3 agosto 2008

Avvistamenti papali fantasma a raffica ma ancora nessuna escursione


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Avvistamenti fantasma a raffica ma ancora nessuna escursione

C’è anche chi crede di averlo riconosciuto seduto in macchina

BRESSANONE.

Sono da poco passate le cinque del pomeriggio e davanti al cancello del Seminario Maggiore c’è il solito capannello di fedeli e curiosi. Improvvisamente dalle vie del centro spunta una Volkswagen con targa CV e i vetri posteriori oscurati. Si ferma pochi istanti, giusto il tempo di aprire il cancello e farla entrare; ma in questi pochi secondi viene circondata dalle persone. Il Papa, dentro non può che esserci il Papa. C’è anche chi lo saluta, scrutandolo dietro i vetri scuri.
Di più: c’è chi assicura di essere stato salutato, e lo descrive pure. Sennonché poi la macchina entra, le porte si aprono e si scopre che dietro non c’era seduto nessuno.
Questo per dire il clima. In tutti questi giorni Benedetto XVI non è uscito dal Seminario Maggiore e quasi certamente non lo farà nemmeno oggi, ma ciò nonostante sono numerosi i posti in Alto Adige dove non solo lo si aspetta, ma addirittura si dice di averlo avvistato. Per esempio ieri a Oies, il paese dell’Alta Badia che ospita il santuario dedicato a Freinademetz e che è indicato come una delle possibili mete di Benedetto XVI. Ecco, ieri a Oies una sorta di delirio collettivo ha tenuto banco per una decina di minuti quando si è vista passare un’auto con copiosa scorta. Solo che non era il Papa ma, sembra, Magdi Allam. Nel paesino, per dire, era già pronto il coro di bambini per accogliere il Papa, come per altro era successo un paio di giorni fa a Campo di Trens, dove si era sparsa la voce di una imminente visita papale, suscitando una frenesia poi rivelatasi inutile.
Anche a Casere, dove si trova la chiesa del Santo Spirito, si dà per scontato che il Papa passerà. Anzi, qui tra gli albergatori girano si indica addirittura una possibile data: il 5 agosto. In realtà allo stato attuale nessuno sa né se né quando né dove il Papa andrà in visita, ma ormai la febbre è inarrestabile. Un altro esempio? In Comune a Varna si è sparsa la voce che mercoledì il Papa fosse stato a Novacella. Un’indiscrezione così insistente che è dovuto intervenire il sindaco per smentirla. Parallelamente aumentano i posti nei quali «si dice» che Ratzinger si recherà. Gli ultimi della lunga lista sono la Croce di Lazfons e la Karlspromenade a Bressanone.

© Copyright Trentino, 2 agosto 2008

«Benedetto è a Oies», ma è un falso allarme

Concitazione in Alta Badia, invece si trattava di Allam e scorta

BADIA.

Ieri pomeriggio è bastato il transito di un’auto blu con due auto per la scorta per la val Badia - solo dopo si appurerà che si trattava di Magdi Cristiano Allam atteso in Alta Badia, ma si è anche creduto fosse il ministro degli esteri Franco Frattini, anch’egli atteso in Alta Badia ma che invece non è ancora in Alto Adige - che la notizia che il Santo Padre si stava recando in visita al santuario di Oies e alla casa natale di San Freinademetz si è diffusa come un baleno in tutta la valle, richiamando al santuario abbarbicato sulle pendici del Sas dla Crusc tutti coloro che non volevano perdersi l’occasione di vedere da vicino Sua Santità Benedetto XVI.
Alle decine e decine di fedeli sono però bastati l’arrivo a Oies, qualche minuto di attesa e l’osservazione di padre Pire Irsara impegnato a rispondere alle innumerevoli telefonate, per vedere la speranza andare delusa e capire che, almeno ieri pomeriggio, l’attesa del Papa fra le montagne dell’Alta Badia sarebbe stata vana. A consolarli sono bastate, le braccia aperte delle statue (all’aperto e nel santuario) di sant’Ojöp Freinademetz assieme al sorriso e alle parole del missionario Verbita don Pire Irasara che pazientemente spiegava a tutti: «Noi stessi non sappiamo nulla sulle decisioni del Santo Padre. Lo aspettiamo, è vero, e saremmo felici di una sua visita, ma non abbiamo ancora avuto segnali che ciò possa avvenire. Certo lo speriamo». Una speranza che, come si è visto ieri, è fortemente condivisa da tutta la valle. (adp)

© Copyright Trentino, 2 agosto 2008

La curiosità Il desiderio di incontrare il Pontefice ha portato già a numerosi «falsi allarmi»

Scatta la sindrome da avvistamento papale

Fedeli depistati dalla scorta di Magdi Allam

BOLZANO

La papamania colpisce l'Alto Adige: numerosi gli ipotetici avvistamenti in contemporanea in tutta la provincia. Il desiderio di vedere il sommo pontefice in una delle sue probabili gite ha fatto scattare in molti altoatesini una sorta di delirio collettivo, con numerosi falsi avvistamenti.
Alle 17 di ieri, davanti al Seminario maggiore, una macchina nera con i vetri oscurati del Vaticano si è avvicinata all'ingresso del Semiario; decine e decine di persone si sono accalcate intorno all'autovettura e hanno iniziato a salutare all'interno.
«L'ho visto, l'ho visto. Mi ha salutata, era il Papa — grida una signora, che nel frattempo è contentissima della possibilità che ha avuto —». L'auto si è poi fermata al centro del piazzale del seminario e in una risata collettiva si è scoperto che l'auto era vuota.
Nello stesso momento, mentre i capi della polizia e dell'ispettorato vaticano, che solitamente si muovono sempre assieme al pontefice, stazionavano davanti al Seminario come accade regolarmente da lunedì, si dava per certo che il pontefice si trovasse ad Oies, presso La Villa, in val Badia, luogo indicato come una delle possibili gite fuoriporta del pontefice durante il suo soggiorno altoatesino, dal momento che racchiude la casa natale dell'unico santo ladino, Freinademtz.
Anche in questo caso la gente era certa di averlo visto. Qualcuno lo ha pure filmato. Sembrava che il coro del paese stesse già cantando davanti al Papa. Alla fine si è scoperto che anche in questo non era stato avvistato il Papa, ma Magdi Cristiano Allam, atteso in val Badia, per una conferenza stampa. Per alcuni invece questa: a San Lorenzo di Sebato è stata avvistata la scorta del pontefice. «Abbiamo visto molte macchine e molti uomini. Erano le guardie del corpo del Papa — assicurano —». Poco dopo si scopre che le guardie del corpo del Papa, non erano del Papa. La stessa sindrome da avvistamento colpì l'anno scorso la popolazione austriaca, allorché il pontefice stava trascorrendo le vacanze a Lorenzago di Cadore, in Veneto. Anche in quel caso numerosi avvistamenti. Chissà, la volta che uscirà dal Seminario non se ne accorgerà nessuno.
R. G.

© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 2 agosto 2008

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