3 gennaio 2008
Un invito alle nuove generazioni (commento dell'Osservatore Romano all'omelia del 31 dicembre 2007)
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Un invito alle nuove generazioni
Un invito a rifiutare le logiche di una società permissiva, a non lasciarsi attrarre da una "falsa esaltazione o, meglio, profanazione del corpo e dalla banalizzazione della sessualità" e a riscoprire i valori sui quali costruire la speranza è stato rivolto da Benedetto XVI alle nuove generazioni.
L'occasione è stata la celebrazione dei primi vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio e del canto del Te Deum di fine d'anno, presieduta, il 31 dicembre, nella basilica di San Pietro.
Come di consueto la celebrazione è stata colta dal Papa anche per elevare una preghiera al Signore per la città di cui è Vescovo: "Soccorri con la tua misericordia - ha invocato - gli abitanti della nostra città, nella quale, come altrove, gravi carenze e povertà pesano sulla vita delle persone e delle famiglie, impedendo di guardare al futuro con fiducia".
La diocesi di Roma è stata al centro dell'omelia del Papa, il quale ha indicato come motivo di speranza, la partecipazione e l'assunzione di responsabilità da parte dei giovani nell'annuncio del Vangelo e ha proposto di estendere "il prezioso servizio pastorale offerto al mondo delle Università romane" anche alle scuole.
Alla Vergine Maria, "Madre di Dio e Stella della speranza" ha affidato i buoni propositi per l'anno 2008.
L'esposizione, l'adorazione silenziosa e la benedizione con il SS.mo Sacramento sono stati gli elementi nuovi che hanno caratterizzato la liturgia.
La celebrazione era iniziata con l'arrivo del Papa in basilica - accompagnato dagli arcivescovi James Michael Harvey, prefetto della Casa pontificia e Félix del Blanco Prieto, elemosiniere di Sua Santità; dai monsignori Paolo De Nicolò, reggente della Prefettura della Casa pontificia, Georg Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI e Alfred Xuereb, della segreteria particolare - accolto dal caloroso applauso da parte dei fedeli presenti.
Sulla colonna di sinistra dell'altare della Confessione era stata posta una statua policroma in legno della Vergine Maria con Bambino, risalente alla prima metà del XIV secolo, eseguita dalla scuola umbro-laziale. Alla Vergine è stato quindi affidato sia l'anno appena concluso e sia idealmente il nuovo che già stava per cominciare.
I canti sono stati eseguiti dal Coro della Cappella Sistina diretto da monsignor Giuseppe Liberto e dal coro guida diretto da suor Cecilia.
Al rito erano presenti per la città di Roma: il cardinale Camillo Ruini, Vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, i Vescovi ausiliari, il sindaco Walter Veltroni e altre autorità.
Hanno partecipato alla liturgia i cardinali: Sodano, Decano del Collegio cardinalizio, Tarcisio Bertone, segretario di Stato, Re, Arinze, Daoud, Martínez Somalo, Szoka, De Giorgi, Hummes, Castrillón Hoyos, Cacciavillan, Marchisano, Sandri, Lajolo, Comastri, Rylko, Coppa, Navarrete.
Della Segreteria di Stato erano presenti: Fernando Filoni, sostituto, Dominique Mamberti, segretario per i rapporti con gli Stati, Gabriele Caccia, assessore per gli affari generali.
(©L'Osservatore Romano - 2-3 gennaio 2008)
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