12 gennaio 2008

Nella Solennità del Battesimo del Signore il Papa presiede la Messa nella Cappella Sistina (Radio Vaticana)


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Nella Solennità del Battesimo del Signore il Papa presiede la Messa nella Cappella Sistina

Domani, nella Solennità del Battesimo del Signore, che chiude il Tempo di Natale, Benedetto XVI presiederà nella Cappella Sistina una celebrazione eucaristica durante la quale amministrerà il sacramento del Battesimo ad alcuni bambini. La Radio Vaticana seguirà il rito in diretta a partire dalle 9.50. Per comprendere meglio questa festa Giovanni Peduto ha intervistato il padre monfortano Corrado Maggioni, officiale presso la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Anzitutto gli ha chiesto perché Giovanni Battista restò scandalizzato dal fatto che Gesù volle farsi battezzare:

R. – Giovanni Battista si è scandalizzato, come potremmo scandalizzarci anche noi, per il fatto che Gesù è l’innocente che non ha peccato: che bisogno ha di lavarsi nell’acqua del Giordano? Ma Gesù, l’innocente, si mette in fila con i peccatori, non perché abbia bisogno di essere purificato da Giovanni, ma per adempiere il volere del Padre, che lo vuole figlio obbediente. L’obbedienza di Gesù al volere del Padre ci santifica, santifica le acque, santifica le anime, che si lasciano raggiungere dalla grazia, dalla morte e della resurrezione del Signore. E Sant’Agostino, proprio parlando del Battesimo di Gesù, dice più o meno queste parole: “Gesù è stato battezzato nel Giordano per te. Sei tu che attraverso di lui, sei stato santificato. Colui che non aveva peccato e, dunque, non aveva bisogno di purificazione, si è sottomesso al Battesimo per insegnarti la via della vita eterna, della liberazione dal male”.

D. – Questa festa del Battesimo del Signore per l’uomo di oggi che significato acquista?

R. – Tra i vari significati, mi pare certamente che insegni a prendere Gesù come maestro, un maestro di vita, un maestro da ascoltare, da seguire, da amare, da imitare. Mettersi sul suo esempio, con il suo aiuto, nelle mani di Dio, con sincera obbedienza, per mettere in pratica ciò che piace a Dio nella nostra vita.

D. – La festa del Battesimo del Signore è anche un’occasione per riflettere sul nostro Battesimo...

R. – Certamente, si riflette anzitutto sul fatto che è un dono gratuito che non abbiamo meritato, ma che il Signore ci ha elargito. Il Battesimo dei bambini sottolinea proprio questa gratuità di Dio. Allora direi anzitutto che l’atteggiamento sia quello del ringraziamento, del ringraziare Dio per averci battezzati nel suo Figlio con il sacramento. Il secondo atteggiamento, mi sembra quello del riscoprire l’esigenza del Battesimo. Siamo invitati a vivere da battezzati. Il rendimento di grazie è essere consapevoli dell’esigenza che l’essere rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo comporta.

D. – Come aiutare a far capire il significato del Battesimo a chi l’ha ricevuto e poi se ne è dimenticato?

R. – Penso che la strada per riscoprire il grande dono del Battesimo sia quella di riscoprire, entrare maggiormente nella conoscenza del mistero di Cristo: la riscoperta incessante della fede. Aiutare una persona a crescere nella fede o a riscoprire la fede significa anche aiutarla a riscoprire la grandezza della vocazione battesimale.

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