20 dicembre 2007

"H2onews", notizie per tv, internet e radio dal mondo cattolico


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"H2onews", notizie per tv, internet e radio dal mondo cattolico

Intervista con il coordinatore generale, monsignor Enrique Planas

ROMA, giovedì, 20 dicembre 2007 (ZENIT.org).- Nell’ottobre del 2006, a Madrid, nell’ambito del primo Congresso Mondiale di Televisioni cattoliche, organizzato dal Pontificio Consiglio per Comunicazioni Sociali, era emersa la necessità di creare un servizio informativo multimediale cattolico, che colmasse la forte lacuna evidenziata in questo settore.

A poco più di un anno di distanza, comincia la sua fase pilota “H2onews” (www.h2onews.org). In questa intervista racconta il progetto il suo coordinatore generale, monsignor Enrique Planas, ufficiale emerito del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, e rappresentante della Santa Sede presso il Comitato Direttivo per la Comunicazione Sociale del Consiglio d’Europa.

Cos'è H2onews?

Mons. Planas: Dall’incontro di Madrid, nasce H2onews, un’agenzia informativa al servizio della tv nel mondo. H2onews è una semplice idea, nata in base a un bisogno, legato all'importante crescita delle realtà cattoliche in materia televisiva. E la verifica di quella che inizialmente era solo un’intuizione ha avuto luogo proprio a Madrid, dove questa intuizione si è dimostrata una necessità auspicata da tutti.

Come è organizzata H2onews?

Mons. Planas: In H2onews lavora un team interdisciplinare di persone competenti e con significative esperienze nel settore dell’informazione audiovisiva [1]. Questi professionisti si sono organizzati per gestire con serietà ed equilibrio questa iniziativa, che si connota per una chiara volontà di servizio alla Chiesa e all’evangelizzazione.

E’ passato un anno dal congresso di Madrid, si è fatto qualche cosa?

Mons. Planas: Certamente. Questo team del quale vi ho parlato, si è dato tanto da fare, ed ha reperito i mezzi necessari per creare una infrastruttura tecnica e giornalistica, per portare avanti un discorso nel quale la professionalità deve essere ineccepibile e che è la ragione per la quale c’è stata anche una volontà di compiere questi primi passi in modo discreto. Attualmente l’infrastruttura tecnica e la redazione sono pronte per iniziare una fase pilota, nella quale si inizierà a giocare sul serio.

Chi sono i giocatori?

Mons. Planas: Questo deve essere un grande movimento, nel quale le realtà televisive sono ricevitori e allo stesso tempo emittenti in modo che si costituisca una rete nella quale il patrimonio di ciascuno diventi patrimonio di tutti.

E chi organizza questo movimento cooperativo?

Mons. Planas: Fortunatamente questo team di 4 persone, di cui ho parlato all'inizio, si è costituito in forma permanente ed è in grado di coprire i diversi ruoli organizzativi da tutti i punti di vista. E' inoltre in grado di animare questo movimento cooperativo e di creare accordi, come per esempio quello con il Centro Televisivo Vaticano e altri.

E il suo ruolo, mons. Planas?

Mons. Planas: Il mio ruolo direi che è quello di un presidente dell’agape, ossia la professionalità non toglie la volontà di creare una realtà anche spirituale e di esperienza comunicativa, e con una dimensione evangelizzatrice. Una guida ministeriale forse ci vuole e hanno avuto la gentilezza di chiederla a me.

In che tempi avverrà l’avvio di H2onews?

Mons. Planas: Spero in tempi brevissimi, spero che quando i lettori leggeranno quest’intervista la fase operativa sia già iniziata e gli utenti possano già verificare l’operatività dell’agenzia.

Con che risorse pensate di andare avanti?

Mons. Planas: Per la sua natura ognuno dei membri di questa rete deve apportare quello che può. Ma in genere le iniziative di Chiesa si nutrono della carità del popolo di Dio e pertanto questo che è un vero servizio dovrà ricevere dei contributi che gli permettano di vivere senza escludere lo sfruttamento di possibilità di autofinanziamento.

Come vede la Chiesa quest’iniziativa?

Mons. Planas: Fino ad ora i Vescovi e le più alte autorità ecclesiastiche hanno guardato con speranza a questa iniziativa, che, nel desiderio di servire la Chiesa, si costituisce come realtà autonoma, naturalmente accompagnata da importanti personalità della Chiesa e del mondo della comunicazione che garantiscono tanto la professionalità come l’orientamento ecclesiale evangelizzatore.

C’è qualche legame con ZENIT?

Mons. Planas: E’ un’iniziativa che si sente in un clima familiare con ZENIT, che ha anche delle persone presenti in ambedue le realtà, ma si tratta di realtà autonome, unite soprattutto da uno stesso spirito di equilibrio, di serietà informativa e di spirito di servizio al popolo di Dio.

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[1] Coordinatore generale di H2onews è mons. Enrique Planas, affiancato da un team direttivo di quattro professionisti della comunicazione: Silvia Costantini, Miriam Díez i Bosch, Andrea Scorzoni e Jesús Colina. Questa squadra si avvale, inoltre, dell’esperienza professionale delle suore di Hogar de la Madre e della collaborazione di diversi produttori e televisioni cattoliche di diverse parti del mondo.

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