28 febbraio 2007

Voci sempre piu' insistenti su un incontro fra Benedetto XVI e Alessio II


ILARION:CON BENEDETTO XVI ACCELERAZIONE RAPPORTI
13 marzo Putin da Papa con invito?"Serve anche placet Alessio II"

Città del Vaticano, 28 feb. (Apcom) - I rapporti tra Vaticano e Russia "stanno subendo un'accelerazione con Benedetto XVI" e "c'è un miglioramento nelle relazioni" tra Chiesa ortodossa russa e Santa Sede. Ne è convinto Ilarion Alffev, vescovo di Vienna e dell'Austria e rappresentante della Chiesa russo-ortodossa di Mosca presso la Comunità Europea, a Roma da ieri per partecipare alla Commissione Mista per il dialogo cattolico- ortodosso. Se le divergenze non mancano - in primo luogo sul ruolo del Papa e sulle accuse di proselitismo che gli ortodossi rivolgono ai cattolici - c'è anche la "missione comune" di "predicare il Vangelo e la difesa dei valori tradizionali" nel mondo secolarizzato che cementa i rapporti tra Roma e Mosca.

"Penso di poter dire che in questo momento c'è un miglioramento nei rapporti - sottolinea Ilarion ad Apcom - ci sono visite più frequenti, contatti culturali, ed è diventato più intenso il dialogo su quei problemi che ancora dividono Mosca e Vaticano. Stiamo percorrendo la via giusta". E proprio su questa scia, la visita del presidente russo Vladimir Putin, il 13 marzo, potrà contribuire a rafforzare il legame. Ancora incerto, tuttavia, se il presidente porterà o meno l'invito per Ratzinger in Russia. "Non ho informazioni che mi possano far dire che ci sarà un invito da parte di Putin - risponde il vescovo ortodosso - se ci sarà un invito del genere senz'altro sarà stato fatto col consenso dello Stato e della Chiesa russa", e dunque anche con il placet di Alessio. "Il Papa, infatti, è capo di uno Stato oltre che della Chiesa. Per cui tutte le sue visite - prosegue - hanno sia un valore politico che religioso e c'è bisogno di un invito doppio: dalle autorità laiche e di quelle religiose".

Sul lavoro della Commissione, Ilarion spiega che "all'interno c'è un comitato di redazione rappresentato da tre cattolici e tre ortodossi.Si riunisce in questa settimana - aggiunge il vescovo - per lavorare sui testi che verranno dati da discutere alla commissione piena. La questione più importante in ballo è quella del primato del Papa. Su questo aspetto ci sono opinioni diverse tra cattolici e ortodossi, e anche tra gli ortodossi stessi. E questo crea ancora maggiori difficoltà nell'affrontare questo nodo".

Un secondo problema, altrettanto importante, da superare nelle relazioni tra Vaticano e Mosca è quello degli uniati. "Riguarda soprattutto l'Ucraina occidentale - afferma Ilarion - ma c'è anche il problema legato al proselitismo e all'attività missionaria dei cattolici sul territorio ortodosso e viceversa. Dovremmo arrivare alla comprensione del fatto che non siamo rivali ma dei compagni di squadra. E che la nostra missione non deve essere andare a danno l'uno dell'altro ma deve essere collaborare, con una missione comune: predicare il Vangelo e la difesa dei valori tradizionali di fronte a quello che è il mondo secolare. Penso che a livelli più alti già questa convinzione è matura. Serve però che anche sul piano pratico il concetto si sviluppi".

Quali, infine, i prossimi passi per proseguire sulla strada del ravvicinamento? "Ci sono in agenda molti incontri - risponde il vescovo ortodosso - il dialogo teologico continua sempre forte e anche numerose attività culturale". E l'incontro di Ravenna ad ottobre per la Commissione mista potrebbe rappresentare un ulteriore passo in avanti? "Sì, ci dovrebbe essere il Papa, il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I e io come rappresentante ufficiale della Chiesa ortodossa russa".



VESCOVO ILARION: ANNULLATO UN PRIMO INCONTRO CON ALESSIO II
Rappresentante patriarca russo: si lavora per Austria entro 2007

Città del Vaticano, 28 feb. (Apcom) - Benedetto XVI e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Alessio II, potrebbero incontrarsi presto in campo neutro, quasi sicuramente in Austria ("né a Mosca né in Italia") ed entro la fine del 2007. Ma prima occorre superare "le divergenze". Anche perché "un incontro del genere era stato fissato, in Austria, con tanto di protocollo già pronto. Poi però l'incontro è stato annullato". A svelarlo è Ilarion Alffev, vescovo di Vienna e dell'Austria e rappresentante della chiesa russo-ortodossa di Mosca presso la Comunità Europea.

In una intervista ad Apcom, Ilarion fa il punto della situazione sui rapporti tra Mosca e Vaticano, su un possibile incontro del Papa con Alessio II e non esclude una visita di Benedetto XVI in Russia. Anche se "prima ci sarà comunque l'incontro in campo neutro", che "non avverrà in occasione del viaggio del Papa in Austria" (a settembre, ndr), ma "come un episodio a parte e ad hoc".

Ma come mai l'incontro fissato in Austria è saltato? "Non era stato preparato bene - risponde Ilarion - non c'erano posizioni comuni sulle domande fondamentali, altrimenti l'incontro si sarebbe senz'altro verificato. Ma la cosa più importante non è quando e dove si farà l'incontro, ma prepararlo nel miglior modo possibile e quali cambiamenti fondamentali potrà portare nella vita delle due chiese".

L'auspicio è che i nodi si risolvano presto e che l'incontro si possa svolgere in tempi brevi, entro l'anno. "Dipende dal Papa e dal Patriarca e dai loro collaboratori che hanno il compito di preparare questo incontro - afferma il vescovo ortodosso - personalmente mi è difficile dire in che tempi si potrà realizzare un incontro del genere. Penso che potrà avvenire in tempi brevi se ci sarà il reciproco desiderio di venirsi incontro e se c'è una visione unitaria dei problemi". Tra le questioni pendenti spicca, in particolar modo, la situazione dei cosiddetti 'uniati' in Ucraina (i cristiani spregiativamente chiamati così dagli ortodossi perché 'uniti' a Roma) e l'accusa, contestato dal Vaticano, dell'attività di proselitismo che i cattolici svolgerebbero nelle terre dell'ex Unione sovietica.

E il Papa a Mosca? Si potrà realizzare il sogno infranto di Giovanni Paolo II di fare tappa nella terza Roma? "Più volte Alessio II ha detto che è possibile la visita del Papa in Russia - osserva Ilarion - e anche che è possibile un incontro del Papa e di Alessio II in campo neutro. È importante però che questa visita sia ben preparata, affinchè non diventi solo una visita di protocollo, ma segni un cambiamento, un'evoluzione nei rapporti tra Chiesa cattolica di Roma e Chiesa ortodossa". Si può parlare di tempi non lunghi? "Mi è difficile parlare a nome di Benedetto XVI. Sono però testimone - risponde - del fatto che i rapporti stanno migliorando, la cosa è evidente e per questo aumenta la speranza per il fatto che si compiono quei movimenti necessari tra Chiesa russa e Vaticano. Movimenti che renderanno possibile l'incontro tra Alessio II e il Papa e quindi uno scambio di visite ufficiali". Sarà più facile dunque vedere Benedetto XVI a Mosca o Alessio II in Vaticano? "Questa è una domanda difficile", sorride Ilarion.


Preghiamo affinche' questo storico incontro si realizzi presto!!!

2 commenti:

euge ha detto...

SE SI FARA' L'INCONTRO CON ALESSIO II COME IO SPERO, SARA' UNA TAPPA A MIO AVVISO STORICA PER LA COLLABORAZIONE TRA CRISITIANI ED ORTODOSSI. A MIO AVVISO, MOLTO HA CONTRIBUITO IL VIAGGIO IN TURCHIA CHE TUTTI ABBIAMO TEMUTO DOPO RATISBONA MA, CHE INVECE SI E' RIVELATO A MIO MODESTISSIMO PARERE UN GRAN SUCCESSO. PER UN'ATTIMO VOGLIO RICOLLEGARMI AL DISCORSO DI RATISBONA CHE TANTE POLEMICHE SUSCITO' E TANTO ODIO GRATUITO PRODUSSE VERSO LA FIGURA DEL PONTEFICE. NON POSSO DIMENTICARE LE VIGNETTE IGNOBILI CHE GIRARONO IN QUEI GIORNI E NON POSSO DIMENTICARE GLI ARTICOLI DENIGRATORI DEI GIORNALI, I COLLEGAMENTI CON LE VARIE PROFEZIE E VIA DICENDO. TUTTO CIO' PER GRAZIA DI DIO NON HA AVUTO EGUITO ANZI, HA ROVESCIATO A FAVORE DI PAPA BENEDETTO UNA SITUAZIONE TERRIBILMENTE DIFFICILE E PERICOLOSA. MA ERA NECESSARIO QUEL DISCORSO DI RATISBONA''''???????? SI PERCHE' PER FAR SI CHE SI AVVII NON SOLO CON GLI ORTODOSSI MA ANCHE CON I MUSULMANI UN VERO DIALOGO, BISOGNA IMPARARE A RISPETTARSI A VICENDA ANCHE A COSTO DI SCATENARE UN PUTIFERIO. NON SERVE IMPOSTARE UN DIALOGO DI COLLABORAZIONE ALLA LUCE DEL " VOLEMOSE BENE " PRIMA CI SI CONFRONTA RISPETTOSAMENTE ANCHE DURAMENTE E POI SI PUO' COMINCIARE A COLLABORARE SAPENDO DI AVER CHIARITO ANCHE I PUNTI PIU' DIFFICILI. QUESTO HA FATTO BENEDETTO CON LA SUA FORZA E LA SUA GRANDE UMILTA'. PER QUESTO PER QUESTA SUA CAPACITA' PER QUESTO SUO MODO DI PORSI E DI PARLARE ALLE FOLLE, RINGRAZIO IL SIGNORE PER AVERCELO DONATO.
- SEMPRE AL FIANCO DI BENEDETTO XVI - EUGENIA

Anonimo ha detto...

Ciao Euge, concordo perfettamente :-))
In mattinata mi propongo di scrivere un post a proposito della lectio e degli Ortodossi :-)