3 gennaio 2008

Messaggio del Presidente Napolitano a Papa Benedetto XVI per la Giornata della pace: "L'Italia riconosce il valore della famiglia, società naturale"


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Messaggio del Presidente Napolitano a Papa Benedetto XVI per la Giornata della pace

L'Italia riconosce il valore della famiglia, società naturale

ROMA, 2.

Al centro delle preoccupazioni dell'Italia, della sua azione a livello politico, anche in sede internazionale, c'è "l'uomo, la sua dignità, il suo diritto ad esistere e coesistere attraverso la valorizzazione della "società naturale" costituita dalla famiglia".
Nel messaggio inviato a Papa Benedetto XVI in occasione della Giornata mondiale della Pace, il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano ha assicurato che il tema della famiglia "è da sempre al centro della sensibilità del popolo italiano" e che l'Italia riconosce "pienamente" nella Costituzione il valore della famiglia così come inteso anche dalla Chiesa.
Napolitano ha ripreso così, nella lettera inviata al Papa, un argomento già affrontato in occasione del messaggio di fine anno rivolto ai cittadini italiani. Un messaggio che ha ricevuto l'apprezzamento unanime di tutte le forze politiche, fatta eccezione della Lega. In quell'occasione il capo dello Stato aveva parlato dell'urgenza di provvedere alle difficoltà economiche di molte famiglie italiane, a causa di salari troppo bassi, e della necessità di richiamarsi ai valori anche morali della carta costituzionale, ancora non tradotti sufficientemente in pratica.
"La Costituzione repubblicana, nel sancire il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e "come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" - ha scritto Napolitano nel messaggio al Papa - ha inteso conferire alla ricerca della pace il rango di principio inviolabile, da perseguire strenuamente e in ogni circostanza. Tale principio, fatto proprio nella Carta che in questi giorni celebra i suoi sessant'anni di vita, è sempre stato, con coerenza e piena condivisione da parte di tutte le forze politiche e sociali, al centro della politica estera dell'Italia.
Ne è oggi testimonianza il rinnovato impegno, in particolare, per la stabilizzazione dei Balcani, del Medio Oriente e dell'Afghanistan, ove il mio Paese opera in piena e proficua sintonia con la generosa azione svolta dalla Santa Sede a favore della Pace nel mondo". "Nel rispetto dello spirito e del dettato costituzionale - ha proseguito il capo dello Stato - appare altresì pienamente condivisibile aprire la riflessione sulle sfide globali che interessano la "nostra casa comune": la difesa dell'ambiente; il depauperamento delle risorse energetiche; una più equa distribuzione della ricchezza; lo sviluppo sostenibile ed armonico; la lotta alla corsa agli armamenti di distruzione di massa. L'Italia, anche quale membro fondatore dell'Unione Europea, è sempre stata in prima linea, promuovendo l'adozione di adeguati strumenti internazionali in materia e partecipando attivamente alla crescita sociale ed economica dei Paesi meno avanzati". Napolitano ha poi ricordato l'impegno dell'Italia per la moratoria della pena di morte. "La Santità Vostra - ha scritto - ricorda inoltre l'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, che vide la luce al termine della tragica esperienza del secondo conflitto mondiale e che resta una tappa fondamentale nel cammino verso una sempre maggiore ed attenta tutela della persona. A tali principi si ispira costantemente l'attività internazionale del mio Paese, a difesa dei valori del dialogo, del reciproco rispetto, della solidarietà, in armonia con la capillare e proficua azione della Santa Sede nel mondo. Ne è prova la recente approvazione, da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della moratoria sulla pena di morte, che l'Italia ha promosso con determinazione. È mia sincera convinzione che il messaggio per la Giornata mondiale della Pace offrirà un contributo determinante per lo sviluppo di una riflessione comune da parte di tutti coloro che detengono responsabilità di Stato e di Governo sul valore di una pace duratura fra i popoli e gli Stati". "Il messaggio che Ella ha voluto indirizzare agli uomini ed alle donne di tutto il mondo - ha concluso Napolitano - in occasione della Giornata mondiale della Pace rappresenta, anche quest'anno, un'occasione preziosa per una rinnovata riflessione su un tema da sempre al centro della sensibilità del popolo italiano e dell'azione internazionale condotta dal mio Paese. L'iniziativa avviata quarant'anni or sono dal suo predecessore Paolo VI, rimane ancora oggi un punto di riferimento fondamentale per soffermarsi sui tanti scenari mondiali nei quali odio ed intolleranza sembrano prendere, tuttora, il sopravvento".

(©L'Osservatore Romano - 2-3 gennaio 2008)

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