29 marzo 2007

IL PAPA AI GIOVANI: SIETE TANTI, SAN PIETRO NON BASTA


In attesa della trascrizione completa della bellissima omelia tenuta stasera da Papa Benedetto durante la celebrazione penitenziale con i giovani della diocesi di Roma, possiamo leggere qualche lancio di agenzia.
Mi ha commosso molto vedere il Papa entrare in confessionale come un semplice sacerdote fra e con gli altri.

Raffaella

IL PAPA AI GIOVANI: SIETE TANTI, SAN PIETRO NON BASTA

"Siete davvero tanti: la Basilica di San Pietro non e' capace di contenervi tutti". E' un Papa sorridente quello che ha salutato con una battuta i numerossisimi giovani, circa 15 mila in totale, presenti alla liturgia penitenziale celebrata in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventu' di domenica 1 aprile. "Vi ringrazio anche per il sacrificio che farete dello stare qui e non con i vostri amici, riuniti in Basilica", ha detto il Pontefice ai ragazzi che hanno trovato posto nell'Aula Nervi. "Saremo - ha assicurato - in comunione nella preghiera e tramite il videocollegamento e, soprattutto grazie ai tanti sacerdoti che anche qui amministreranno il Sacramento della Confessione, potrete fare la medesima esperienza di incontro con la Misericordia di Dio".


BENEDETTO XVI AI GIOVANI: L'AMORE DI DIO E' ANCHE EROS
S. Pietro, messa penitenziale in vista di Gmg e Pasqua

Roma, 29 mar. (APCom) - Il Papa ricorda ai giovani che "l'amore di Dio per l'uomo" può essere descritto anche "con il termine eros". Benedetto XVI ha celebrato una messa con oltre diecimila ragazzi in vista della Giornata mondiale della gioventù, che cade domenica, e di Pasqua (8 aprile). Nel corso della celebrazione, il Papa entrerà anche in un confessionale per amministrare ad alcuni giovani il sacramento della riconciliazione, riprendendo, così, una tradizione che era proprio di Giovanni Paolo II.

"L'amore di Dio per l'uomo - ha detto Papa Ratzinger durante l'omelia - è descrivibile con il termine 'agape', ossia amore oblativo che cerca esclusivamente il bene dell'altro, ma pure con il termine 'eros'". Ricordando quanto ha scritto nel messaggio per la Quaresima, il Papa ha proseguito sottolineando che "il cuore stesso di Dio, l'onnipotente, attende il 'sì' delle sue creature come un giovane sposo quello della sua sposa". Parole che richiamano quelle scritte da Benedetto XVI nella sua enciclica, 'Deus caritas est'. Il cristianesimo, ha scritto il Papa, "non ha per nulla rifiutato l'eros come tale, ma ha dichiarato guerra al suo stravolgimento distruttore". "Se non incontra l'amore vero - ha detto oggi il Papa - (il cristiano, ndr.) non può dirsi pienamente cristiano".

Il Papa ha poi introdotto le confessioni, al centro della cerimonia, ricordando che la "vita nuova" che inizia col battesimo "non ha soppresso la debolezza della natura umana, né l'inclinazione al peccato". Dal "perdono dei peccati", ha poi aggiunto Ratzinger, nasce un nuovo impulso all'amore. "Uscendo da questa celebrazione, con i cuori ricolmi dell'esperienza dell'amore di Dio, siate preparati ad osare l'amore nelle vostre famiglie, nei rapporti con i vostri amici e anche con chi vi ha offeso". Un pensiero particolare il Papa l'ha dedicato ai fidanzati (il cui amore comporta "il rispetto reciproco, casto e responsabile") e chi sceglie la vita religiosa (una chiamata a cui rispondere "con un 'sì' generoso e senza compromessi"). Il primo aprile, domenica delle palme, si celebra a livello diocesano la XXII Giornata mondiale della gioventù e Benedetto XVI dirà messa in piazza San Pietro. Prima di entrare nella Basilica di San Pietro, attorno alle 18, il Papa è passato a salutare i giovani che, per insufficienza di spazio, seguono la messa dall'aula Paolo VI, sempre in Vaticano.


BENEDETTO XVI SEMPLICE CONFESSORE CON GIOVANI IN SAN PIETRO

Città del Vaticano, 29 mar. (APCom) - Si è spogliato della casula viola, il colore della Quaresima, ha inforcato gli occhiali ed è entrato in uno dei confessionali in legno della basilica di San Pietro: il Papa è così tornato semplice confessore, durante una celebrazione penitenziale per giovani che si è aperta nel tardo pomeriggio in Vaticano.


Benedetto XVI confessa i giovani nella Basilica di San Pietro

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 29 marzo 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI, come un qualsiasi altro sacerdote, è entrato questo giovedì in uno dei confessionali della Basilica di San Pietro per confessare vari giovani della diocesi di Roma.

E’ culminata così la veglia penitenziale che il Pontefice ha presieduto per preparare la Giornata Mondiale della Gioventù, che si svolgerà a livello diocesano domenica prossima, Domenica delle Palme.

In una Basilica piena di ragazzi e ragazze, altri duecento sacerdoti, con la stola viola, alcuni seduti su semplici sedie perché non c’erano abbastanza confessionali, hanno amministrato il sacramento della riconciliazione.

Mentre i giovani si confessavano e il coro e l’orchestra della diocesi di Roma interpretavano canti meditativi penitenziali, è stato letto, insieme ad altre letture spirituali, il messaggio che Benedetto XVI ha scritto in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.

Il Pontefice ha presentato la liturgia penitenziale come “un incontro attorno alla Croce, una celebrazione della misericordia di Dio che nel Sacramento della confessione ognuno di voi potrà sperimentare personalmente”.

“Nel cuore di ogni uomo” c’è “sete di amore”, ha detto il Papa nell’omelia. E “ancor più il cristiano non può vivere senza amore. Anzi, se non incontra l’amore vero non può dirsi nemmeno pienamente cristiano”.

Accostandosi al sacramento della confessione, ha spiegato il Papa, “l’amore e la misericordia di Dio muovono il vostro cuore”, ha constatato. “Sperimentate così il perdono dei peccati; la riconciliazione con la Chiesa; il ricupero, se perduto, dello stato di grazia”.

“Cristo ci attira a sé per unirsi a ciascuno di noi, affinché, a nostra volta, impariamo ad amare i fratelli con lo stesso suo amore”, ha affermato.

“C’è tanto bisogno di una rinnovata capacità di amare i fratelli”, ha aggiunto, invitando “ad osare l’amore nelle vostre famiglie, nei rapporti con i vostri amici e anche con chi vi ha offeso”.

Domenica 1° aprile Benedetto XVI presiederà la celebrazione eucaristica, con la processione e la benedizione dei ramoscelli d'olivo, in piazza San Pietro, a partire dalle 9.30.

Zenit

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