4 febbraio 2008

L'anatema di Veronesi: "Così la Chiesa perde credibilità"

Inizio anche io a scrivere come i giornaloni: anatema, affondo, crociata...
Qui potete leggere il commento di Umberto Veronesi al documento dei suoi colleghi. Chissa' perche' l'oncologo trova buono e giusto coinvolgere anche la Chiesa che, a suo esclusivo avviso, perde credibilita' e si attacca a posizioni indifendibili. Parere suo, ovviamente. Io credo che stiamo vivendo una stagione nuova di consapevolezza e di cultura. A Veronesi, cosi' preoccupato per la Chiesa, chiedo: e' difendibile la posizione di quegli scienziati che hanno scritto una lettera per impedire al Papa di mettere piede alla Sapienza? E' difendibile chi rifiuta di considerare Joseph Ratzinger un docente universitario?

R.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione Raffaella, stiamo vivendo una nuova esaltante stagione culturale e questo grazie alla Chiesa supportata da alcuni, pochi, intellettuali. La gran parte dell'establishment politico culturale rifiuta a priori un qualsivoglia costruttivo e civile confronto, trincerandosi dietro ai soliti triti dogmi laicisti. Per paura, inadeguatezza, mancanza di argomenti. Insomma, sono rimasti inesorabilmente al palo, mentre la Chiesa marcia a tutto vapore. Valentino Parlato nel corso di una puntata della trasmissione Ominibus ebbe a dire che Papa Benedetto gli faceva paura. Sintomatico.
Le opinioni espresse da Veronesi, ammesso e non concesso siano state riportate fedelmente dall'intervistatore, non
necessitano di commento.
Alessia

gaddhura ha detto...

Qualcuno potrebbe spiegar a Veronesi che la Chiesa se ne frega delle patenti di credibilità? Di certo la lotta della Santa Madre Chiesa non è per affermare una credibilità 'sociale' ma per affermare la verità, che è ben altro!
A proposito dell'articolo, da notare l'attacco strumentale al termine, giusto per far in mdoo possa permanere come sensazione più viva nel lettore...Cito dallo stesso: se da una nascita normale, pur se prematura, il neonato nasce vivo vuol dire che merita di essere rianimato. Merita. Quindi il merito sta in una 'capacità', e non nella stessa esistenza, a quanto pare. Bel criterio: se uno non è capace, non merita di vivere, perchè non merita il nostro aiuto (o almeno il tentativo)...Non male, devo dire...un tantino bestiale, però...
Diciamo piuttosto che il prof ha detto la sua boiata giornaliera e chiudiamola qui...
Buon lavoro.

Anonimo ha detto...

La domanda era precisa il di lui pensiero sulla moratoria. E la moratoria è un'idea lanciata da Ferrara che non è un cattolico ma il ateo. Anche in questo caso notiamo la malafede del Prof. Veronesi.

Anonimo ha detto...

Ovviamente è sempre questione di punti di vista e il mio punto di vista di laicista malato (perchè ovviamente quelli sani stanno con voi) è che quelli rimasti al palo siate proprio voi cattolici. Se volete farvi un'idea dello stato del dibattito nel mondo laico leggete, informatevi, mai come oggi c'è tanto fervore sul tema. Tanto per informare anonimo i dogmi non appartengono al laicismo, quelli sono affare vostro. Come d'altro canto conferma gaddhura quando dice che la Chiesa afferma la verità (con l'articolo in grassetto e la v di verità minuscola, un piccolo scrupolo di modestia).
Quanto all'intervista a Veronesi mi sembra così chiara e lineare quanto i post a commento sono confusi e capziosi.

Anonimo ha detto...

Punti di vista...appunto!
Qui si critica Veronesi senza alcun pregiudizio o offesa mentre, secondo Davide, chi scrive qui e' "confuso e capzioso".
Punti di vista...

Anonimo ha detto...

Raffaella rileggiti i post.
Io non mi offendo se anonimo mi dice che, essendo io laicista, ho paura, sono inadeguato e mi mancano gli argomenti. E' la sua opinione alla quale risponderò con i miei argomenti.
Mentre gaddhura interpreta neanche una frase bensì una parola usata da Veronesi per fare un ragionamento capzioso che lo porta ad una conclusione tutta sua. Secondo questa conclusione il prof esprime concetti bestiali e dice boiate (senza offesa però!). Per ggraceffa il prof invece è in malafede (sempre senza offendere però eh!).
Il solito due pesi e due misure.

gemma ha detto...

ragioniamo un pò...mi pare che anche le parole di Veronesi forse siano state un pò strumentalizzate e lo stesso prof tirato per la giacca su un argomento che, da oncologo, non è propriamente della sua attività di tutti i giorni. Dice:

"L’aborto è altra cosa. Aborto significa un’interruzione di gravidanza in cui la madre decide che non vuole far crescere il feto. Nell’aborto il bambino nasce morto. Vogliono rianimare un aborto?"

Trovo un pò strana questa considerazione, visto che è accaduto anche qualche mese fa che una bimba "abortita" non sia nata morta e sia poi sopravvissuta grazie al supporto medico.
D'altronde, in stadi avanzati, l'aborto altro non è che un parto indotto. Allora, o si riduce il limite massimo previsto per abortire o "nell'aborto il bambino nasce morto" non lo si può affermare con troppa certezza e il problema, che piaccia o meno, per un medico che si trova fra le mani un essere con segni vitali, esiste, si pone e va discusso, senza per questo voler colpevolizzare nessun genitore

brustef1 ha detto...

Sostengo Gaddhura: Veronesi si esprime come Lapo Elkann quando afferma che in Italia la Chiesa non è più "competitiva". Non afferrano (o non vogliono afferrare) che i temi della Chiesa non si possono affrontare con linguaggi parasociologici o paraeconomici o para... Non ti curar di lor...

Anonimo ha detto...

Scrive Davide Z.:

"... gaddhura interpreta neanche una frase bensì una parola usata da Veronesi per fare un ragionamento capzioso che lo porta ad una conclusione tutta sua. Secondo questa conclusione il prof esprime concetti bestiali e dice boiate (senza offesa però!). Per ggraceffa il prof invece è in malafede (sempre senza offendere però eh!)."

Signor Davide, ascolti la risposta alla prima domanda in questa intervista e poi mi dica quale conclusione, secondo lei, è giusto trarne.

http://it.youtube.com/watch?v=HRLe-E75WAs&feature=related

gaddhura ha detto...

Caro Davide Z, il mio non è stato assolutamente un commento capzioso. Il tuo, piuttosto, mi pare rabbioso. Ma forse mi sbaglio...
Spiegami dove intendo trarre in inganno.
Prova a rileggere l'articolo, nel dubbio, e poi il mio commento.
Non è stato Veronesi a parlare di merito?
Non è stato lui a parlare di credibilità della Chiesa (con una sua chiave di lettura del tutto opinabile, tra le altre cose)?
La 'capacità' cui ho accennato (tra virgolette) è quella di sopravvivere, cui ha fatto riferimento lo stesso Prof (nella frase che ho citato integralmente).
Tra l'altro parli di 'laicista malato' supponendo che 'laicista buono' sia una cosa positiva, evidenziando che non hai ben chiara la differenza tra laico e laicista...

PS: che ne sai del mio 'scrupolo di modestia' sulla v di verità minuscola?

Leggi meglio e informati di più la prossima volta, prima di attaccare chi non la pensa come te...
Scusate l'irruzione!
Alla prossima!

Utnapishtim ha detto...

Caro Davide Z. Inutile dire che condivido pienamente le tue affermazioni e mi sorprendono ed un poco deprimono gli altri commenti e le risposte che hai ricevuto, prive di qualunque rigore.
Gaddhura, neofita di dialettica, riceve per la seconda volta la critica di capzioso (la prima volta gliela avevo fatta io); forse dovrebbe chiedersi se abbiamo ragione, invece no, lui ribadisce la propria capziosistà con una seconda email.
ggracefffa parla di moratoria e usa Ferrara per afferire la malafede di Veronesi (ma si può?!)
Raffaella pare convinta che le offese siano tali non solo quando sono rivolte alla Chiesa o al Papa.
Da brustef1 vorrei infine sapere dove Veronesi ha parlato di "competitività".

Anonimo ha detto...

SU CANCRONESI.... OPS, VERONESI, D'ACCORDO CON BEPPE GRILLO: MENO BUSINESS E PIU' SALUTE CARO PROF!

By Papaboys
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1017

brustef1 ha detto...

Non ho detto che Veronesi ha parlato di "competitività" della Chiesa, ne ha parlato (o straparlato) Lapo Elkann in un'intervista. Volevo dire, e ribadisco, che non si possono usare terminologie "mondane" (es. credibilità (sociale), competitività (economica) ecc.) per giudicare il magistero della Chiesa, è questo il principale errore degli atei "non devoti" che si improvvisano teologi ed anche di alcuni atei "devoti".

Utnapishtim ha detto...

@brustef1
Un conto è se si parla di atti della fede, di religiosità. Il linguaggio poetico della bibbia, della patristica, delle agiografie dei santi etc non devono essere "credibili". Il cuore non cerca credito e su questo siamo tutti daccordo. Ma laddove la chiesa (ed è qui -e solo qui- che io la contesto) si impone come autorità morale e civile, ovvero dispensa pareri, consigli, arbitrati e giudizi politici (cosa che sta facendo sempre più spesso), ecco, è qui la Chiesa vale -a ben riflettere- per quanto è credibile, nè 1 centesimo più nè 1 centesimo meno.

PS. Sui papaboys:
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Papaboy
(:-))

Anonimo ha detto...

Un grazie a mr mandelbrot e una dovuta risposta (anzi quattro) a gaddhura.
1)La capziosità sta nel tralasciare
il fatto che Veronesi è un oncologo di fama mondiale fattivamente impegnato a salvare vite umane preferendo dare un'interpretazione delle sue parole tale che il personaggio venga tratteggiato negativamente.
Per me questa è disonestà intellettuale.
2)laicista cattivo era ovviamente sarcastico: visto che vi piace giudicare chi sono i buoni e chi i cattivi ho voluto semplificarvi il compito mettendomi da solo tra i più perfidi rimarcando e reiterando. Cmq c'è anche chi non fa differenza tra i termini laico e laicista.
3)è vero, non ne so niente del tuo scrupolo di modestia ma vuoi interpretare solo tu il pensiero altrui?
4)in effetti sono un pò arrabbiato; capperi! pensavo di dissimularlo con l'ironia!

brustef1 ha detto...

Ma il linguaggio della Chiesa è SEMPRE un linguaggio mistico, discende dal Vangelo e dalla dottrina, è rivolto prima di tutto a chi crede nel Vangelo e nella dottrina e poi a tutti gli uomini bonae voluntatis, ma SEMPRE nell'ambito di un'opzione mistica, e non può essere confutato se non con il linguaggio della mistica! Il resto sono chiacchiere politiche, sono il primo a riconoscere che molti preti, oggi, si abbandonano alla chiacchiera politica, ma proprio questo è l'errore, così come è sbagliato da parte dei laici confutare i dogmi e la dottrina con la chiacchiera politica, economica o sociale! Se c'è un papa che si esprime sempre in chiave mistica, è proprio Benedetto XVI.

Anonimo ha detto...

In risposta al messaggio precedente, che è un sito secondo noi 'blasfemo', la nonenciclopedia, preferiamo proporre il link della vera enciclopedia, forse piu' corretto. Grazie e buon lavoro a tutti,

http://it.wikipedia.org/wiki/Papaboys

Utnapishtim ha detto...

@brustef1: per una volta sono daccordo, anche se con qualche distinguo. Ratzinger spesso si rivolge ai non fedeli, e spesso lo fa in termini comuni ora alla filosofia, ora alla scienza, ora all'analisi storica e politica etc.
Questo è abbastanza normale.
Peccato che da parte laica e politica non ci sia, nella dialettica, un atteggiamento più libero e sereno.

@francesco: scherzavo.

Anonimo ha detto...

@brustef1. Peccato che il linguaggio mistico abbia delle ripercussioni molto terrene; andremmo tutti così daccordo se sfera mistica e, per es., sfera politica restassero belle separate.

brustef1 ha detto...

Le "ripercussioni terrene" sono frutto del perdurante equivoco linguistico dei "venerati maestri" laicisti, che si ostinano a confondere "roma per toma" e a prospettare fantastiche dietrologie per ogni evento della vita sociale e politica. Non mi risulta che la gente comune si senta così condizionata dai pronunciamenti papali o della gerarchia cattolica, né che viviamo sotto una teocrazia. Il vero cristiano sa benissimo di essere spesso una voce che grida nel deserto, ma questo per lui non è importante...