23 agosto 2008

Il testamento spirituale di Mons. Egger: «Siate tutti fratelli e sorelle». «Se ho offeso, perdonatemi»


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«Siate tutti fratelli e sorelle»

Ecco il suo testamento spirituale. «Perdono tutti»

«Ho potuto servire la Sacra Scrittura prima da professore e poi da vescovo: ringrazio Dio»

BRESSANONE.

Ecco il testamento spirituale di monsignor Egger, scritto il 29 giugno 2006 in occasione del ventennale della sua elezione e letto ieri ai funerali:
«Cari fratelli e sorelle della diocesi! Ringrazio voi tutti, sacerdoti, religiosi, laici, che 20 anni fa mi avete accolto con gioia, siete rimasti in comunione con la diocesi e con la mia persona e avete apprezzato il mio motto “Syn”. Nella mia vita ho sperimentato la guida straordinaria di Dio così come il sostegno e la vicinanza di persone care e amici. La vocazione alla sequela di San Francesco e al sacerdozio mi ha donato molto. Ho avuto la possibilità di essere al servizio della Sacra Scrittura prima come professore e poi come vescovo. Per questo ringrazio Dio.
Ringrazio particolarmente mio fratello gemello Kurt, i confratelli dell’Ordine Cappuccino, la signora Erna Gogl, la signora Rosa Innerebner, Josef Innerhofer, i vacari generali, i segretari, la signora Martini, i collaboratori nells segreteria e tutti coloro che lavorano in Curia. Ricordo con gratitudine insieme ai miei genitori la signora Maria Gogl-Egger, che per me e mio fratello ha preso il posto dei genitoei, e padre Benedikt Frei.
Cari fratelli e sorelle, ciò che ho da dirvi è contenuto nelle mie brevi lettere pastorali e nelle tre lettere pastorali più lunghe. La “Bibbia della Domenica” possa aiutarvi ad attingere dalla Parola di Dio sostegno per la vostra vita e per la celebrazione della domenica. Il libretto “Mistero della fede” possa rafforzarvi nell’amore per l’eucarestia. Se leggete questi testi ancora una volta e cercate di attuarli, pensanto a me Vostro vescovo, questa è la memoria che mi fa particolarmente onore. Per me è stata importante in questi anni la Parola di Gesù: “Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli e sorelle”. In ogni messa ho pregato affinché noi siamo una «fraternitas secundum sanctum Evangelium», una fraternità sacerdotale secondo il santo vangelo. Se ho offeso qualcuno, chiedo perdono, come anch’io perdono tutti coloro che mi hanno offeso».

LA FUNZIONE

Don Muser ha letto il testamento

BRESSANONE. È stato don Ivo Muser, rettore del Seminario, a leggere durante i funerali il testamento spirituale di monsignor Egger. È sembrato quasi un simbolico passaggio di consegne, visto che Muser è indicato come principale candidato alla successione del vescovo, per quanto in realtà la decisione finale spetti esclusivamente al Papa.

© Copyright Alto Adige, 22 agosto 2008

La lettera Il documento letto da don Ivo Muser, probabile erede

Il testamento spirituale di Egger «Se ho offeso, perdonatemi»

BOLZANO

Si è avvicinato al pulpito con deferenza e nostalgia. La testa bassa, scuro in volto e scavato dal dolore della perdita. Così don Ivo Muser, rettore del Seminario maggiore e candidato numero uno alla successione di Egger, ha dato lettura al testamento spirituale del vescovo defunto, scritto il 29 giugno del 2006.
«Cari fratelli e sorelle della diocesi, ringrazio voi tutti, sacerdoti, religiosi, laici, che vent'anni fa mi avete accolto con gioia, siete rimasti in comunione con la diocesi e con la mia persona e avete apprezzato il mio motto "syn". Nella mia vita ho sperimentato la guida straordinario di Dio così come il sostegno e la vicinanza di persone care e amici. La vocazione alla sequela di San Francesco e al sacerdozio mi ha donato molto. Ho avuto la possibilità di essere al servizio della Sacra Scrittura prima come professore e poi come vescovo. Per questo ringrazio Dio».
I ringraziamenti sono poi passati alle persone care, agli amici, al fratello, Kurt Egger (frate dei Cappuccini a Bolzano), alla perpetua, la signora Rosa Innerebner, la signora Erna Gogl, ai confratelli dell'Ordine Cappuccino e a tutti coloro che collaborano con la diocesi, i vicari generali, i segretari, la signora Martini, i collaboratori nella segreteria e tutti coloro che lavorano in Curia. «Ricordo con gratitudine insieme ai miei genitori la signora Maria Gogl e padre Benedikt - Frei. Cari fratelli e sorelle — ha proseguito il vescovo nel suo testamento spirituale —, ciò che ho da dirvi è contenuto nelle mie brevi lettere pastorali e nelle tre lettere pastorali più lunghe. La "Bibbia della Domenica" possa aiutarvi, ad attingere dalla Parola di Dio sostegno per la vostra vita e per la celebrazione della domenica. Il libretto "Mistero della fede" possa rafforzarvi nell'amore per l'Eucarestia. Se leggete questi testi ancora una volta e cercate di attuarli, pensando a me Vostro vescovo, questa è la memoria che mi fa particolarmente onore».
Anche il testamento è all'insegna di quella semplicità di cui Egger si è contraddistinto nel corso del suo ultraventennale vescovato; infatti con poche righe ancora il vescovo prende commiato e il testamento spirituale si conclude con un inno ai vangeli, alla devozione nei confronti della guida spirituale, che per i cristiani è incarnata da Gesù. «Per me è stata importante — ha concluso infatti il vescovo — in questi anni la Parola di Gesù: "Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli e sorelle". In ogni messa ho pregato affinché noi siamo una "fraternitas secundum sanctum Evangelium", una fraternità sacerdotale secondo il santo vangelo. Se ho offeso qualcuno, chiedo perdono, come anch'io perdono tutti coloro che mi hanno offeso». Così si conclude il testamento spirituale del vescovo Wilhelm Egger, il quale
R. G.

© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 22 agosto 2008

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