5 gennaio 2008

Antonio Socci: «Benedetto è il Papa dell’"illuminismo cristiano" e della libertà»


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Grazie alla segnalazione di Eufemia possiamo leggere questa intervista de "La Stampa" di ieri ad Antonio Socci:


“Usano soltanto un pretesto”

Socci: “Ratzinger vuole la libertà liturgica
I progressisti cercano d’imporre il loro rito”


Antonio Socci (scrittore ciellino), perché oggi nella Chiesa si discute tanto sulla liturgia?

«Perché nella tradizione cattolica "lex orandi, lex credendi". Nella liturgia c'è tutta la dottrina della Chiesa, la sua fede, quindi il suo tesoro vero e inestimabile. L'ortodossia della fede è la sola cosa veramente "non negoziabile", di cui neanche i Papi possono disporre perché è verità rivelata e sancita dal sangue di Cristo, verità che essi devono solo custodire e non possono mutare. Dunque la battaglia fra chi vuole "rivoluzionare" il cattolicesimo e chi vuole conservare il "depositum fidei", rispettando il mandato di Gesù, inevitabilmente si concentra sulla liturgia. Da sempre. Basti pensare al caso Lutero e al protestantesimo».

Perché ci si oppone alla Curia di Ratzinger in nome del Concilio?

«Più che alla Curia di Ratzinger ci si oppone a papa Benedetto XVI, in particolare al suo "motu proprio" che restituisce la libertà di celebrare anche col rito tradizionale.
Ci si oppone al Papa in nome di un presunto "spirito del Concilio" di cui sarebbero depositari certi intellettuali o certi vescovi innovatori. Cosa è questo "spirito del Concilio"? Non se n'è mai sentito parlare in 2000 anni. La Chiesa conosce e adora lo Spirito Santo, terza persona della Trinità, che assiste in modo speciale il Santo Padre nella sua guida della barca di Pietro. Non risulta che esista una quarta persona della Trinità denominata "Spirito del Concilio". Come e quando è stato inventato questo strano soggetto? Dopo il Concilio, per far dire al Concilio ciò che non aveva detto. Sulla liturgia per esempio la "lettera" del Concilio non diceva affatto che doveva essere messo al bando il rito tradizionale in latino. Ma in nome dello "spirito del Concilio" si pretende di far dire al Concilio ciò che non ha detto e così di togliere questa ricchezza alla Chiesa, sottrarre questa libera possibilità ai fedeli e introdurre una grave frattura nella storia della liturgia che, come ha scritto Ratzinger da cardinale, non può avere fratture».

Quali sono i «partiti» che si contrappongono?

«C’è il Papa, quindi la Chiesa, che vuole ridare ai fedeli libertà di celebrare secondo il rito tradizionale e vuol mettere fine agli abusi liturgici post conciliari. E c’è un "partito rivoluzionario", fatto anche da vescovi, che si oppone al Papa e non vuole questa libertà.

E' paradossale. Il Papa è per la libertà e per il pluralismo (-nella Chiesa c'è sempre stato un ricco pluralismo liturgico: basti pensare al rito ambrosiano e ai riti orientali, accanto al rito romano-). I "progressisti" invece pretendono di negare la libertà ai fedeli di celebrare col rito tradizionale, imponendo il "rito conciliare", oltretutto senza che mai sia stata riconosciuta la quantità di tremendi abusi liturgici compiuti in nome dello "spirito del Concilio". Oscurantismo e intolleranza si oppongono al Papa dell’"illuminismo cristiano" e della libertà».

© Copyright La Stampa, 4 gennaio 2008

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ringrazio Antonio Socci per le sue dichiarazioni molto interessanti che condivido in pieno. Mi ha colpito anche la critica allo spirito del Concilio, contrapposto allo Spirito Santo. Sosteniamo il Santo Padre e riscopriamo i tesori dell'antica liturgia e se è possibile miglioriamo anche il Nuovo Rito, il quale benchè sia nato male può sempre migliorarsi lungo la strada.
Torniamo alla lettera del Concilio in campo liturgico e rimettiamo almeno il canone in latino e più gregoriano.

euge ha detto...

Non ho una grande simpatia per Socci, soprattutto da qualche tempo a questa parte; le sue visioni apocalittiche circa certi argomenti, mi hanno lasciata decisamente molto meravigliata. Però riguardo a questa intervista a rticolo, sono d'accordo del resto i fatti parlano chiaro. Dall'uscita del Summorum Pontificum da parte di certi vescovi c'è stata una vera e propria ribellione che mi lascia senza parole e in nome di che cosa poi? Dell'ormai famoso ed altrettanto usato a sproposito Concilio Vaticano II. E' vero quello che riporta Socci nel suo articolo da parte del Concilio non c'è stata mai la volontà di abolire o vietare in nessun modo la celebrazione il latino ed è giusto che venga liberalizzata. Del resto, non si può progredire negando o addirittura rinnagando la tradizione e perchè poi? Se solo il Nuovo Rito fosse celebrato come si deve senza batti mani, o movenze simili alla Macarena, purtroppo capita anche questo, già sarebbe un bel successo ma, evidentemente questi atteggiamenti del tutto fuori luogo nella liturgia, vengono interpretati come progresso e magari usati per avvicinare di più le persone ad andare alle funzioni. Niente di più sbagliato per colpa di questo atteggiamento e di altro, io sono stata lontana dalle celebrazioni e da tutto ciò che rigurdava la chiesa nel suo insieme e la religione, per più di vent'anni; vi garantisco che non è una battuta è la pura e semplice verità.
Per questo ringrazio con tutto il cuore Sua Santità perchè giustamente ci esorta a riscoprire i tesori dell'antica liturgia patrimonio spirituale e culturale della nostra religione.
- Grazie Santità - SEMPRE CON BENEDETTO XVI.
Eugenia

brustef1 ha detto...

Io tifo per lo Spirito Santo, lo stesso che aleggiò sul Concilio Vaticano Secondo (o no, signori "progressisti"?), ma certamente non sulle sue deviazioni, e oggi certamente aleggia sull'operato di Papa Benedetto

Anonimo ha detto...

Io nutro grande simpatia per Socci e condivido in pieno le sue dichiarazioni.
Come sarebbe bello riavere la S.S. Messa in latino.

Anonimo ha detto...

NUOVI INQUISITORI..
…AL TEMPO DI GIORDANO BRUNO O DI GALILEO GALILEI?
LA CASTA RNP RADICALSCIC PORTA IL PAESE INTA MUNNNEZZA CULTURALE
DI OLTRE CINQUANT’ANNI INDIETRO. Una Bonino partita bene con la designazione a Commissario UE nell’era Berlusconi, poi sotto la guida, mano per mano da un Pannella ringalluzzito: evidente, che v’è chi muore di fame e chi con convinzione fuori dalle orbite del buon vivere e del sapere! Purtroppo l’Italia è ad un bivio: ripartire senza fronzoli o diventare un Satellite del Terzo mondo Chavezzando o Islamicomizzando col Kompagnuzzo Bin Laden! Quello che non riesco a capire coloro che dopo una vita di sangue e morte siano stati folgorati come Saul sulla via di Damasco! Questi sarà il nuovo corso Politico Culturale vistosamente Sinistrato? Ma possibile che chi ha il Potere, lo usa come podere da coltivare il suo orticello elettorale, mentre i fatti munnezzaro e Sindacale i cittadini che subiscono oltre ad essere maggioranza hanno pure le palle rigirato alla rivolta? In poche parole: Scienziati e intellettuali senza savoir-faire e che non vengano licenziati in tronco una volta per sempre chi ostacola relazioni con altri Stati come se la Santa Sede fosse per loro STATO terroristico? Ne sono certo che miriadi di ex Mafiosi, terroristi veri come Bin Laden, il benvenuto? Vincenzo Alias Il Contadino. vincenzocontadino@yahoo.it Matera.