sui contenuti dell'Angelus: audio


INTERVISTA A PADRE LOMBARDI

Il servizio di Radio Vaticana:

In quale atmosfera è stato accolto il Papa e quali emozioni hanno suscitato le parole del Santo Padre? Amedeo Lomonaco lo ha chiesto a padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, raggiunto telefonicamente a Bressanone:

R. – L’atmosfera è molto festosa. Appena il Papa è stato visto dalla folla, all’uscita dal Duomo, c’è stato subito un grandissimo applauso. Il Papa è veramente partecipe di questa atmosfera festosa: si vede che è molto contento di essere qui. Si nota proprio la sua familiarità con questo luogo che conosce molto bene. Si vede che a questo luogo è molto affezionato; qui lo accompagnano tanti ricordi, anche delle permanenze precedenti, insieme con suo fratello e anche con sua sorella. Si capisce, quindi, vedendo il Papa qui, il motivo della sua scelta di venire quest’anno a trascorrere le sue vacanze a Bressanone.

D. – Il Santo Padre all’Angelus ha ricordato la figura di Papa Paolo VI ...

R. – Come sappiamo, Papa Benedetto ha vissuto egli stesso il Concilio in prima persona come teologo perito conciliare. Anche i dibattiti del Concilio e poi del post-Concilio sono stati estremamente importanti nella sua vita: li ha vissuti con grande intensità, direi anche con drammaticità, in certi momenti. Ha cambiato anche sede del suo insegnamento, in certi tempi, proprio perché viveva con grande intensità i problemi e le tensioni del periodo post-conciliare. Allora, quando Papa Benedetto parla del Concilio ne parla sempre come di un evento provvidenziale e fondamentale nella storia della Chiesa. Ne parla anche come di un capitolo ricco di eventi estremamente cruciali. Ed è del tutto consapevole che Paolo VI è colui che, dopo la spinta iniziale data da Giovanni XXIII, ha condotto a termine questa impresa colossale del Concilio Vaticano, portandone anche nella sua persona profondamente tutte le tensioni e tutte le questioni dibattute.

D. – E non è mancato poi il riferimento alle Olimpiadi, che si apriranno venerdì prossimo, e un augurio agli atleti che parteciperanno ai Giochi olimpici di Pechino ...

R. – Nel clima delle montagne, forse non si immaginava, non si aspettava il riferimento alle Olimpiadi; ma sono un avvenimento importante che prende le mosse proprio in questa settimana. Il Papa lo sa bene, perché il suo sguardo rimane sempre aperto al mondo intero, e ha voluto dare il suo augurio, effettivamente, perché questo evento così importante, al quale guarderanno tanti da tutte le parti del mondo - anche con atteggiamenti diversi - possa essere un incoraggiamento ad un cammino di pace. Possa essere uno stimolo alla comprensione tra i popoli; questo deve essere effettivamente l’evento olimpico.

© Copyright Radio Vaticana

IL PAPA IN ALTO ADIGE: LO SPECIALE DEL BLOG

Nessun commento: