13 gennaio 2008

Attenzione, preparano l'agguato al Papa (Farina per "Libero", l'unico che abbia riportato la verità sul discorso del Papa su Galileo)


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IL TESTO AUTENTICO DEL DISCORSO DEL CARDINALE RATZINGER SU GALILEO GALILEI (Parma, 15 marzo 1990)

I gruppi studenteschi di sinistra della Sapienza preparano l'accoglienza al Papa che ha parlato alla Sorbona e insegnato a Tubinga!

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Attenzione, preparano l'agguato al Papa

di RENATO FARINA

L'ignoranza domina tra i presunti scienziati dell'Università La Sapienza di Roma. In 67 cattedratici vogliono impedire al Papa di parlare, anzi persino di entrare in aula magna giovedì prossimo, per l'inaugurazione dell'anno accademico.

Hanno firmato un appello, sono quasi tutti fisici. Dicono: E' uno straniero, un oscurantista, ha parlato male di Galileo difendendone la condanna diciassette anni fa. Una bugia, lo vedremo. Ma procediamo. Era stato il rettore a volere la presenza di Benedetto XVI.

Nei piani originari sarebbe dovuta toccare al Santo Padre la lectio magistralis, la prolusione che dà il tono dell'anno universitario. Poi però pareva di dare troppo onore a un Ratzinger qualunque.

E il rettore ha ripiegato, cedendo alle pressioni, mettendolo al terzo o quarto posto tra i relatori, preceduto da quel fenomeno di laureato della Scuola Normale di Pisa, Fabio Mussi, oggi ministro della Ricerca, e dal sindaco Walter Veltroni.

Il Papa, che è umile, non ha fatto una piega, ha detto va bene. Era abituato a dibattere con gente tipo Habermas, è stato professore nelle massime università tedesche, da Monaco a Tubinga, ma si accontentava anche di mettersi in coda al noto perito della scuola cinematografica Veltroni.

Mussi e Veltroni, questi due scienziatoni (...) (...) da Nobel, hanno il plauso dei docenti protestatari. I quali non si sono accontentati di un malcontento sommesso. Hanno chiamato a corte le truppe.

Così a costoro hanno assicurato di garantire una presenza fattivamente contestatrice di gruppi no global, che già stanno battendo su internet il loro tamburo da richiamo della foresta, per montare casini antipapali. C'è allarme ordine pubblico.

Il Papa non demorde però. Il cardinal Ruini lo sostiene, assicura che sarà accolto bene: sono migliaia i docenti felici di incontrarlo, e gli studenti pure. Dunque Ratzinger ci va lo stesso. Non vuole blindature.

Il suo pensiero è che siamo come nei primi secoli della Chiesa: Saulo di Tarso parlava all'Areopago di Atena, suscitando il riso dei presunti sapienti. Lui non si sente migliore del vecchio apostolo. I primi secoli sono profezia degli ultimi.

Qui faremmo alcune osservazioni. Anzitutto a Repubblica, che è il quotidiano che si fa eco di questa volontà di pulizia etnica del Papa dall'università e dunque dall'ambito culturale.
Ieri ha ospitato senza repliche incredibili discorsi da repulisti razziale. La morale è tirata da tale Carlo Cosmelli, forse un Nobel, che spiega il fuoco di sbarramento: «Le accuse anti-scienza che il Papa ha lanciato da cardinale le ha ribadite anche nell'ultima enciclica. Lui è convinto che, quando la verità scientifica entra in contrasto con quella rivelata, la prima deve fermarsi. In una comunità scientifica ciò non può essere accettato. E' evidente la panzana. Questo Papa non fa altro che domandare di «allargare la ragione» (Regensburg, 12 settembre 2006). Pone la questione dell'uso della scienza non della necessità della scienza.

Ma - a leggere bene - questi scienziati de noantri imputano al Papa un discorso del 1990. Gli attribuiscono questo pensiero preso da Feyerabend: «Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto».

Questa frase è tratta da internet, voce Ratzinger in Wikipedia, e questi hanno copiato senza leggere il discorso integrale dove l'allora cardinale spiegava come anche Ernst Block e tanti altri filosofi stessero rivalutando l'attitudine della Chiesa verso la scienza.

L'esatto contrario di quanto sostenuto dai 67 piuttosto somari. Ma non vale la pena discutere con chi cerca pretesti per l'intolleranza. In realtà a noi basterebbe si applicasse la par condicio.

C'è una specie di cristofobia dominante in certi ambiti intellettuali italiani: un odio quasi neroniano, che si trasforma in amore sollecito e pastorale verso gli islamici purchè siano estremisti. L'Università La Sapienza di Roma ha siglato il 15 giugno del 2006 un accordo per la creazione di un Comitato accademico italo-egiziano di «studi comparati per il progresso delle scienze umane nel Mediterraneo» (Oscum), tra la celebre università islamica di Al Azhar, considerata una sorta di Vaticano sunnita, e un cartello di cinque università italiane tra cui primeggia appunto La Sapienza di Roma. L'accordo è stato firmato alla presenza dello sheikh di Al Azhar, Mohamed Sayed Tantawi, ritenuto la massima autorità teologica dell'islam sunnita.

Tantawi è uno che ha scritto fatwe per giustificare i kamikaze palestinesi, per santificare la condanna a morte di islamici che si convertano al cristianesimo e lo dicano ad alta voce. Ma per i professori della Sapienza di Roma va bene così, nessun appello avverso. Al Tantawi sì, Ratzinger no. A questo siamo ridotti nelle Università italiane. Se ci fosse un criterio serio per la selezione dei docenti, questa gente dovrebbe essere sospesa dall'insegnamento.

Figuriamoci, hanno già avuto mezza partita vinta: hanno retrocesso il Papa a figurante tra Mussi e Veltroni, ma non si accontentano. Repubblica di Ezio Mauro è dalla loro parte. Queste cose si vedevano al tempo del nazismo contro gli uomini diversamente pensanti. Ora accadono a Roma, Italia.

© Copyright Libero, 13 gennaio 2008

Tutti i vaticanisti conoscono il testo autentico del discorso del Papa su Galileo. Come mai tacciono?
Ringrazio Farina e archivio il suo articolo a futura memoria
.
Se ci sono problemi di ordine pubblico, forse, sarebbe meglio rinunciare. Un uomo che ha parlato con i piu' grandi intellettuali del mondo ed ha insegnato in Germania (non nel nostro sgangherato Paese!) non puo' essere trattato in questo modo dalla Sapienza di Roma! Ma per carita'! A noi il compito di denunciare, con nomi e cognomi, gli oscurantisti.
R.

15 commenti:

mariateresa ha detto...

Buona domenica!
L'articolo di Farina è ottimo.
Spero che altri ne seguano.
Io spero che papa Benedetto vada all'Università perchè non mi sembra civile accettare la prepotenza contraria, perchè si tratta di questo, fanatismo e prepotenza. Inoltre questi figuri si manifesteranno per quello che sono, degli scimmioni intolleranti.

euge ha detto...

Il solito punto dolente cara Raffaella lo stesso menefreghismo che aleggiò nei giorni successivi del dopo Ratisbona. la solita inqualificabile paura del mondo cattolico.

gemma ha detto...

i vaticanisti non è la prima volta che tacciono, anche quando sanno che il loro lavoro potrebbe aiutare a fare chiarezza su un presunto discorso per molti introvabile. E' accaduto per esempio anche con la "crimen sollecitationes", a proposito del video della bbc. In molti citano il famoso riferimento alla frase dell' "agnostico" ma nessuno cita l'intero contesto. Nella maggior parte dei casi non dipende forse nemmeno da loro: le testate per cui scrivono, non sono interessate alla notizia bensì alla polemica. e, anche se li scrivono, certi pezzi probabilmente manco glieli pubblicano Se poi la polemica potrebbe coinvolgere e screditare il Papa, ancora meglio. Ai giornaloni vorrei dire che, in tempi di notizie e discorsi ufficiali che girano velocemente e direttamente sul web, degli articoli scritti secondo l'aria che tira nel cucinotto di casa loro, finirà per non importare più a nessuno.
Di tutta questa faccenda, comunque, mi dispiace dirlo, sono stupita dalla superficialità di chi ha esposto il Papa a tutto questo, permettendosi di umiliare la sua persona. Prima di coinvolgerlo, forse sarebbe stata più saggia una maggior riflessione sul se, come e quando formulare l'invito. Ricordiamo che il Papa non ha chiesto niente a nessuno ma è stato invitato, prima, a quanto pare, per una lectio magistralis, poi per un saluto, a margine, dalla porta secondaria. Ora è diventato ospite indesiderato.
Il Rettore chieda scusa al Papa, si assuma la responsabilità di non essere in grado di assicurargli l'accoglienza che gli è consona, dica che ha scherzato e ammetta che la sua università e nelle mani degli emeriti. Sarebbe a questo punto quasi un atto di coraggio, giusto per capire cos'è oggi la Sapienza e da chi è realmente gestita.
Il ministro dell'Università poi ci spiegherà quali sono i requisiti necessari per entrare oggi dalla porta principale di un luogo di studi pubblico e perchè gli emeriti debbano continuare a dettarvi legge vita natural durante.

Luisa ha detto...

Gemma sottoscrivo ogni tua parola!
Quei "professori" e studenti così intolleranti, poco curiosi e poco coraggiosi, quegli scienziati, in realtà scientisti, non fanno onore al loro Paese e ancor meno alla disciplina che credono rappresentare, sopratutto i fisici, dovrebbero uscire dalle mura della loro roccaforte e spaziare un pò per il mondo e vedrebbero che sono fisici di punta, i più grandi che dopo anni e anni di studi, una vita di ricerche, si interrogano, si aprono .
In Italia l`orizzonte scientifico sembra limitato , non è più scienza è scientismo.
Si rifiuta la presenza del Papa, ma si invitano autorità religiose musulmane riconosciute per la loro apertura di spirito e tolleranza, sì veramente una grande coerenza...
Che quei grandi spiriti illuminati, manifestino pure, sarà sotto gli occhi di tutti la povertà dei loro argomenti e dei mezzi per esprimerli!

Syriacus ha detto...

Wikipedia continua a spergere quell'interpretazione parziale dul 'discorso di Parma' :

"Critiche e aspetti controversi [modifica]

Alcune pubblicazioni sono critiche circa la veridicità delle affermazioni di Ratzinger sul proprio rapporto con il nazismo [19]. Nel libro di autori anonimi, chiamati "Discepoli di verità" Senza misericordia della Kaos edizioni, viene enfatizzata l'ammirazione del giovane Ratzinger per il cardinale Michael von Faulhaber, che nel libro viene accusato di avere avuto posizioni filo-naziste e antisemite, sebbene sia stato un autore dell'enciclica di condanna del nazismo Mit brennender Sorge e definito dai nazisti come Judenkardinal (il «cardinale ebreo»)[20].

Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, riprese un'affermazione di Paul Feyerabend: «All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto»[21] mostrando di condividere le tesi secondo cui Galileo avrebbe sostenuto come vera una teoria successivamente corretta dall'astronomia moderna.

Benedetto XVI è stato citato come testimone informato sui fatti negli USA per aver ostacolato la giustizia[22] a seguito dell'invio dell'epistola De Delictis Gravioribus[23] datata 18 maggio 2001 e rivolta a tutti i vescovi del pianeta e ad altri membri della gerarchia della Chiesa cattolica. L'accusa è di aver coperto i prelati coinvolti nei casi di molestie sessuali negli Stati Uniti (molti dei quali su minorenni). Il 20 settembre 2005 però il Dipartimento di Stato statunitense ha accolto la richiesta di concedere al Santo Padre l'immunità diplomatica, in quanto capo in carica di uno Stato sovrano, esentandolo di fatto dal processo."


http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Benedetto_XVI


Qualcuno non potrebbe editare il passaggio in modo opportuno, e fare giustizia (e carità) ?

Anonimo ha detto...

Per tale Ear...

Niente parolacce altrimenti i commenti vengono rispediti al mittente!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma i commenti contenuti nel sito segnalato non rispettano lo spirito di questo blog. Non e' possibile, pertanto, segnalarlo.

Anonimo ha detto...

Non sarebbe da rimuovere anche l'articolo di Farina che si macchia di attacchi falsi e meschini contro una figura importante del dialogo tra islam e occidente?
Tutto ciò che è stato scritto su Tantawi è veramente vergognoso, ed è anche scandaloso che un qualsiasi quotidiano permette a gente del genere di pubblicare articoli diffamatori simili.
E tanto per ristabilire un po' la verità.
http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/3059365.stm
http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/3358363.stm
http://www.bbc.co.uk/religion/religions/islam/islamethics/abortion_2.shtml
http://news.bbc.co.uk/2/hi/42914.stm

Anonimo ha detto...

il fatto che si dica che un tale commento nn rispetti il sentimento del blog mi sa proprio di ipocrisia. naturalmente nn credo che il mio commento venga pubblicato, ma voglio comunque cercare di spiegarmi. qualora un commento rappresenti una critica e nn il solito "hai ragione" "sono perfettamente d'accordo" e per questo venga deliberatamente censurato perchè nn in linea con lo spirito del blog, pone un serio limite alla rispettabilità di qualsivoglia pensiero. il fatto stesso che questo sia un blog presuppone che possano essere discusse le tesi dei pensieri dello scrivente. infatti proprio quando si risponde alle critiche (anche a quelle più dure purchè) permette ad una discussione di fare il cosiddetto salto di qualità rispetto al semplice soliloquio.
anche perchè così si potra affermare che i gestori di questo blog nn sono i soliti:
"scimmioni intolleranti" (detto da mariateresa in un commento a quest'intervento).

cari saluti, Michele

Andrea ha detto...

Perché a Libero continuano a scrivere senza prepararsi un poco prima di farl0?

Anonimo ha detto...

Almeno scrivono...

Andrea ha detto...

eheh, immagino la tua sia una risposta amaramente rassegnata. Però guarda che potrei farti un lungo elenco di giornali e riveste che "almeno scrivono"... e sai che c'è anche chi "almeno si informa"?

Anonimo ha detto...

forse i quotidiani, un po' tutti veramente, non puntano l'accento sulla questione importante. il papa ha tutto il diritto di andare all'università, e di incontrare il corpo docente e gli studenti.
ciò che è errato è partecipare alle cerimonie per l'inaugurazione dell'anno accademico, che dovrebbe essere di esclusiva pertinenza del senato accademico, professori e studenti.
che poi a libero siano degli ignoranti, vabbè, ma che lo scopriamo ora?

francoazzurro ha detto...

secondo me è tutta una messinscena per screditare la cattolicità.
Ma ancora una volta hanno fallito perchè, come al solito, il loro cervello l'hanno messo all'ammasso.
Basta conservare il comodo posticino gabbando gli altri cercando di vedere chi la spara più grossa.
Questi sono i progfessori d'oggigiorno: pannoloni sessantittini fuori della realtà.