18 maggio 2007

Lo strano circuito mediatico...


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Cari amici, avrete notato che da qualche giorno l'offensiva verso e la Chiesa e il Santo Padre, in particolare, si e' fatta piu' pressante. Prima il viaggio in Brasile con la malevola e scorretta interpretazione delle parole che il Papa ha pronunciato sull'aereo.
Cio' che Benedetto XVI ha fatto e' stato richiamare la coerenza dei cattolici, ma cio' e' bastato a fargli piovere addosso gli strali di certi giornalisti e le critiche dei politici. E pensare che basta ascoltare cio' che ha detto il Papa per capire il senso del suo discorso (vedi "Conferenza stampa del Papa sull'aereo per il Brasile").
Poi sono venute le polemiche sui discorsi che il Papa ha tenuto in Brasile: ma come? Nella terra della teologia della liberazione e del governo di Lula, il Papa parla di aborto e castita'? Si', signori, parla di questi argomenti che, guarda caso, sono universali.
Le omelie del Papa non erano certo dirette alla povera Italietta, eppure qualcuno continua a pensare che, quando Benedetto XVI parla, ha sempre e comunque in mente le penisola italiota. Non e' cosi'...
Di seguito sono arrivate le polemiche sul discorso di apertura della conferenza dei Vescovi latinoamericani. Ecco!!! Si e' detto: non c'e' stato nessun mea culpa, non si e' parlato della teologia della liberazione (se il Papa ne avesse parlato sarebbe stato criticato perche' ha toccato l'argomento? Ovvio!), il Papa e' pessimista, apocalittico, fosco, chiuso, duro, diretto! Manca l'aggettivo realista, forse quello piu' indicato. Peccato che, comunque, nessuno abbia evidenziato la parte propositiva del discorso del Papa, i suoi consigli, le sue direttive, tutte proiettate, ovviamente, al futuro. Pessimista? Chi lo pensa dovrebbe, a mio avviso, guardarsi allo specchio della matrigna di Biancaneve.
Lunedi', infine, ecco le polemiche sulla partecipazioni dei fedeli alle celebrazioni, come se il Papa fosse un divo del rock e dovesse vendere un tot di dischi e staccare un certo numero di biglietti per poter vincere un pupazzetto.
Tutte considerazioni che mirano solo e semplicemente ad oscurare il vero messaggio del Santo Padre: conversione del cuore, preghiera, evangelizzazione, difesa della vita ed aiuto ai poveri.
Dulcis (??) in fundo, ecco la triste storia dell'omelia di Mons. Betori, volgarmente ridotta e falsificata. Non a caso, nessun quotidiano oggi continua la polemica e cio' la dice lunga ma molto lunga...
Qualcuno presentera' le proprie scuse? Quando? Perche'? Figuriamoci...
Da parte nostra dobbiamo proteggerci leggendo i giornali e le agenzie di stampa con il filtro, il decoder, e ricordare che non si puo' cavare sangue da una rapa :-)
C'e' comunque una strana coincidenza: perche' gli attacchi alla Chiesa risultano piu' intensi dopo la manifestazione di sabato scorso? A voi la risposta...

Raffaella