18 agosto 2008

Il dolore del Papa per l’improvvisa morte del vescovo di Bolzano-Bressanone (Irene Argentiero per Sir)


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Il dolore del Papa per l’improvvisa morte del vescovo di Bolzano-Bressanone

“Con profonda emozione ho appreso dell’improvvisa morte di S.E. Mons. Wilhelm Emil Egger, vescovo di Bolzano-Bressanone.
L’avevo lasciato pochi giorni fa apparentemente in buona salute. Nulla faceva pensare ad una sua così rapida dipartita”.
Con queste parole, pronunciate prima in lingua tedesca e poi in italiano, il Papa ha ricordato domenica 17 agosto, al termine della preghiera dell’Angelus, nella residenza di Castel Gandolfo, mons. Egger, morto improvvisamente d’infarto sabato sera (16 agosto) nella sua abitazione in curia a Bolzano.
“Mi unisco al cordoglio dei parenti e dell’intera diocesi – ha detto Benedetto XVI – nella quale era apprezzato ed amato per il suo impegno e per la sua dedizione. Nell’elevare al Signore una fervida preghiera di suffragio per questo suo servo buono e fedele, invio una speciale confortatrice benedizione apostolica al fratello religioso cappuccino, agli altri parenti e a tutti i sacerdoti, i religiosi, le religiose ed i fedeli della diocesi di Bolzano-Bressanone”.

Come un fulmine a ciel sereno.

La notizia della morte di mons. Egger è piombata sulla comunità altoatesina come un fulmine a ciel sereno nella tarda serata di sabato. Attorno alle 19.20, non vedendolo arrivare per la cena, la sua perpetua lo ha chiamato, ma non ricevendo risposta lo è andato a cercare, trovandolo privo di sensi. A nulla è servito l’intervento del medico rianimatore, che dopo una lunga serie di tentativi ne ha dovuto constatare il decesso. Nella serata a rendere omaggio a mons. Egger sono giunti subito i vicari generali Matzneller e Rizzi, il decano di Bolzano don Holzer e don Josef Innerhofer, per anni direttore del settimanale diocesano di lingua tedesca “Katholisches Sonntagsblatt” e amico personale del vescovo. Al vicario Matzneller è toccato il triste compito di annunciare la morte di mons. Egger ai tanti rappresentanti dei media, giunti non appena appresa la notizia. Generale il cordoglio e lo stupore per l’inaspettata morte di mons. Egger in tutto l’Alto Adige, dove in questi 22 anni di episcopato (avrebbe festeggiato l’anniversario della sua ordinazione il prossimo 31 agosto) ha saputo farsi amare come pastore mite e attento, aperto al dialogo e promotore della convivenza pacifica tra i gruppi linguistici che vivono in provincia di Bolzano. Il presidente della Provincia Durnwalder ricorda mons. Egger come "una personalità che ha lavorato sempre alla ricerca di ciò che unisce e non che divide, che ha fatto del senso di equilibrio e della convivenza i cardini della sua missione pastorale".

La gioia di ospitare il Papa per le vacanze.

Come ha ricordato Benedetto XVI durante l’Angelus di domenica 17 agosto, “nulla faceva pensare ad una sua rapida dipartita”. Le ultime due settimane sono state per mons. Egger caratterizzate da una grande felicità, che era sotto gli occhi di tutti. Il poter ospitare il Papa a Bressanone per le sue vacanze è stata per lui, come per tutta la diocesi, una grande gioia. Il condividere, poi, con Benedetto XVI il momento della preghiera dell’Angelus – preghiera assai cara a mons. Egger, alla quale aveva dedicato anche una lettera pastorale – lo aveva particolarmente onorato. A Benedetto XVI, in vacanza a Bressanone, il vescovo altoatesino aveva dedicato più volte il suo pensiero. “Al Papa le vacanze a Bressanone sono veramente piaciute – aveva detto lunedì scorso, 11 agosto, mons. Egger incontrando i giornalisti poco prima della partenza di Benedetto XVI – e lo ha espresso in più occasioni. In questi giorni ha potuto fare ciò che più desiderava: stare in casa a leggere, a studiare e passeggiare in giardino”.

Quell’attenzione al silenzio e alla preghiera.

Rivolgendosi ai novemila pellegrini radunati domenica 10 agosto in piazza Duomo a Bressanone, mons. Egger si era soffermato sul significato e sul valore del silenzio. “Abbiamo bisogno di silenzio e di preghiera e nella lettura orante della Sacra Scrittura ci verrà quella luce e quella forza di cui abbiamo bisogno. Queste letture, questa lezione sul silenzio ci fa capire anche il ritiro di vacanza e il silenzio del Santo Padre in queste due settimane. Tante persone gli avrebbero voluto stringere la mano, ma il Santo Padre ha proprio bisogno di questo breve tempo di riposo e di silenzio. Così tutti noi possiamo imparare dal silenzio del Papa. Anche noi abbiamo bisogno di tempi di riposo (soprattutto quello domenicale), di approfondimenti di tematiche che sono per noi importanti, di silenzio e di preghiera”.

Le conversazioni e l’intesa sul prossimo tema diocesano.

Nelle due settimane di permanenza di Benedetto XVI diverse sono state le occasioni in cui mons. Egger ha avuto modo di parlare con il Papa. Conversazioni cordiali, nel corso delle quali il vescovo altoatesino aveva presentato al Papa le gioie e i dolori della diocesi e quello che sarebbe stato il tema pastorale dei prossimi due anni, incentrato sul significato della domenica. Un tema che aveva colpito particolarmente il Papa, tanto che, domenica 10 agosto, parlando a braccio in lingua tedesca dopo la preghiera mariana, aveva invitato i fedeli della diocesi ad aderire con entusiasmo al nuovo progetto pastorale. “Il vostro vescovo mi ha detto che nel programma diocesano di quest’anno c’è la santificazione della domenica – aveva ricordato Benedetto XVI -. E in verità: quanto è importante la domenica! Non soltanto come un momento di distensione, di cui abbiamo bisogno. Ma la distensione da sola non è sufficiente e la domenica rimane vuota, anzi, torniamo forse più stressati e più vuoti di prima, se questa domenica non ha un su centro nell’incontro con il Cristo risorto. Credo che domenica scorsa e oggi tutti noi abbiamo potuto sperimentare quanto è bello quando possiamo incontrare il Signore nell’Eucaristia, incontrandoci così anche tra di noi. Ecco perché vi invito tutti di cuore a raccogliere questo programma diocesano anche a livello personale e nelle vostre parrocchie”.

Josef Matzneller nominato amministratore diocesano.

Così come previsto dal Codice di diritto canonico nel caso in cui la sede episcopale si renda vacante per la morte del vescovo, nel pomeriggio di domenica 17 agosto il collegio dei consultori si è riunito per nominare l’amministratore diocesano, che guiderà la diocesi fino alla nomina del nuovo vescovo da parte del Papa. L’incarico è stato affidato all’unanimità a Josef Matzneller, attualmente vicario generale di lingua tedesca. Il collegio ha inoltre fissato la data dei funerali di mons. Egger, che si terranno giovedì 21 agosto, alle 15, nella cattedrale di Bressanone, dove la salma del presule verrà poi tumulata. Martedì 19 agosto, sempre alle 15, nel duomo di Bolzano mons. Matzneller presiederà una messa in suffragio del vescovo. Nello stesso pomeriggio di martedì la salma di mons. Egger sarà trasferita da Bolzano a Bressanone, dove sarà allestita la camera ardente nella chiesa del Seminario maggiore.

Cappuccino, biblista di fama internazionale.

Mons. Wilhelm Egger era nato a Innsbruck il 14 maggio 1940. Il 29 agosto 1956, insieme al fratello gemello Kurt era entrato nell’ordine dei cappuccini e insieme al fratello era stato ordinato sacerdote nel duomo di Bressanone il 19 giugno 1965. Nominato vescovo di Bolzano-Bressanone il 29 luglio 1986, venne consacrato a Bressanone il 31 agosto dello stesso anno. Delegato per l’ecumenismo nella Conferenza episcopale del Triveneto, era presidente della commissione per la revisione della Bibbia cattolica in lingua tedesca. Biblista di fama internazionale era stato docente di Nuovo Testamento allo Studio teologico accademico di Bressanone fino alla nomina a vescovo. Il prossimo ottobre avrebbe dovuto recarsi a Roma per il Sinodo dei vescovi che sarà incentrato sulle Sacre Scritture e nell’ambito del quale il Papa lo aveva recentemente nominato segretario speciale.

a cura di Irene Argentiero

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