21 agosto 2007
Il Papa a Loreto: il commento di Angela Ambrogetti per Petrus
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Pubblichiamo questo interessantissimo commento di Angela Ambrogetti per il quotidiano online Petrus sulla prossima visita del Santo Padre a Loreto. Condivido le riflessioni della nostra amica Angela: ogni stagione, ogni tempo, ha le sue caratteristiche. I giovani si aspettano molto di piu' di un concerto, desiderano risposte che il Santo Padre sa dare con chiarezza ed umilta'.
Raffaella
Se a Loreto la musica lasciasse spazio alla preghiera
di Angela Ambrogetti
CITTA’ DEL VATICANO - Il presidente della Cei a Loreto controlla gli ultimi dettagli, incoraggia i volontari, verifica che tutto sia pronto per accogliere i giovani che saranno al centro dell’Agorà. Giornate intense per i ragazzi che partono da tutta Italia, e magari anche dall’estero, per andare a pregare, a meditare, a condividere il Vangelo, ad abbeverarsi alla Fonte della Verità.
Al termine del cammino, prima di incontrare il Papa, di vegliare e pregare con lui, troveranno il solito concertone pop-rock in diretta tv. Un po’ demodè.
Segreto e riserbo degli organizzatori sui nomi degli artisti, trapelano solo i soliti Claudio Baglioni e Lucio Dalla. Ma siamo certi che vogliono questo i ragazzi tra i 15 e 20 anni o poco più che si sono messi in cammino per pregare? I mega-concerti nelle spianate ricordano un po’ il ’68, il periodo nostalgicamente rimpianto dai cinquantenni al potere che però non sono i ragazzi del terzo millennio. A Roma, la Diocesi del Papa, sembrano averlo capito molto bene. Gli incontri dei giovani con Benedetto per la Giornata della Gioventù si sono lentamente e decisamente trasformati. Si è passati dallo spettacolo al dialogo, alla Riconciliazione. La primavera scorsa il Papa è sceso in Basilica Vaticana per confessare i ragazzi insieme a tanti altri sacerdoti. E ai giovani è piaciuto. Soprattutto perché questo è lo stile di Benedetto XVI. Feste e concerti erano sicuramente più adatti al carattere di Giovanni Paolo II, che animava personalmente lo spettacolo. Papa Benedetto è invece riservato e dottorale. Bisogna ascoltarlo in silenzio. Il suo modo di comunicare la bellezza della Fede è come uno stormire di foglie in primavera. Wojtyla era il vento gagliardo che muove le onde del mare. Due modi diversi di indicare la bellezza di Dio. I giovani lo hanno capito benissimo. Amano ascoltare le riflessioni di Benedetto, come amavano gli incitamenti di Giovanni Paolo, e sanno apprezzare la ricchezza della differenza. Chi si mette in cammino per Loreto, per arrivare all’incontro con Dio nella vita, non ha bisogno di show, ha bisogno di maestri, di esempi, di compagni di cammino. Della veglia del 2000 a Tor Vergata ho un ricordo bellissimo. Due ragazze, vagando nella spianata assonnata dopo la serata, alla ricerca di una cappella in cui pregare davanti al Santissimo in attesa dell’alba. Allora non c’era. Ci sarà a Loreto?
Petrus
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