6 ottobre 2008

«In principio Dio creò il cielo e la terra» Il Papa primo lettore della Bibbia in tv (Calabresi)


Cominciata la "maratona" Rai (fino all'11 ottobre). Il quarto brano, ieri, affidato a Benigni

«In principio Dio creò il cielo e la terra» Il Papa primo lettore della Bibbia in tv

Alessio Calabresi

Roma

L'incipit del libro, «In principio Dio creò il cielo e la terra», è forse il più noto del mondo e anche il viso del lettore è riconosciuto ai quattro angoli del pianeta. Con voce tranquilla Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger, ha dato ieri inizio – seppure con una registrazione dal Vaticano, in piedi davanti al leggio, alle spalle un altare con tre candelabri e a sinistra una pianta di ficus – alla "maratona" teletrasmessa della lettura della Bibbia. Finita la lettura del brano della creazione (in diretta su Raiuno), Papa Ratzinger si è tolto gli occhiali e si è seduto in una sedia sotto al piccolo altare, per seguire la prima parte della "maratona" (per intero su Rai Edu 2 sul satellite).
Nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, dopo Benedetto XVI legge Hilarion, rappresentante del patriarcato ortodosso di Mosca, subito dopo l'esponente protestante Domenico Maselli, che ha poi ceduto il posto a Roberto Benigni. E e poi a seguire fino all'11 ottobre, mentre in Vaticano si svolge il Sinodo dei vescovi sulla parola di Dio, andrà avanti la lettura senza sosta del Libro dei libri, versetto dopo versetto, capitolo dopo capitolo, dalla prima all'ultima pagina.
Incontrando i fedeli all'Angelus di ieri mattina Benedetto XVI ha spiegato perché ha aderito a questa «singolare iniziativa» dal titolo «Bibbia giorno e notte», ricordano che «i lettori che si susseguiranno saranno quasi 1.200, di 50 Paesi diversi, in parte scelti con criterio ecumenico e molti che si sono liberamente iscritti. Questo evento – ha osservato – ben si affianca al Sinodo dei vescovi sulla parola di Dio, e io stesso darò avvio alla lettura del primo capitolo del Libro della Genesi...
La parola di Dio – ha continuato – potrà così entrare nelle case per accompagnarsi alla vita delle famiglie e delle singole persone: un seme che, se bene accolto, non mancherà di portare frutti abbondanti». La Chiesa, insomma, consapevole di attraversare tempi difficili, non resta a guardare...
Partita alle 19 di ieri, la "maratona" andrà avanti fino alle 13.25 di sabato 11 ottobre, per sette giorni e sei notti, dalla Genesi all'Apocalisse, senza interruzioni né commenti. Sarà la più lunga maratona televisiva mai realizzata dalla Rai, 139 ore di fila.
E se il Papa ha aperto la serie, sarà il suo segretario di Stato Tarcisio Bertone a chiuderla, leggendo gli ultimi versetti dell'Apocalisse, subito dopo Milly Carlucci.
Il testo biblico (73 libri, per un totale di 1.141 brani e 800 mila parole) impegnerà 1.250 tra lettori e gruppi di lettori per un totale di oltre duemila persone, da più di 50 Paesi del mondo. I lettori sono persone di ogni ceto e fede religiosa, uomini e donne di tutte le età, a partire dagli 11 anni.
«Il signore si può servire di tutti», ha commentato il senatore a vita Giulio Andreotti a proposito delle polemiche suscitate dal fatto che ci sono anche dei non religiosi tra i lettori. «Credo sia giusto che si utilizzino i mezzi di comunicazione per diffondere il messaggio della Bibbia, che magari avrà meno ascolto di una partita di calcio, ma visto che oggi abbiamo mezzi nuovi è giusto sfruttarli mettendoli al servizio di cose buone», ha osservato ancora Andreotti – anche lui tra i lettori – conversando con i cronisti.

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