16 marzo 2007

La politica plaude convinta all'ingerenza di Martini


E' giusto riportare qualche reazione all'applauditissimo intervento di ieri del cardinale Martini.
Fa sempre piacere leggere che il MONDO POLITICO apprezza ed incoraggia gli interventi a gamba tesa della Chiesa. E' bellissimo notare come certi esponenti della gerarchia ecclesiastica vengano presi a modello e diventino una sorta di icona, capace di ispirare addirittura provvedimenti legislativi.
E' davvero straordinario...peccato che i politici che oggi si spellano le mani per applaudire Martini siano gli stessi che, ieri, accusavano il Papa di indebita ingerenza.
Ma che bello questo nostro Paese doppiopesista. Ringraziamo Martini perche', in virtu' del suo intervento applauditissimo, nessuno potra' piu' lamentarsi se Ratzinger agira' come il cardinale in pensione a Gerusalemme.


DICO/ BINDI: DA CARD. MARTINI GRANDE MESSAGGIO DI SERENITA'
Il nostro ddl non indebolisce la famiglia

Roma, 16 mar. (APCom) - E' piaciuta al ministro della Famiglia, Rosy Bindi, anche se non l'ha letta approfonditamente, l'intervista di oggi del cardinal Martini. Lasciando palazzo Chigi, la Bindi ha detto di credere che Martini "abbia ribadito le sue linee pastorali", ma che "nel ribadirle ci ha dato, credo, almeno per me, anche un grande messaggio di serenità". Una serenità che viene accolta "da chi ha esercitato in questo periodo una responsabilità su una materia così delicata. Io credo che il nostro disegno di legge conosca e tuteli i diritti delle persone e che, allo stesso tempo, non indebolisca la famiglia". A questo proposito il ministro si è anche augurata che "nei prossimi mesi arrivino altri provvedimenti a rafforzare l'azione del governo" nei confronti della famiglia.

Ma tu guarda! Si applaude Martini senza nemmeno leggerlo!!! Come mai quando cio' avviene con il Papa si ottengono altri risultati?
Martini parla di DICO? Non c'e' ingerenza...

VATICANO/ RUSSO SPENA: MARTINI DIMOSTRA CHE DIALOGO E' POSSIBILE
Riconoscimento unioni fatto non è minaccia a famiglia

Roma, 16 mar. (Apcom) - "Le parole del cardinal Martini dimostrano che il dialogo con la chiesa cattolica è possibile". Lo afferma in una nota il presidente del gruppo di Rifondazione Comunista al Senato, Giovanni Russo Spena, che aggiunge: "non si tratta infine di una istituzione monoliticamente tesa alla conservazione, ma di un corpo vivo, composto da menti che concepiscono il rapporto tra uomini e religione in modo maturo e, a mio avviso, certamente più rispondenti alla vita e alla fede dei cattolici, oltre che ai bisogni della società".

"Il riconoscimento delle unioni di fatto - osserva Russo Spena - non minaccia la famiglia, si limita ad estendere diritti basati sull'affetto, l'amore, la condivisione della vita".

Quindi si puo' dialogare con il Papa?
Non capisco...



CHIESA/MONACO:CARD.MARTINI CONFORTA,LA DIMOSTRA AMICA DELL' UOMO
Parole che giungono da Gerusalemme allargono e riempiono il cuore

Roma, 16 mar. (Apcom) - "Le parole che il cardinale Martini ci fa giungere da Gerusalemme allargano il cuore, trasmettono il volto di una Chiesa amica dell'uomo, che, come il buon samaritano, si piega amorosa sulle piaghe dell'umanità": questo il commento di Franco Monaco, deputato Ulivo, alle affermazioni del cardinale Martini.


DICO/ CECCANTI: CARD. MARTINI UNO DEI RIFERIMENTI PER IL DDL
Il 'tecnico' del disegno di legge sull'intervista del porporato

Roma, 16 mar. (APCom) - "Sul 'Corriere della Sera' di oggi il card. Martini invita a riprendere il suo testo del 2000 sulla famiglia. Esso è stato uno dei riferimenti più utili nel costruire il ddl sui Dico": lo precisa Stefano Ceccanti, capo dell'ufficio legislativo del ministro alle Pari opportunità Barbara Pollastrini e 'tecnico' del disegno di legge governativo sulle coppie di fatto.

Nel dicembre del 2000, l'allora arcivescovo di Milano chiese all'Europa di "esprimere una chiara preferenza sulla famiglia fondata sul matrimonio". "Al vertice della nostra preoccupazione deve stare non già il proposito di penalizzare le unionidi fatto ma piuttosto di sostenere le famiglie in senso proprio", aggiunse tra l'altro.

In un comunicato, Ceccanti oggi ricorda come quel discorso contenga "una ricostruzione precisa della giurisprudenza della Corte costituzionale spiegando che il 'favor familiae' non esclude affatto il riconoscimento di diritti a chi vive nelle convivenze che rientrano nelle formazioni sociali di cui all'articolo 2 della costituzione. Poi - aggiunge Ceccanti - Martini invitava il legislatore ad adottare un approccio pragmatico e al dovere di testimoniare una sensibilità solidaristica. E' esattamente ciò che abbiamo cercato di fare sotto la nostra autonoma responsabilità".

Martini invitava il legislatore? Ma come? E non si gridava all'ingerenza?
E dire che il Papa si appella alle coscienze...non al legislatore...



Uniche voci fuori dal coro (guarda caso):

DICO:PEDRIZZI(AN) AL CARD. MARTINI, NON SI PUO' RENDERE VERITA' RELATIVA

(ASCA) - Roma, 16 mar - ''Al cardinal Martini che continua a ripetere che la famiglia non va difesa ma promossa (ottenendo il miracolo che nessun laicista e anticlericale gridi all'interferenza e all'ingerenza della Chiesa negli affari interni dello Stato laico, ma anzi elevi un rappresentante di essa a mito), rispondiamo: difendendo la famiglia la si promuove''. E' quanto afferma Riccardo Pedrizzi, ''presidente della Consulta etico-religiosa di AN, responsabile nazionale per le politiche della famiglia e membro dell'esecutivo politico nazionale del partito'', commentando le parole del cardinale Carlo Maria Martini apparse oggi sulla stampa. ''Come si fa -si chiede Pedrizzi- a promuovere la famiglia senza difenderla? Come si fa a promuovere la famiglia non riaffermando la verita' su di essa? L'ascolto, il confronto, il dialogo, sono un mezzo, non il fine: il fine e' servire la verita' rivelataci da Gesu' Cristo, che e' la prima forma di carita', di amore per l'uomo, e la via alla liberta'''. Secondo l'esponente di AN, ''non si puo' rendere la verita' un po' meno oggettiva, un po' piu' soggettiva, un po' piu' relativa, e dunque un po' meno vera, per andare incontro al mondo. Anche perche' il mondo, quello reale, della verita' oggettiva, non soggettiva, non relativa, della verita' vera, tutta intera, -conclude Pedrizzi- ha una grande sete, come dimostra il fatto che le presenze alle udienze papali sono in continuo aumento''.


CHIESA/ PAOLETTI A MARTINI: BENE APPELLO A DIALOGO
Sì a difesa valori non negoziabili

Roma, 16 mar. (Apcom) - "La gente comprende molto bene il linguaggio di Benedetto XVI. Per farsi comprendere bisogna affermare qualcosa. Ascoltare senza proporre nulla ha un solo esito: la gente non dialoga più con chi tace": così Patrizia Paoletti Tangheroni di Forza Italia, vicepresidente dell'Associazione 'Valori e Libertà', commenta le parole del cardinale Carlo Maria Martini da Gerusalemme.

"Certamente il dialogo - afferma - è importante ma vi sono beni non negoziabili. Non si può nemmeno immaginare quanto rassicura la gente il sapere di trovare la conferma della non negoziabilità di certi valori almeno in una istituzione come la Chiesa. Tutti i dibattiti del mondo auspicabili, interessanti, fruttuosi, convincenti - prosegue Paoletti Tangheroni - non devono però mai scalfire alcune certezze. E la Chiesa, per noi cattolici, deve restare garante di queste certezze".


Eh, cari i miei politici...non usate due pesi e due misure perche', sappiatelo, gli Italiani sanno usare la testa e distinguere fra chi proclama la verita' e chi, comodamente, si lascia strumentalizzare.

2 commenti:

Luisa ha detto...

Condivido completamente le tue analisi, i tuoi commenti, cara Raffaella.
Il peggio per me, è che il grande teologo, il grande pensatore, cardinal Martini "sembra"non rendersi conto che è manipolato da chi ha una sola intenzione:NUOCERE ALLA CHIESA, i media stimano e incensano Martini unicamente perchè serve i loro interessi , i loro obiettivi. Della Chiesa se ne infischiano, o meglio la Chiesa interessa loro come ostacolo da abattere, da destabilizzare. È così evidente che bisogna proprio essere sordi, ciechi e direi ottusi per non rendersene conto !
Allora cardinal Martini quando smetterà di seminare lo scompiglio a ogni suo intervento,il suo è ritiro o non lo è? Lei dice di non voler giudicare, ma non crede, non vede che le sue parole non sono che un giudizio, o almeno sono strumentalizzate come tali ??
Lei sembra apprezzare Internet, allora l`eco suscitato dalle sue parole è senza dubbio giunto sino a lei, come senza dubbio le era giunto le volte precedenti, non posso allora che dedurne che lei gioisce nell`essere quel contro-potere all`interno della Chiesa.
Mi sembra sempre più chiaro, purtroppo, che siamo in piena demagogia ,che è tutto il contrario dell`umiltà a cui dovrebbe portare il silenzio di un felice e meritato ritiro !

gemma ha detto...

se non ci fosse il Cardinale Martini la stampa laicista dovrebbe inventarlo. E’ troppo intelligente Sua Eminenza per non saperlo ed è stranissima la coincidenza con cui riesce a dosare le sue parche esternazioni, sempre dopo quelle papali. No sa, non si impiccia, dice , non dice, è troppo vecchio (ma con la strumentalizzazione delle sue parole non risparmia bordate a chi è vecchio e appesantito dalle responsabilità più di lui) ma le sue parole hanno l’effetto di pietre lanciate da chi ritira subito la mano. Non lo faccia, mantenga la mano ben alzata, torni tra noi e si assuma oneri e non solo onori dei dilemmi di cui, forse suo malgrado, riesce a circondare la chiesa.. Non può auspicare il dialogo e tenersene fuori, perché dialogo è una parola fin troppo abusata e vuol dire tutto e nulla .
Per il resto, non posso non notare che sui temi etici, Benedetto XVI si limita a ribadire gli stessi principi di Giovanni Paolo II (basta leggerne qualche enciclica). Non c’è bisogno di scomodare Pio XII