29 marzo 2008

Brambilla: "Caro Allam parla di Cristo non dell’islam". Sindrome di Stoccolma per i Cattolici che non hanno capito il Papa...


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CONVERSIONE DI MAGDI CRISTIANO ALLAM: ARTICOLI, INTERVISTE E COMMENTI

Caro Allam parla di Cristo non dell’islam

di Michele Brambilla

Convertitosi al cattolicesimo la notte di Pasqua, Magdi Allam è andato incontro al singolare destino di vedersi criticato, nel giro di una sola settimana, da tutti: cattolici, laici e musulmani.

L’ultima critica è arrivata ieri dalle colonne de La Stampa, con un intervento pacato nei toni ma duro nei contenuti di Afef Jnifen. Musulmana «non praticante», da anni italiana, Afef ha scritto di rispettare ogni conversione, ma accusa Allam di usare toni e argomenti che producono il solo risultato di infiammare lo scontro di civiltà. Ad Allam vengono contestate in particolare le frasi pronunciate per motivare la sua conversione: ha definito l’islam intrinsecamente intollerante e violento.
Molti altri hanno criticato anche la modalità della conversione, e cioè il battesimo ricevuto dal Papa in mondovisione. Alcuni cattolici progressisti - come Franco Monaco del Pd - si sono detti scandalizzati; mentre un laico come Sergio Romano vede una precisa strategia vaticana che si collega al famoso discorso di Ratisbona che fece infuriare il mondo islamico.
Queste ultime sono osservazioni di cui fatichiamo a comprendere il senso. Allam è un personaggio pubblico: si fosse fatto battezzare in una parrocchia di periferia, prima o poi lo si sarebbe venuti a sapere, a meno che non si voglia sostenere che la conversione doveva restare segreta (e perché?).

Quanto poi alla strategia vaticana, saremo ingenui, ma siamo convinti che la Chiesa, e tantopiù questo Papa, ragionino con categorie ben diverse da quelle della politica e della diplomazia. Benedetto XVI ha fatto benissimo a battezzare Allam in quella circostanza: e i cattolici che non lo capiscono sembrano quasi vittime di una sorta di sindrome di Stoccolma che li porta sempre a sostenere le tesi dei «nemici».

Diverso è invece il discorso sulle espressioni che Magdi Allam ha usato nei confronti dell’islam nelle interviste successive al battesimo. Qui le perplessità sono in parte anche nostre.
Fuori da ogni ipocrisia - e da ogni tentazione di politically correct - è certamente vero e verificabile che il mondo islamico nel suo complesso manifesta intolleranza, e a volte reazioni violente, da secoli estranee al mondo cristiano. Nella Chiesa non si condanna a morte chi si converte a un’altra religione o chi scrive romanzi considerati blasfemi. Tuttavia l’islam - lo ha ricordato un insospettabile come Vittorio Messori sul Corriere della Sera - non è solo quello della fatwa e della guerra santa.
È possibile che Magdi Allam - al quale dobbiamo senz’altro concedere il beneficio della buona fede - sia condizionato dal fatto di vivere come un recluso: è anch’egli condannato a morte, non dimentichiamolo. E poi, probabilmente il suo argomentare è condizionato anche dal tipico entusiasmo del neofita, quella «passione di convincere» che come diceva Pascal è propria dei convertiti.
Però è vero che sono apparse stonate quelle sue parole sulla religione che viene abbandonata per una nuova. Anche perché non si passa da una fede all’altra per motivazioni culturali o sociali o politiche: si passa a un’altra religione per il solo motivo che la si ritiene vera. In poche parole: si diventa cristiani non perché si crede che l’Occidente sia meglio del mondo islamico, ma perché si crede che Cristo sia risorto. È di questo «dettaglio» che non s’è parlato, in questi giorni. Eppure, è l’unico «dettaglio» veramente decisivo.
La scoperta dell’avvenimento cristiano e la consapevolezza di aver ricevuto una grazia avrebbero dovuto suggerire a Magdi Allam di manifestare più la sua gioia per la nuova vita che una polemica nei confronti della religione da cui proviene. Ci permettiamo di dirglielo. Così come ci permettiamo di dire che, proprio prevedendo le reazioni dovute alla notorietà del personaggio, qualcuno nella Chiesa avrebbe dovuto suggerire ad Allam di praticare l’antica virtù cristiana della prudenza.

© Copyright Il Giornale, 29 marzo 2008 consultabile online anche qui.

Ieri non e' stato riportato su questo blog l'editoriale della signora Afef Tronchetti Provera perche' c'e' una frase nel suo articolo che, francamente, si commenta da sola:

...nessuno oserebbe dire che poiché Mussolini e Hitler erano cristiani il cristianesimo sia violento...

Beh, cara signora, ne' Hitler ne' Mussolini hanno combattuto guerre in nome di Cristo. Facciamo le citazione che vogliamo, ma almeno siano corrette...

Bellissima l'espressione di Brambilla secondo cui i Cattolici che si sono scagliati contro il Papa sono vittime della "sindrome di Stoccolma". Come giustificare altrimenti il livore verso il Pontefice?
Capisco la reazione del mondo islamico, ma faccio fatica ad accettare che illustri personaggi, che si definiscono cattolici, possano offendere Benedetto XVI come hanno fatto...
Sia chiaro: ognuno puo' dire cio' che gli pare.
Io ne prendo atto...

R.

9 commenti:

Luisa ha detto...

Non ho letto l`articolo della signora Tronchetti Provera, ma se il contenuto è della stessa salsa della frase che hai riportato non andrò a leggerlo.

...nessuno oserebbe dire che poiché Mussolini e Hitler erano cristiani il cristianesimo sia violento...

Non mi risulta che siano stati Hitler oppure Mussolini ad aver edificato la Chiesa cattolica, mi sembra sia stato un certo Gesù Cristo, nel quale non c`era traccia di violenza , ma solo Amore.
Purtroppo non si può dire la stessa cosa di Maometto che fu violento, uccise e fece uccidere.
È una realtà che è inutile nascondersi, il problema della violenza legata all`Islam esiste .
Quando si parla di violenza insita nell`Islam si fa riferimento al Corano, a Maometto.
Andando al dilà delle nefandezze compiute da cristiani in nome di Dio e dai musulmani in nome del loro Dio se si ritorna ai testi sacri, non troveremo nel Vangelo traccia di istigazione alla violenza, purtroppo non si può dire ciò del Corano che è in certi passaggi di una violenza inaudita, che ordina di combattere gli infedeli...e mi fermo qui, la lettura di certe sure è molto istruttiva.
Purtroppo l`Islam ad un certo punto, dal XIII secolo ha preso una svolta violenta e battagliera ma non bisogna dimenticare il periodo di fioritura artistica, intellettuale e scientifica che l`Islam ha conosciuto regalandoci anche figure come Averroès .
È all`interno dell`Islam stesso che i musulmani devono trovare la soluzione del problema reale dei continui richiami alla violenza, negarli, tacerli sarebbe
pericoloso, a meno che da questo silenzio pensano ricavarne un beneficio .
Temo che questo calcolo sia esatto quando vedo nostri intellettuali farsi complici di questo silenzio.
Magdi Cristiano Allam questa violenza la conosce, la sperimenta sulla sua pelle,non è una teoria da discussione di salotto fra persone tranquille che non rischiano nulla,
perchè dovrebbe tacere? Per non disturbare chi? Che cosa?

euge ha detto...

Alle corbellerie non c'è mai fine!!!!!! Ma come si può dire una castronata come questa cioè che Hitler e Mussolini erano cristiani e quindi il cristianesimo sia violento............ ma dove vive questa gente? Cara Luisa sono perfettamente d'accordo con te e con le tue conclusioni.

Anonimo ha detto...

Certo che la Signora Tronchetti ha la faccia come il marmo. Forse anche lei cerca pubblicità sui media e non sa come fare?
Beh forse ha dimenticato che se qui ci fosse la religione dei suoi Padri, sicuramente non potremmo ammirare la sua bellezza, al massimo vedremmo un fluire di veli, poi dovrebbe dividere le ricchezze del fortunato marito con altre leggiadre pulzelle, e visto che tutti sappiamo che il suo consorte è poligamo....beh attenzione che la lapidazione nel suo mondo esiste ancora.
Non capisco tuttavia tutto questo clamore. Non dimentichiamoci che quando qualcuno convola a nozze con islamici i problemi che si creano,, fughe con figli, infibulazione, e tanti altri pasticci che purtroppo oggi tutti tacciono e che la signora Afef fa finta di non ricordare. Come sicuramente non sa la suindicata signora dalla sua reggia milanese che se in quei paesi non si diventa islamici la testa viene mozzata senza nessun problema e mille altre questioni che tutti oggi han dimenticato.
e la signora Tronchetti ha pure la faccia di bronzo da difendere quel tipo cultura religiosa???
Faccia un monumento al cristianesimo che le permette di vivere nel lusso sfrenato e nella peggior dissolutezza (lo dico con cognizione)e non faccia l'pocrita, tutto questo nel suo amato mondo non lo vedremme nemmeno in cartolina. Quindi ha perso una aurea occasione per stare zitta e nascondersi almeno una volta nella vita sotto un burqa, almeno simbolicamente!!!

Anonimo ha detto...

Cari amici, ma non vi accorgete che l'Islam ha un progetto di conquista sull'occidente? Ma quale islam moderato...! Magdi fa bene a svegliarci; se conosci bene il nemico ti difenti! Ma quale dialogo... ne sono incapaci. Tra la gente normale ci può essere ma quando è così sfacciatamente ideologico bisogna mostrare i pugni prima che sia troppo tardi. Ieri sul mio misero blog ho fatto un post un pochino ironico, mi hanno telefonato molti amici spaventati: ma vi accorgete che non siamo liberi in casa nostra e figurarsi i nostri fratelli cristiani in zone musulmane! Ma si può vivere così? Ho visto il video del film censurato; è pazzesco! Gli islamici sono 50 milioni in Europa! Mi spiace che persone come Brambilla che avendo le capacità intellettuali non mostrino che sono solidali con Allam in tutto. Egli difende,con la nostra cultura,anche il cristianesimo; cioè CRISTO E LA SUA CARNE! Ma non capite che abbiamo in chiesa il cavallo di troia? Se uno ha paura dei cani i cani se ne accorgono e ringhiano forte, ma se uno ha paura lo stesso ma fa la voce grossa, il cane scappa con la coda fra le gambe! Scusate ma mi girano le p......a vedere tanta pusillanimità e tanta riverenza nei confrondi di chi minaccia la libertà di essere di Cristo come se non fosse questa la natura di tutti gli uomini. Vi abbraccio. Rita

gemma ha detto...

mi ritrovo pienamente d'accordo con Brambilla. Il Papa ci ha messo la faccia per prendere Allam idealmente sotto la sua protezione. Molti di noi lo rispettano e nessuno gli chiede di tacere ma ora forse sarebbe giusto da parte sua rispettare quel tentantivo di dialogo che la Santa Sede sta cercando di portare avanti con l'Islam. L'indrizzo della Chiesa in questo momento è di crederci, e chi ne fa parte dovrebbe seguire il Papa anche in questo, almeno sul piano del discorso religioso.
Diverso può essere un discorso politico,ma non deve essere affrontato a margine di un battesimo quando è della gioia del battesimo che si deve parlare, della nuova luce, non solo e sempre di ciò che si è lasciato.
Di un gesto di amore da parte del Papa la notte della veglia di Pasqua si è fatto un gesto politico ed è un peccato

euge ha detto...

cara Gemma, ciò che dici è quello che in vano in un altro post del blog io ho cercato di evidenziare. In quell'occasione, dissi che la conversione è un cammino personale e che se anche il battesimo di Allam non sarebbe passato inosservato, era opportuno che il soggetto in questione non ne facesse un manifesto anti islam. Diciamocelo francamente il Papa sta facendo moltissimo per cercare un punto di dialogo partendo da Ratisbona cosa che non era riuscita a nessuno prima di adesso; poi succede che un tizio decide di convertirsi e passa dalla religione islamica al cristianesimo e viene battezzato da Papa Benedetto XVI che con un atto d'amore infinito, lo ha ammesso fra i cristiani. Questo che ti combina? Comincia a sparare quasi a zero sulla sua ex religione che come sappiamo tutti, questo bisogna dirlo, non è il massimo della tolleranza anzi....... a che cosa può portare tutto questo? Io carissimi amici del blog, ho solo il timore che con questo comportamento non solo venga seriamente messa in pericolo l'incolumità del Papa nel prossimo viaggio in America ma, in qualche modo venga reso vano tutto qel lavoro che pazientemente e saggiamente, il Papa sta facendo per favorire questo benedetto dialogo tra Islam e Cristianesimo; mi spiego meglio: non vorrei che questa mossa costi cara al Papa e a tutti coloro che si stanno adoperando per un vero dialogo non improntato sugli slogan ma, sulla sincerità, la collaborazione e l'accettazione serena delle differenze religiose che non vanno sottovalutate e che servono a costruire il vero dialogo.

euge ha detto...

Un grazie a Don Marco ( cattolico fervente)

ha ragione se la signora in questione fosse ancora nel suo paese di origine tutto quello che possiede ora ed anche la sua arroganza sarebbero chiuse sotto un burka!

gemma ha detto...

la differenza tra Magdi Cristiano e la signora Afef è che alla seconda è permesso di dire ciò che vuole, anche di associare un ragionamento sul cristianesimo a Hitler e Mussolini, mentre le libere espressioni del secondo gli sono costate la condanna a morte che nessun islamico, nemmeno la signora in questione, pare abbiano condannato. Nessun pronunciamento nemmeno sul presunto reato di apostasia, solo l'indignazione di vasta parte di cattolici e muslmani che, dobbiamo dargliene atto, il buon Magdi Cristiano è riuscito ad unire nel dialogo contro le sue idee, il suo battesimo e il Papa.
E poi stiamo qui a dire a lui che comunque un cristiano dovrebbe essere sempre "per" e mai "contro".

Il Blogh ha detto...

"Sia chiaro: ognuno puo' dire cio' che gli pare.
Io ne prendo atto...
R."
Bella frase!

Ho letto dei commenti che, in tono polemico o comunque "teso", evidenziano la presenza in ambienti cattolici di fronte alla conversione di Magdi ALlam.
Tuttavia non ritengo opportuno definire il "sono critico o sono favorevole alla conversione di Allam" perchè personalmente (ripeto: personalmente) non ho sentito alcuno cattolico dire tali affermazione.
E questo perchè nessuno può permettersi di giudidare la veriticità della conversione di una persona; nessuno.
Semmai vi è stataa -questo si, in numerosi ambienti cattolici- la discussione sulla costruzione di un caso mediatico circa la conversione di Magdi Allam al cristianesimo nella identificazione nella Chiesa Cattolica.
Mi permetto quindi di dire, con il dovutissimo rispetto e la necessaria e spontenea educazione (e quindi in spirito di confronto di idee) che non solo i giornali hanno voluto costruirvi un caso mediatico: ma anche il popolo dei credenti.
Infatti ci sono state reazioni di difesa e di attacco.
Personalmente credo che ci sia stata la voglia di spettacolarizzare un evento sincero, spontaneo e molto serio (quale la scelta di Magdi)...e questa "voglia" ha fatto perdere l'autenticità e la vera bellezza che il gesto dei sacramenti racchiudono.
Credo quindi folli le dichiarazioni di alcuni: "la gente cattolica che non ha gradito la scelta di Magdi non è cattolica".
Come si può permettere una persona di dire queste affermazioni?
Sono certo cehn la scelta di spettacolarizzazione appertanga ad una buona fetta di fedeli (basta vederlo dai commenti che anche qui ci sono), il Santo Padre sicuramente non aveva queste intenzione, per carità!
Ma purtroppo, come i fatti hanno dimostrato, il fatto ceh il papa abbia celebrato i sacramenti ad Allam ha suscitato molte polemiche e toni, appunto: "da una parte e dall'altra".
Concludo riaffermando ciò che Benedetto XVI ha detto per bocca di Padre Lombardi: la chiesa accoglie tutti i fedeli ma non necessariamente ne sposa le idee.
Ecco, quindi è inutile fare elogi ai pensieri (pur condivisibili) di Allam.
Non si parla di politica o cos'altro.
Sono stati dei sacramenti.
E a tutti quelli che dicono che il papa ha fatto bene a battezzarlo perchè lui ha idee forti sul'Islam, dico che non conosco il pensiero del papa-filosofo.
FOrse perchè nmno conosco i continui progressi che intraprende nell'ecumenismo...anche con quella parte di Islam che, di fatto, è moderato.

Il BLogh.