21 agosto 2008

L'Australia ha scoperto la propria anima. Giornate indimenticabili segnate dall'entusiasmo dei giovani (Osservatore Romano)


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Giornate indimenticabili segnate dall'entusiasmo dei giovani

L'Australia ha scoperto la propria anima

di Thomas Rosica

In un messaggio inviato al popolo australiano prima del suo arrivo "agli antipodi", Benedetto XVI aveva auspicato che "il cuore dei giovani" potesse trovare "veramente pace nel Signore". A un mese dalla celebrazione della Giornata mondiale della gioventù a Sydney si può affermare che la preghiera del Papa non è rimasta inascoltata. Molte delle immagini e delle parole della Gmg 2008 rimarranno impresse per sempre nella nostra mente.
I titoli dei principali giornali australiani, che fino alla vigilia dell'evento erano stati piuttosto cinici, ostili e ignari delle dimensioni e dell'importanza della xxiii Giornata mondiale della gioventù, improvvisamente sono cambiati quando l'avvenimento ha investito Sydney e l'elite dei mass media non ha potuto fare a meno di essere colpita dalla semplicità e dal sorriso radioso di Benedetto XVI e dalle schiere di giovani felici e pieni di fede per le strade della città. Mentre la settimana procedeva, le testate, giocando su espressioni gergali e doppi sensi, cominciavano a prendere atto di quanto stava accadendo. All'indomani della festa di accoglienza a Barangaroo, giovedì 17 luglio, i giornali hanno titolato: "Sulla Hungry Mile, un banchetto di buona volontà", con riferimento a quel "miglio della fame" che rievoca la grande depressione economica, durante la quale i lavoratori portuali avevano così ribattezzato la zona della baia di Sydney dove andavano a cercare un impiego. E poi: "Il Papa per riaccendere il fuoco della fede"; "Uno tsunami di fede e di gioia"; "Il mare santo", uno dei più felici perché in inglese Holy Sea evoca anche la Santa Sede (Holy See), mentre in italiano potrebbe richiamare la "santa sete".
All'indomani della Via crucis del 18 luglio tra i titoli si poteva leggere: "Un bel venerdì, Sydney ha donato il cuore a Gesù Cristo"; "Collocate nei luoghi d'interesse di Sydney, le stazioni attirano centinaia di migliaia di persone". E infine per la veglia di sabato e la messa di domenica: "Una folla di umanità"; "Pellegrini rinnovano una fede antica"; "Il Papa auspica una "nuova era" durante la Messa conclusiva in Australia"; "Tutti figli di Dio"; "Da teologo a Papa della gente: l'era di rinnovamento del Papa"; "Aiuta a salvare il mondo, Sydney"; "È ufficiale: Sydney ha apprezzato la Giornata mondiale della gioventù"; e infine: "I figli di Woodstock hanno celebrato la verità, non la protesta".
Occorre però esaminare più in profondità alcuni dei momenti centrali della Gmg australiana - momenti che hanno cambiato la vita delle persone nel mondo - e, in tal modo, scoprire la profondità della visione, del pensiero e del cuore del Pontefice per i giovani di tutto il mondo.
Benedetto XVI ha iniziato la Giornata mondiale della gioventù 2008 con l'arrivo spettacolare in nave a Barangaroo. Benedetto XVI ha subito stabilito un contatto con loro quando ha affrontato le questioni scottanti della dignità della vita umana, del diritto naturale, dell'ambiente e della nostra responsabilità di proteggere la natura. Confermando la sensibilità dei giovani verso le questioni ambientali, il Pontefice insegna che Dio ha creato tutte le cose e che il piano di Dio deve essere rispettato. Il suo messaggio è stato che, come le stelle e i mari, i fiori e il bestiame, ogni "esistenza è stata voluta da Dio, benedetta da lui".
Per tre ore, il pomeriggio di venerdì 18 luglio, Sydney è stata trasformata nell'antica via dolorosa di Gerusalemme, durante la spettacolare rappresentazione sacra della Passione delle ultime ore di Gesù Cristo. La straordinaria rappresentazione delle stazioni nei luoghi più belli della città è stata uno strumento molto efficace di evangelizzazione e di testimonianza del Vangelo, in una terra cristiana relativamente giovane.
Quando nella luce evanescente di quel venerdì sera invernale, Alfio Stuto, l'attore ventisettenne italo-australiano che ha interpretato il ruolo di Gesù, è stato trascinato al centro del palco dai centurioni e poi legato a una croce in legno e metallo, trovandomi nella postazione dell'emittente ospitante a commentare la Via crucis per la televisione australiana, ho potuto notare che intorno a me non c'erano occhi asciutti. Un silenzio immenso è disceso su tutti noi mentre ascoltavamo un'indimenticabile esecuzione di Amazing Grace e assistevamo alla scena di Cristo che promette il paradiso al buon ladrone prima di morire.
Riprendendo le storiche stazioni della croce della Gmg 2002 a Toronto, il corpo del Signore è stato calato dolcemente con un lungo telo, cullato da una Maria addolorata e portato in spalle dai discepoli attraverso la folla di persone in lutto. La conclusione drammatica ha preparato la scena per la risurrezione di Cristo.
Al termine della Via crucis il Papa si è recato a Darlinghurst, nella cappella del Sacro Cuore dell'Università di Notre Dame, dove ha incontrato alcuni giovani con storie di tossicodipendenza e altri problemi, che seguono il programma di abilitazione "Alive". Questo momento rimarrà con me per il resto della mia vita, poiché Benedetto, il tenero padre, ha incontrato tanti giovani che hanno vissuto molte difficoltà nella loro vita. Il nome del programma di riabilitazione è stato al centro delle riflessioni del Pontefice. Durante il discorso di congedo all'aeroporto di Sydney il Papa ha fatto di nuovo riferimento all'incontro profondamente commovente con questi giovani.
Sebbene non rientrasse nella parte formale del programma della Giornata mondiale della gioventù, sabato 19 luglio il Papa ha colto l'occasione della liturgia eucaristica del mattino e della dedicazione del nuovo altare nella cattedrale di Saint Mary per incoraggiare i giovani sacerdoti, i seminaristi e i religiosi e le religiose a essere segni di contraddizione nel mondo attuale. Benedetto XVI si è identificato con il dolore delle vittime degli abusi sessuali da parte del clero in Australia, andando addirittura oltre le scuse pronunciate diversi mesi prima negli Stati Uniti d'America.
La veglia di preghiera della sera di sabato 19 luglio, nell'ippodromo di Randwick - definito il "recinto della Croce del Sud" per la Gmg 2008 - è iniziata al buio, illuminata a poco a poco dalle torce portate dai danzatori sul palco, rappresentando l'apertura allo Spirito Santo.
La liturgia eucaristica conclusiva di domenica è stato il momento culminante dei sei giorni di eventi pubblici e privati della Giornata mondiale della gioventù. A prescindere dalla fede, le domande poste da Benedetto XVI ai 400.000 attenti partecipanti alla messa nell'ippodromo di Randwick sono state pertinenti sia per gli australiani sia per le persone di ogni nazione, razza e lingua.
Le Giornate mondiale della gioventù sono fatte apposta per coinvolgere il maggior numero possibile di partecipanti e restano un ricordo vivente di Giovanni Paolo ii, che aveva compreso istintivamente perché i giovani avrebbero risposto a tali Giornate. Durante la messa conclusiva, ringraziando Benedetto XVI, il cardinale George Pell ha affermato che la Gmg agisce come un antidoto alle immagini di un cattolicesimo in declino o distrutto dalle controversie. "Santità, le Giornate mondiali della gioventù sono l'invenzione di Giovanni Paolo il grande.
La Giornata mondiale della gioventù a Colonia è stata annunciata prima della sua elezione. Lei ha deciso di continuare le Giornate mondiali della gioventù e di celebrare questa a Sydney. Siamo profondamente grati per questa decisione, che indica che la Giornata mondiale della gioventù non appartiene a un Papa in particolare e nemmeno a una generazione, ma che ormai fa comunemente parte della vita della Chiesa". Mentre il Giubileo del 2000 è stato un momento importante nella storia di Sydney poiché il mondo guardava i Giochi olimpici, applaudiva la giovinezza, l'agilità e il trionfo del corpo umano ed era catturato dalla bellezza naturale di Sydney e dell'Australia, la Giornata mondiale della gioventù e la visita di Benedetto XVI non hanno portato a Sydney medaglie d'oro, d'argento o di bronzo, ma qualcosa di ancora più grande: hanno dato all'Australia la sua anima.
La Giornata mondiale della gioventù non aggiusterà l'Australia dalla sera al mattino. Potrebbe però aver fornito il necessario incoraggiamento e una forte sveglia alla terra "agli antipodi". Una cosa è certa: nessuno può essere ripartito da Sydney pensando che è possibile dividere la fede in compartimenti o ridurla ad alcune poche regole e disposizioni relative all'osservanza della domenica. Durante l'incontro interreligioso tenutosi nella sala del capitolo della cattedrale di Saint Mary, il rabbino Jeremy Lawrence, della grande Sinagoga di Sydney, ha detto al Papa che la Giornata mondiale della gioventù ribadisce la costante importanza della fede nel mondo moderno e tra i giovani.

Benedetto XVI ha offerto all'Australia un programma per il rinnovamento spirituale e sociale dell'intera nazione e ha dato alle nuove generazioni l'incoraggiamento, l'ispirazione e la visione necessari per realizzarlo.

A Sydney la "generazione di Giovanni Paolo ii" e la "generazione di Benedetto XVI" hanno ricevuto forza dall'alto poiché lo Spirito è stato riversato su di loro in abbondanza (cfr. Atti, 1, 8).

(©L'Osservatore Romano - 22 agosto 2008)

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