21 agosto 2007

L'ultima sparata laicista all'italiana...basta! Il gioco e' bello se dura poco


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Domani le prime pagine dei giornaloni saranno occupate dall'ennesima sparata laicista di un sottosegretario in cerca di pubblicita' per se' e per il suo partito.
Non rispondo all'onorevole in quanto ha avuto cio' che si merita da Mons. Fisichella e dal cardinale Tonini. Mi limito a ricordare che l'esenzione dall'ICI riguarda tutte le confessioni religiose (non solo la Chiesa Cattolica). E come la mettiamo con le proprieta' sottratte al Papa con l'unificazione d'Italia
?
Comunque l'onorevole puo' fare la sua proposta in Parlamento e sottoporla al voto...
Maga Maghella


Il sottosegretario Cento: «La Chiesa paghi le tasse. Troppi privilegi, necessario rivederli»

ROMA (21 agosto) - Pagare le tasse è un dovere di tutti, anche della Chiesa. Ovviamente «per le attività non propriamente religiose». Il sottosegretario al ministero dell'Economia, il verde Paolo Cento, ricorda che ci sono dei principi concordatari, fissati nella Costituzione, ma avverte: le attività commerciali della Chiesa dovrebbero essere sottoposte a un trattamento fiscale «pari a quello a cui vengono sottoposti gli altri contribuenti nel nostro paese».
Nel corso degli anni, dice cento parlando con l'agenzia Adnkronos, «la Chiesa ha accumulato dei privilegi. Non sarebbe sbagliato aprire una discussione su questo e rivedere questi privilegi». Si va dalle agevolazioni legate ad attività commerciali delle istituzioni religiose e più in generale tutti i benefici su cui possono contare
ma che non sono connessi all'attività religiosa. Come l'esenzione per gli immobili Ici, gli sconti Ires per le attività, o il particolare trattamento che viene riservato ai dipendenti del Vaticano che non sono soggetti all'imposizione Irpef.
Per il sottosegretario occorre da una parte «riconoscere le funzioni che vengono svolte dalle attività religiose» e mantenere il particolare regime fiscale per quelle attività che sono strettamente connesse. Dall'altra parte, però, aggiunge, bisogna «rivedere le forme di agevolazioni di attività che hanno un contenuto economico e commerciale. In questo caso è legittimo che queste vengano sottoposte a un rapporto fiscale alla pari di tutti gli altri contribuenti».
Il discorso era già stato affrontato in passato, ricorda Cento. In particolare nella scorsa finanziaria. «Non è un tabù riprendere la discussione sull'Ici e sugli immobili della Chiesa, come delle altre istituzioni religiose, che sarebbe giusto sottoporre al regime di imposizione fiscale quando hanno una funzione economica». Per il sottosegretario è quindi evidente che «se viene svolta una funzione economica l'attività deve essere assoggettata alle norme fiscali». Bisogna, aggiunge, «riaprire la discussione su questi temi» già a partire dalla prossima Finanziaria.

REAZIONI

FISCO/ MONSIGNOR FISICHELLA: CHIESA NON HA PRIVILEGI
Si muove su linea Concordato Santa Sede-Italia

Rimini, 21 ago. (Apcom) - Nessun privilegio fiscale per la Chiesa. Monsignor Rino Fisichella, rettore della Pontificia università Lateranense, risponde così a chi gli chiede un commento alle affermazioni al sottosegretario all'Economia, Paolo Cento, sui presunti privilegi fiscali della Chiesa.
"La Chiesa - ha affermato Fisichella, a margine del Meeting di Comunione e liberazione in corso a Rimini - non ha privilegi. Si muove sulla linea del Concordato Santa Sede-Italia".


FISCO/ CARD.TONINI RISPONDE A CENTO: MA DOVE SONO PRIVILEGI CHIESA?
Sono le parrocchie a caricarsi degli asili e delle case di riposo

Roma, 21 ago. (Apcom) - "Ma dove sono i privilegi della Chiesa?": il cardinale Ersilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna, ribatte così al sottosegretario all'Economia Paolo Cento che, nel dibattito sul fisco, ha accusato la Chiesa di avere troppi privilegi.
"Sono le parrocchie a caricarsi spesso degli asili infantili - commenta ad Apcom il porporato - la gran parte sono in mano alle parrocchie. Ma anche le case di riposo e le case degli anziani". Il discorso di Cento non piace affatto a Tonini. "E' un discorso fatto da gente che non riflette e vuole a ogni costo trovare accuse alla Chiesa".
Mentre sulle dichiarazioni del cardinale Tarcisio Bertone che, dal Meeting di Rimini ha invitato tutti a pagare le tasse (ma ci devono essere leggi giuste), l'arcivescovo emerito di Ravenna osserva: "E' perfettamente giusto quello che dice Bertone e fin dall'epoca dei romani c'è l'onere di pagare le tasse. Però - conclude Tonini - ci deve essere un'onestà in questo e nessuno deve arricchirsi non pagando le tasse".


FISCO/ CUSUMANO (UDEUR): DA CENTO SOLO ANTICLERICALISMO DEMAGOGICO
Sottosegretario si rilegga Dpef

Roma, 21 ago. (Apcom) - "Un bell'attacco alla Chiesa era proprio quello che ci voleva: dopo l'appello della Lega allo sciopero fiscale ora arriva anche Paolo Cento a gettare benzina sul fuoco, rispolverando il solito anticlericalismo tanto caro alla sinistra radicale che, ad intervalli regolari, torna puntare il dito contro la Chiesa". Lo afferma in una nota il senatore Nuccio Cusumano, dei Popolari-Udeur, commentando le esternazioni del sottosegretario all'Economia.
"A Paolo Cento consiglio di rileggersi il Documento di programmazione economica e finanziaria - aggiunge Cusumano - nel quale è scritto chiaramente che la prossima legge finanziaria dovrà puntare alla riduzione delle tasse, a cominciare dall'Ici sulla prima casa, e non certo all'obiettivo di introdurre nuove imposte. Il sottosegretario all'Economia lasci da parte la demagogia: per quella - conclude Cusumano - fa già abbastanza il Carroccio da solo".


FISCO/ COTA: GOVERNO CONTRO LA CHIESA MA NON PARLA DI POTERI FORTI
Nemmeno una parola su grandi monopoli beneficati in questo anno

Roma, 21 ago. (Apcom) - "Poiché Cento è sottosegretario all'Economia, quando parla di fisco parla a nome del governo, altrimenti si sarebbe dimesso. Mi sembra un dato significativo quindi che se la prenda con la Chiesa proprio quando il cardinale Bertone chiede che le leggi fiscali siano giuste. Non c'è che dire: da parte di chi vorrebbe porsi come punto di riferimento delle classi operaie, non arriva nemmeno una parola contro i poteri forti, le cooperative rosse, i grandi monopoli ampiamente beneficati in questo anno e mezzo di governo". E' quanto afferma Roberto Cota, vice capogruppo Lega Nord Padania.


FISCO/ VOLONTE': CENTO PRESENTI PROPOSTA E VEDIAMO SE A NUMERI
"Prodi non lo smentisce? il premier è d'accordo con lui?"

Rimini, 21 ago. (Apcom) - "Se il sottosegretario Cento intende modificare la legislazione tributaria in Italia lo può fare. Lo invito ad evitare polemiche e a presentare a nome del governo proposte di legge in questa direzione". Lo dice a margine del Meeting di Rimini il capogruppo Udc alla Camera Luca Volontè, commentando la proposta del sottosegretario dall'economia Paolo Cento a far pagare le tasse della Chiesa cattolica, "La Chiesa ha sempre pagato le tasse - ricorda Volontè - che le leggi italiane hanno previsto fino a questo momento".
Per Volontè, troppe sono state le polemiche agostane sulla Chiesa e "Cento si iscrive tra i polemisti. Presenti una proposta di legge e vedremo se avrà in Parlamento le ragioni e le truppe per poter approfondire un disegno di legge". Volontè chiarisce che comunque "lo dovrà fare a nome del governo. Mi immagino che Prodi non avendo ancora smentito il sottosegretario Cento sia assolutamente d'accordo con lui, come lo sarà quel noto componente di associazioni filosofiche che risponde al nome Padoa-Schioppa".
"Se Tommaso Padoa-Schioppa e Cento - conclude Volontè - che rappresentano due mondi culturali e filosofici completamente diversi vogliono aumentare le tasse alla Chiesa cattolica lo possono fare. Mi aspetto che Prodi, nelle prossime ore, dica qual è il contorno di questo disegno di legge".


FISCO/ VITTADINI: DA CENTO PROPOSTA DA SECOLO SCORSO
"Lo faccia se vuole, ma poi ne risponderrà al paese"

Roma, 21 ago. (Apcom) - Quella di Paolo Cento di rivedere già nella prossima Finanziaria i privilegi fiscali della Chiesa "è una proposta da 1860 quindi un po' fuori secolo". A dirlo il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini a margine del Meeting di Rimini. Per Vittadini, infatti, la "Chiesa fa un enorme lavoro di tipo sociale e le sue associazioni pagano tutte le tasse. Se vogliamo addirittura distruggere quel che viene fatto fuori dallo stato - dice Vittadini - facciamolo, ma poi sarà l'onorevole Cento a rispondere ai bisogni sociali a cui non risponderà più la chiesa e si prenderà le sue responsabilità".


Povera Italia...

3 commenti:

euge ha detto...

Hai ragione Raffaella povera Italia in mano a questo governo!!!!!!!!!!!!!!!!!!

per l'ennesima volta dico chi lo ha votato faccia mea culpa!!!!!!!!!!! Vogliamo restituire ciò che è stato tolto al Vaticano ed al Papa??????? vediamo poi di chi sono i soprusi e gli abusi
Eugenia

Anonimo ha detto...

Il “furbo” Prodi, nascosto dietro l’angolo, prima manda i “monelli” del suo governo a tirare i sassi contro la Chiesa e poi - da falso fariseo qual è - fa lo sdegnato o il compiaciuto, a seconda delle reazioni che questi provocano… e se questo è il suo comportamento da “cristiano adulto”, quale sarà mai quello da “cristiano anziano”?!?

euge ha detto...

Caro Giampaolo non voglio neanche pensarci al comportamento di prodi come cristiano anziano come dici tu ............ comunque questo è quello che ci meritiamo anche se almeno parlo per me non ne ho colpa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eugenia