12 agosto 2008

Flusso continuo di turisti domenica a Bressanone (Masiello)


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Flusso continuo di turisti

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LUCA MASIELLO

BRESSANONE.

Alle 8 di ieri mattina il centro storico di Bressanone era affollato come fosse un pomeriggio di festa: l’esercito dei diecimila pellegrini si è sistemato ordinatamente in fila davanti alle porte della città vecchia con il biglietto in mano, pronti ad affrontare la mattinata che li avrebbe portati a pochi passi dal Santo Padre.
Ma anche quando le file si sono smaltite, dopo le 9 e 30 (orario in cui il centro sarebbe diventato off limits) un’altra folla, lentamente, ha iniziato a passeggiare lungo i bastioni: intorno alle ore 10 dagli autobus di linea e dai citybus continuavano a smontare famiglie ed anziani, che dai margini della città si sono incamminati verso il centro, godendosi le strade chiuse al traffico. E lentamente, la massa si è fermata dinanzi ai due maxischermi che il Comune ha voluto sistemare ai due lati del corso principale; una scelta che sotto molti aspetti si è rivelata vincente: chi ha deciso di tentare la fortuna e lasciare il bar aperto, questa volta ha fatto decisamente la scelta giusta.
«Gli avventori sono arrivati già con le prime ore del mattino, ed abbiamo continuato a lavorare per tutta la mattinata», spiega Robert Calissi, gestore del bar Stella di via Mercato Vecchio.
«È andata decisamente meglio della scorsa domenica e sono arrivati moltissimi clienti brissinesi», gli fa eco la dirimpettaia Annarita De Amicis, titolare della pizzeria al taglio «dai Romani». E anche lungo i Bastioni, dove si erano raccolti i fedeli, le casse hanno continuato a suonare: «C’era finalmente molta gente, tantissimi clienti italiani anche dopo l’Angelus», spiega Edoardo Callegari della pizzeria Edo. «Non ci siamo fermati un attimo; per fortuna hanno deciso di raggruppare i fedeli intorno alle mura», ribatte Peter Niedermair, gestore del bar Platz, quello più vicino allo schermo.
Insomma, più pellegrini - seppur della categoria «mordi e fuggi» - ma soprattutto più persone che giravano per il centro, pare proprio grazie ai maxischermi. La settimana scorsa, infatti, la Messa era stata trasmessa in diretta dal parcheggio dell’Acquarena, e solo poche centinaia di persone avevano deciso di affrontare il solleone per seguire la funzione da lì. Questa volta quel piazzale è stato utilizzato per la sua funzione originale, anche se la giunta avrebbe voluto sfruttarlo per le vetture dei fedeli.
Ma il popolo di Benedetto XVI ha dimostrato che preferisce muoversi con i mezzi pubblici, con il treno soprattutto: in tutto, nei parcheggi a nord e a sud della città sono state contate 1.500 autovetture e solo dieci pullmann. Pochi, addirittura meno di domenica scorsa.
È stato invece maggiore lo schieramento di volontari e uomini della protezione civile. Per la giornata di ieri il centro operativo misto ha deciso di mettere in campo ben 477 soccorritori, che hanno effettuato sei interventi a persone colte da malori. In tutto c’erano 81 operatori della Croce Bianca, 61 della rossa, 13 persone dell’assistenza spiruituale, 15 del Soccorso alpino, 15 dell’Alpenverein e 15 del soccorso subacqueo, 20 del gruppo operatori emergenza radio e ben 145 vigili del fuoco volontari. Uno schieramento impressionante, tanto che anche il il presidente Durnwalder e l’assessore Mussner, dopo la loro visita alla centrale operatriva, hanno voluto complimentarsi con i collaboratori.
E anche questa volta, pochi minuti dopo la benedizione che ha concluso l’Angelus, lentamente ed ordinatamente, i pellegrini hanno iniziato ad organizzarsi per fare ritorno a casa, lasciando una Bressanone vuota a godersi una giornata di sole.

© Copyright Alto Adige, 11 agosto 2008

I turisti ed i fedeli sono saliti (o scesi) a Bressanone per vedere il Papa. Vista la crisi economica non c'e' da stupirsi che si sia trattato di presenze "mordi e fuggi", della serie: "Dopo l'Angelus torno a casa o vado nella localita' in cui alloggio".
R.

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