18 agosto 2008

Miracolo (anzi no!): oggi i giornaloni aprono con le parole del Papa all'Angelus...peccato che siano state interpretate in chiave politica

Cari amici, siamo al "miracolo" con i giornaloni che titolano a caratteri cubitali sull'appello del Papa contro il razzismo?
Ma certo che no!
Non e' la prima volta che Benedetto XVI usa toni cosi' duri per condannare le violazioni dei diritti umani e delle liberta' fondamentali. In altri casi i suoi moniti sono stati del tutto ignorati o, al massimo, relegati in un trafiletto a fondo pagina.
E allora che cosa c'e' di diverso oggi?
Semplice: le parole del Papa arrivano dopo la polemica politica fra il governo italiano e "Famiglia Cristiana". Ecco, dunque, che vengono lette in chiave politica e qualcuno arriva ad affermare che, in un certo senso, il Papa ha voluto difendere i Paolini dagli attacchi.
A nulla sono valse le precisazioni della Santa Sede che hanno messo ben in chiaro che l'appello del Papa non ha nulla a che vedere con le polemiche in corso nell'Italianetta ma pare che le orecchie da mercante abbondino.
E' straordinario constatare che per la prima volta dopo mesi la stampa si degna di dedicare una o piu' pagine al Santo Padre.
Non e' accaduto negli Usa, non a Sydney, non a Bressanone!
Attenzione, pero', a non tirare il Papa da una parte o dall'altra a seconda delle convenienze del momento perche' la schizofrenia e' una brutta malattia: o si esalta SEMPRE il diritto del Papa di intervenire o gli si chiede di tacere SEMPRE.
E' troppo facile incensarlo quando fa comodo e sottoporlo ad ogni tipo di attacco ed offesa quando afferma verita' scomode.
Inoltre sarebbe ora di non interpretare in chiave politica le sue parole visto che Benedetto XVI e' Papa pastore e non politico
.
R.

PS Noto un certo imbarazzo in Corradino Mineo, oggi costretto a dare ragione al Papa sul razzismo :-)

Vedi anche:

Il Papa, la Chiesa e la politica: ipocrisie e doppiopesismi (ovvero: il Papa può parlare ma solo quando ci conviene...)

7 commenti:

Luisa ha detto...

Scuasate se mi permetto di dire che la stampa e i media italiani si servono del Papa per dare adosso a Berlusconi, come lo criticavano prima quando si permetteva di dire che la situazione sociale italiana non era proprio brillante..ma il governo era di sinistra!
Il Papa è strumentalizzato ad altri fini, le sue parole saranno sempre lodate se serviranno a criticare Berlusconi e il suo governo, sappiamo in che mani sono i giornaloni e quale è la loro linea redazionale.

Che i media siano in mano di un certo colore politico non è una esclusività italiana....da noi in Svizzera, per ben due giorni di seguito, durante i telegiornali principali della sera. è intervenuta la corrispondente da Roma per dire che la Chiesa è contro il governo Berlusconi...dimenticando di parlare di Famiglia cristiana "bien évidemment"!

Poveri Romani secondo la giornalista siete gli ostaggi dei cattivi poliziotti che vi impediscono di frugare nei cassettoni, di gettare la carta per terra, di sedervi su scale famose e fare i vostri picnic lasciano dietro di voi carte grasse diverse....sì questo governo e amministrazioni locali sono proprio cattivi !

Questa è l`informazione che circola nei media e che esige da noi una sempre maggiore capacità critica e un comportamento responsabile.

Anonimo ha detto...

Cos'altro potevamo attenderci, Raffaella? Ti confesso che mi sono cadute le braccia e dire che ormai dovrei essere abituata a questo andazzo. Quanta bieca ideologia e disonestà stravolge la nostra stampa e ci offende come cattolici e come lettori.
Ciao
Alessia

brustef1 ha detto...

Ma i vaticanisti (sarebbe meglio chiamarli vaticinisti, da vaticinio, visto che spesso sproloquiano) sanno che esiste una Segreteria di Stato che si occupa dei rapporti politici del Vaticano? Soprattutto, sanno che QUESTO papa solo in rare occasioni esprime il pensiero della Segreteria di Stato, e che tutto quel che dichiara è ottima farina del proprio sacco? Figurarsi se il papa si preoccupa della polemichetta di ferragosto sollevata da Famiglia Cristiana, credo che l'unica cosa che lo preoccupa sia la tentazione all'apostasia dei Paolini

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, ti segnalo questo pezzo dal Il Velino.it:
Ps: mi spiace ma il link non risponde, ti invio il testo, secondo me, condivisibile.
Alessia

POL - Razzismo, ma il Papa ha spiegato il Vangelo di Matteo
Roma, 18 ago (Velino) - Anche ieri, come ogni domenica, il Papa ha fatto un commento alle letture del giorno della Messa, prima dell’Angelus. Non ha voluto fare una lezione sul razzismo, ma parlare della “universalità della salvezza” e della “universalità della missione della Chiesa, costituita da popoli di ogni razza e cultura”, prendendo spunto da Isaia (“il mio tempio si chiamerà / casa di preghiera per tutti i popoli”), San Paolo e soprattutto dal Vangelo di Matteo (15, 21-28), dove si narra dell’incontro di Gesù con una donna cananea “una straniera rispetto ai Giudei” - e di un popolo che essi disprezzavano anche per motivi politici, per un conflitto con le città di Tiro e Sidone -, “esaudita da Gesù per la sua grande fede”. Benedetto XVI non ha ammonito il governo italiano, ma ha invitato “ogni comunità cristiana” ad approfondire la consapevolezza che “la comunità ecclesiale è chiamata a essere casa ospitale per tutti” e in questo modo “aiutare anche la società civile a superare ogni possibile tentazione di razzismo, di intolleranza e di esclusione e a organizzarsi con scelte rispettose della dignità di ogni essere umano. Una delle grandi conquiste dell’umanità è infatti proprio il superamento del razzismo”.

Lo sa bene questo Papa, di nazionalità tedesca, nel pieno della gioventù (è del 1927) negli anni della Seconda Guerra mondiale. La foto del bambino ebreo nel ghetto di Varsavia, riproposta in questi giorni dal settimanale cattolico Famiglia cristiana la conosce bene, e conosce i rischi della deriva razzista. Per questo, aiutato e sollecitato dal Vangelo del giorno, ha espresso apprensione per il fatto che “di esso (il razzismo, ndr) si registrano in diversi Paesi nuove manifestazioni preoccupanti, legate spesso a problemi sociali ed economici, che tuttavia mai possono giustificare il disprezzo e la discriminazione razziale” e ha voluto pregare perché “dovunque cresca il rispetto per ogni persona, insieme alla responsabile consapevolezza che solo nella reciproca accoglienza di tutti è possibile costruire un mondo segnato da autentica giustizia e pace vera”. Il Papa non lo ha chiesto a Silvio Berlusconi, ma alla Madonna: “Affidiamo le problematiche sociali che ho ricordato alla materna intercessione di Maria” ha detto introducendo la preghiera dell’Angelus.

Una curiosità, che dice di come il commento al Vangelo di ieri in chiave “internazionale” fosse in qualche modo “obbligato”: anche sul foglietto “la Domenica”, con cui i fedeli in molte chiese italiane possono seguire la Messa, il box che riassume e commenta le letture del giorno sottolinea che “di fronte alla ‘fede grande’ della donna cananea, estranea quindi al popolo eletto, Gesù guarisce sua figlia. (…) Il tema dell’universalismo della salvezza - commenta l’opuscolo edito dai paolini - è, quindi, dominante. Pertanto nessuna barriera per il dialogo e la carità. Ecco allora il duplice volto della Chiesa missionaria: apertura a tutti i popoli della terra, perché anche agli stranieri è assicurato l’ingresso nella Chiesa di Dio” e la “chiamata a divenire grembo materno in Cristo, dell’incontro degli uomini con Dio e dell’unità del genere umano”.

Raffaella ha detto...

Grazie, Alessia :-)

Anonimo ha detto...

Il bello di Benedetto XVI? che non entra direttamente nelle questioni politiche nè italiane nè di altre nazioni, ma è la Parola di Dio che lo guida. Il papa non parla mai a sproposito, ma indica sempre qual è il fondamento cristiano. Non sio lascia influenzare dalle sterili polemiche dei quotidiani...

Questo mi colpisce sempre più! Che grande papa che abbiamo! Marco

Anonimo ha detto...

Non è strano che i giornaloni riprendano le parole del Papa! Lo fanno sempre se possono interpretarle come vogliono per dare addosso a qualcuno! Non le riprendono quando non possono essere distorte o dice cose scomode! Cioè quasi sempre! L' ha detto anche l' ex pres. della Repubbilca Cossiga che col Papa non parla di politica ma lo fa solo con il Segretario di Stato Bertone, perchè Benedetto non si occupa di politica, quindi certi giornalisti divrebbero smetterla di cercare sottintesi nelle parole del Papa