23 maggio 2007

Questo si' che e' giornalismo!!! Massimo Introvigne sulle accuse a Papa Ratzinger


Vedi anche:

Rassegna stampa del 23 maggio 2007

Un po' di chiarezza sulle infami accuse al Papa...

Aggiornamento della rassegna stampa del 23 maggio 2007 (1)

Aggiornamento della rassegna stampa del 23 maggio 2007 (2)






La congiura degli ignoranti

di Massimo Introvigne

Solo la rabbia laicista dopo il Family day spiega perché all'improvviso il documentario dell'ottobre 2006 della BBC Sex Crimes and the Vatican abbia cominciato a circolare su Internet con sottotitoli italiani, e Santoro abbia cominciato ad agitarsi. Il documentario, infatti, è merce avariata: quando uscì fu subito fatto a pezzi dagli specialisti di diritto canonico, in quanto confonde diritto della Chiesa e diritto dello Stato. La Chiesa ha anche un suo diritto penale, che si occupa tra l'altro delle infrazioni commesse da sacerdoti e delle relative sanzioni, dalla sospensione a divinis alla scomunica. Queste pene non c'entrano con lo Stato, anche se potrà capitare che un sacerdote colpevole di un delitto che cade anche sotto le leggi civili sia giudicato due volte: dalla Chiesa, che lo ridurrà allo stato laicale, e dallo Stato, che lo metterà in prigione.

Il 30 aprile 2001 Papa Giovanni Paolo II pubblica la lettera apostolica «Sacramentorum sanctitatis tutela», con una serie di norme su quali processi penali canonici siano riservati alla giurisdizione della Congregazione per la dottrina della fede e quali ad altri tribunali vaticani o diocesani. La lettera «De delictis gravioribus» firmata da Ratzinger come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede il 18 maggio 2001 - quella presentata dalla BBC come un documento segreto, mentre fu subito pubblicata sul bollettino ufficiale della Santa Sede e figura sul sito Internet del Vaticano - costituisce il regolamento di esecuzione delle norme fissate da Giovanni Paolo II.

Nella nota 3 della lettera di Ratzinger si cita l'istruzione «Crimen sollicitationis» emanata dalla Congregazione per la dottrina della fede, che allora si chiamava Sant'Uffizio, il 16 marzo 1962, ben prima che alla Congregazione arrivasse lo stesso Ratzinger. Questa istruzione dimenticata, «scoperta» nel 2001 solo in grazia di quella nota, non si occupa affatto di pedofilia ma del vecchio problema dei sacerdoti che abusano del sacramento della confessione per intessere relazioni sessuali con le loro penitenti. L'istruzione del 1962 non nasconde questi abusi, anzi impone a chi ne venga a conoscenza di denunciarli sotto pena di scomunica. Dispone che i relativi processi si svolgano a porte chiuse, a tutela della riservatezza sia dei testimoni sia degli imputati eventualmente innocenti.

La lettera del 2001, al contrario di quanto fa credere il documentario, crea una disciplina più severa per il caso di abuso di minori rendendolo perseguibile oltre i normali termini di prescrizione, fino a quando chi dichiara di avere subito abusi da minorenne abbia compiuto i ventotto anni. Con questa nuova disciplina la durezza della Chiesa verso i sacerdoti accusati di pedofilia è molto cresciuta con Benedetto XVI, come dimostrano casi clamorosi e la stessa nomina del cardinale americano Levada, severissimo con i preti pedofili, a prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.

Tutte queste norme riguardano, ancora una volta, il diritto canonico, cioè le sospensioni e le scomuniche per i sacerdoti colpevoli di abusi sessuali. Non c'entrano nulla con il diritto civile, o con il principio generale secondo cui - fatto salvo il solo segreto della confessione - chi nella Chiesa venga a conoscenza di un reato giustamente punito dalle leggi dello Stato ha il dovere di denunciarlo alle autorità competenti. La confusione, intrattenuta ad arte per gettare fango sul Papa, è solo frutto del pregiudizio e dell'ignoranza.

Il Giornale, 23 maggio 2007

Ohooooooooooooooooooooooooooo!!! Finalmente un giornalista chiaro, preciso, puntuale e soprattutto informato!
Che dire? 30 e lode e bacio accademico a Massimo Introvigne. E' cosi' difficile essere bravi come lui? Mi pare che la risposta sia un chiaro e definitivo: si'!

Raffaella

1 commento:

euge ha detto...

Già cara raffaella qualcuno finalmente si è dato da fare per parlare con cognizione di causa. Ho già fatto una simile analisi in un mio post che troverai nel blog, sottolineando il fatto che appunto questo filmato è saltato fuori all'indomani del Family day considerato sicuramente dalla sinistra più radicale, un rospo di grosse dimensioni da digerire. Allora cosa si fa???????? si prende il filmato della BBC e si cerca in modo viscido e ignobile di affossare con ogni mezzo non solo Benedetto XVI ma, tutta la Chiesa in un colpo solo!!!!!!! La paura però gioca brutti scherzi perchè non fa ragionare ed ecco che santoro e company, incappano in una serie interminabili di errori intorno a date, riferimentio e persone. Staremo a vedere .............. Fatto salvo che da parte mia mai cambiera la fiducia , la stima ed il rispetto per Benedetto XVI ci mancherebbe, mi auguro ed auspico solamente che chi sarà incaricato di rappresentare la santa Sede nel programma di Santoro, sia in grado di farlo con tutti i sacri crismi. Perchè pertroppo, conosciamo bene i suoi mezzucci da quattro soldi per far sembrare vero quello che non è e viceversa.
Grazie Eugenia