20 dicembre 2007
Rosso "malpela" i pasticci, le anomalie e le vere pazzie...
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LUPUS IN PAGINA
di Rosso Malpelo-Gianni Gennari
"Oltretutto": pasticci, anomalie, e vere pazzie
Palesemente "anomalo", e "oltretutto con riferimenti erronei" ("Unità", 18/12, p. 3)! Così il famoso emendamento antiomofobico per il presidente Napolitano. Qualche ragione alla Binetti"
Oltre le anomalie, poi, in pagina vere "follie". Davanti al Campidoglio 200 persone, ma poiché "dentro" le cose non vanno come si vuole, si strilla.
Per "Il Manifesto", che a p. 7 propone persino il modello Cuba, "Il Papa vince ancora" e "il modello Veltroni si arena sui diritti civili", e "Liberazione" titola: "Fuori la Roma laica, nel palazzo quella devota". Estremismi senza senso del reale? Sì, ma se possibile "L'Unità", dopo aver parlato di "pasticcio omofobia", fa peggio, e sotto un titolo apparentemente neutro " "Veti incrociati in Campidoglio, unioni civili bocciate" " si unisce alle frecciate dirette al sindaco Veltroni, e in tema "laici-cattolici" per far capire bene da che parte pende, per pura cronaca dedica l'intera p. 19 " con uno spazietto per i necrologi: ottimo abbinamento, Ndr " alle sparate integrali del "comico" Luttazzi che insulta tutti, con preferenza ovvia per Papa, Chiesa e cattolici senza eccezione.
Insomma: i nemici comuni, e chi non spara, né strilla traditore è" Voglia di sconfitta? Pare tanta, segnata dalla cecità verso il reale: meglio Cuba di Roma, perciò!
Con postilla casuale. Per caso stessa "Unità" (p. 22) grosso titolo: "Il romanzo ai tempi dell'Alzheimer". Anche i giornali possono ammalarsi? E infine in Cronaca di Roma (p. I) uno scritto che viene dal manicomio: "Diario di un veterano di S. Maria della Pietà". Tra tutti forse l'articolo più saggio.
© Copyright Avvenire, 20 dicembre 2007
A proposito di registri, inutili, delle unioni civili, un quotidiano non sospetto (Repubblica) scrive:
Su ventimila coppie di fatto, quelle registrate sono un centinaio in tutta la regione
Unioni civili, dieci anni di registri ma in Toscana nessuno si iscrive
MARZIO FATUCCHI MASSIMO VANNI
FIRENZE - Tra pochi giorni avranno dieci anni di vita. Il più vecchio registro delle unioni civili è quello di Pisa, inaugurato il 20 febbraio del 1998: dopo un decennio però conta solo circa coppie iscritte. Gli altri esistenti in Toscana molti meno di meno: meno di 10 a Firenze, poche unità a Pistoia, Arezzo e Viareggio. I registri che dovevano essere l´avanguardia di un avanzamento sostanziale sul terreno dei diritti giacciono oggi deserti e per lo più dimenticati: in tutto ci sono un centinaio di coppie iscritte nei registri, in una regione dove le unioni di fatto vengono stimate in quasi 20mila.
Tra gli iscritti si contano alcune coppie omosessuali, tutte le altre sono coppie etero: «Per lo più coppie che si sono iscritte nell´attesa di sentenze di divorzio, per dimostrare nel frattempo l´esistenza della loro unione», dice il sindaco di Pisa Paolo Fontanelli. Ma dopo un tempo così lungo, dopo le decine e decine di iniziative che si sono ripetute e diffuse in Comuni grandi e piccoli, da Firenze a Rosignano Marittimo, i registri rimangono per lo più vuoti. Motivo?
«Dobbiamo considerare che molte delle normative regionali, a cominciare dai contributi che si riconoscono alle giovani coppie, prevedono già una sostanziale equiparazione tra coppie di fatto e coppie sposate», dice Luca Pettini, consigliere comunale del Pdci a Firenze ed esponente di Azione Gay&lesbica. E anche gli istituti bancari qui accettano le coppie di fatto come quelle sposate, quando si tratta di chiedere il mutuo per la casa. Ma forse non è solo un fatto di norme e consuetudini: «Dieci anni fa, quando nacquero i primi registri rappresentarono una stagione di rottura, adesso però sono superati, da almeno cinque anni», sostiene l´ex presidente dell´Arcigay Alessio De Giorgi, oggi consulente della Regione Toscana. «Trovo che sia stato un errore grossolano quello commesso da Pd a Roma, ma sono d´accordo con Walter Veltroni, vediamo adesso di impegnarci per la legge in parlamento: la vera battaglia è questa», aggiunge De Giorgi.
© Copyright Repubblica, 20 dicembre 2007
Gli Italiani hanno altri problemi: DRINNNNNNNNNNNNNNNNNN!!!
R.
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