10 gennaio 2008

La centralità del Cristianesimo negli scritti di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI


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La centralità del cristianesimo negli scritti del Papa

Diego Minuti

ROMA
Non è un libro «del Papa», ma certamente, «Perchè siamo ancora nella Chiesa» – da ieri in tutte le librerie d'Italia e che raccoglie alcuni degli interventi di Joseph Ratzinger negli anni che hanno preceduto la sua elezione al seggio di Pietro –, è un libro «da Papa», perché in esso trovano puntuale conferma i pensieri che oggi segnano, inequivocabilmente, il cammino da pontefice di Benedetto XVI.
«Perchè siamo ancora nella Chiesa» (poco meno di trecento pagine, al prezzo di 19 euro) è stato tirato da Rizzoli in ventimila copie.
Un numero che «scompare» davanti al milione e mezzo di copie della tiratura iniziale che accompagnò, nel maggio dello scorso anno, l'uscita del primo libro scritto da papa Ratzinger dopo la sua elezione, «Gesù di Nazaret». Ma ventimila copie, spiegano alla Rizzoli, è il numero che accompagna sempre le uscite di volumi come questo, ricordando, ad esempio, che è eguale a quello del libro di memorie dell'ex segretario di Giovanni Paolo II, card. Stanislao Dziwisz.
Questa scelta editoriale sta anche nel fatto che «Perchè siamo ancora nella Chiesa» è una raccolta di scritti e conferenze del non ancora papa Ratzinger che risalgono sovente a oltre vent'anni fa e, quindi, già noti, seppure nella ristretta cerchia di coloro che assistettero ai suoi interventi o che hanno avuto accesso alle trascrizioni o agli atti.
L'occasione per Joseph Ratzinger per spiegare il suo pensiero sono state soprattutto le conferenze e i convegni organizzati nell'Accademia cattolica di Baviera.
Come dice Florian Schuller, tra i direttori dell'Accademia nel lungo periodo in cui Ratzinger fu protagonista delle conferenze, i suoi interventi sono stati sempre in perfetta adesione con ciò che caratterizza, per statuto, l'attività dell'istituzione, «chiarire e promuovere i rapporti tra la Chiesa e il mondo». In quest'ottica si sono inseriti gli interventi del futuro Benedetto XVI: diciassette relazioni fatte, nel tempo, come professore di Bonn, Munster, Tubinga e Ratisbona, come arcivescovo di Monaco e Frisinga, come prefetto della Congregazione della dottrina della Fede. E quelle relazioni, rilette oggi a distanza di moltissimi anni da quando sono state pronunciate, sorprendono, sottolinea ancora Florian Schuller, per la loro «perdurante attualità» e, quindi, come «discorsi di principio che mostrano la vastità e il centro del pensiero teologico di papa Benedetto XVI». I temi che il libro riprende sono quelli che hanno sempre caratterizzato il Ratzinger teologo e, non certo casualmente, il primo ad essere riportato nel libro riguarda il ministero petrino e, significativamente, «la collegialità come espressione della struttura di comunione della fede» e il «fondamento interiore del primato».

© Copyright Gazzetta del sud, 10 gennaio 2008

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