15 febbraio 2008

Scalfari offende i Cattolici ma fa autogol dicendo una bugia clamorosa...


Vedi anche:

Rosso "malpela" Ajello, Rusconi e Schiavone...

Sul caso di Napoli dichiarazioni al limite dell'isteria e campagna mediatica con punte di violenza verbale (Ognibene per "Avvenire")

Il sacro valore del corpo, anche quando c'è la sindrome di Klinefelter...(Farina per "Libero" e "Il Foglio")

Secondo Rodotà (Repubblica) parlare apertamente di aborto è mettere in pericolo il destino dei diritti...

Giuliano Ferrara: "La vera storia di Napoli: ucciso bimbo malato" (Il Foglio e Libero)

Card. Franc Rodé: "I religiosi? Mondani, restii ad indossare l’abito talare e a obbedire ai superiori, poco interessati alla preghiera..."

Bonino: «Le ragazze assenti dalle piazze. Per loro scontate le nostre conquiste». Siamo sicuri che non ci siano altre spiegazioni?

Secondo Coppola (Repubblica) l'aborto è un diritto il cui esercizio è "ostacolato" dagli obiettori di coscienza...

Secondo Ajello (Il Messaggero) ci sarebbe una "caccia" al voto cattolico. E allora?

Schiavone "si giustifica" rispondendo a Galli della Loggia, Quagliariello e Ferrara, ma "la toppa e' peggiore del buco"

Giuliano Ferrara ad Aldo Schiavone: "Non siamo neoguelfi ma stanchi della cultura del nulla"

Caso Sapienza: il Papa ha dato una lezione di umiltà (Alessandra Borghese per "Gente")

Anselma Dell'Olio: "Mio marito, Giuliano Ferrara? Dà fastidio a tanti Cattolici"

Il Magistero di Benedetto XVI al centro di un incontro alla Radio Vaticana con mons. Fisichella

Preghiera per gli Ebrei, Mons. Ravasi spiega il significato di "Oremus et pro Iudaeis" nella Messa tridentina (Osservatore Romano)

Riflessione sulla Lettera di Benedetto XVI alla Chiesa in Cina: Un "primum" storico (Osservatore Romano)

Card. Barragan: "L´aborto è sempre un fatto oggettivamente grave, ma alla donna comprensione, compassione, misericordia" (Politi per "Repubblica")

Ecco la telefonata che ha fatto scattare il blitz: «Una sta abortendo nel bagno»

IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG

Quando Casini fa rima con Ruini

Dall'avvento di Benedetto XVI sono cadute le cautele della Chiesa nell'interferire sulla politica italiana. Dal referendum sulla fecondazione assistita all'annunciata lista di Ferrara per la moratoria sull'aborto

Due settimane fa ho raccontato su questa pagina la barzelletta della mazzafionda per sviluppare, partendo da quella, un ragionamento su alcuni 'tic' che affliggono molti politici e alcuni giornalisti. A giudicare dalle tante lettere che ho ricevuto, i lettori hanno gradito, perciò ne racconterò altre due e su di esse ragionerò.

La prima. La santissima Trinità decide di fare un viaggio sulla terra per vedere come vanno le cose quaggiù. Il Padreterno propone agli altri due di andare a Gerusalemme, culla della cristianità, ma Gesù è perplesso. "Io ci sono già stato una volta - dice - e non mi sono trovato bene". "Hai ragione - ammette il Padreterno - cerchiamo un posto migliore. Potremmo andare a Roma, è una città splendida e ci abita il nostro Vicario. Ci accoglierà benissimo. Andiamo a Roma". "Meravigliosa idea - interviene lo Spirito Santo. Mi fa un gran piacere a andare a Roma perché io non ci sono mai stato".

Forse è un po' dissacratoria ma rende l'idea perché in effetti, dopo due millenni di storia cattolica, a Roma città papale non si può proprio dire che lo Spirito Santo si sia sentito spesso.

Anche la seconda barzelletta riguarda tangenzialmente un analogo argomento. Questa volta il protagonista è Giuliano Ferrara, l'ateo devoto per eccellenza. Il quale è sempre stato credente. Quando era giovane credeva in Stalin e in Togliatti; poi col passar degli anni e delle esperienze credette in Craxi, poi in Berlusconi. Infine, ormai deluso da tutti, ora crede in Dio. È vero, no?

Faccio una prima osservazione: si stanno moltiplicando le barzellette su temi religiosi. Di solito questa forma di satira prende di mira poteri consolidati. Si sono sprecate barzellette e vignette (clandestine) su Mussolini ai tempi del Regime; poi sulla Dc; poi sul Pci e su Berlinguer. Adesso è il turno della Chiesa e dei Vescovi. Evidentemente sono sempre più considerati come un potere mondano più che religioso e per questo vengono messi alla berlina.

L'argomento merita tuttavia una più seria considerazione. Finora la Chiesa e in modo particolare il papa Benedetto XVI hanno occupato con crescente vigore il cosiddetto spazio pubblico, cioè la pubblica manifestazione delle idee e nel caso specifico della dottrina cattolica, della morale e delle implicazioni politiche che questi temi comportano.

La democrazia garantisce, perché questa è la sua essenza, che tutte le opinioni possano esprimersi liberamente e la Chiesa ha utilizzato questo diritto. L'ha utilizzato molto ampiamente: i media italiani sono diventati una vera e propria cassa di risonanza del pensiero della Chiesa, cosa che non accade in questa misura in nessun'altra democrazia occidentale.

Fino a qualche tempo fa tuttavia la Chiesa stava attenta a salvare le forme, agiva sulla politica ma di sbieco, mai direttamente. Dall'avvento di Benedetto XVI tuttavia queste cautele stanno cadendo una ad una. La prima grave interferenza e la violazione palese del principio "date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio" avvenne in occasione del referendum sulla legge delle fecondazioni assistite, quando l'allora presidente della Cei, Camillo Ruini, predicò l'astensione dal voto facendo così fallire i quesiti referendari. Poi ci fu la vicenda dell'articolo di legge sull'omofobia e la telefonata del segretario della Cei ad una senatrice cattolica di cui i Vescovi si vollero assicurare il voto che infatti fu conforme ai loro desideri nonostante che il governo avesse messo la fiducia su quel passaggio parlamentare.

Nei giorni scorsi le residue cautele sono interamente cadute. Casini, maltrattato politicamente da Berlusconi, è ricorso al consiglio e all'aiuto del cardinale Ruini; quest'ultimo è intervenuto tramite Gianni Letta affinché Berlusconi scendesse a più miti consigli poiché era interesse della Chiesa che nel raggruppamento berlusconiano vi fosse - come finora è stato - il partito cattolico di Casini con il proprio simbolo e la propria autonomia.

Su un altro ma analogo versante Giuliano Ferrara sta promuovendo una lista che abbia come obiettivo la moratoria sull'aborto. La lista rappresenta scopertamente la proiezione elettorale della Cei e il pensiero del Papa che ha pubblicamente ringraziato Ferrara per la sua campagna sulla moratoria. Non si sa se quella lista si farà, i rischi sono più dei vantaggi. Ma se ne parla e la Cei non l'ha sconfessata, anzi.

A me sembra chiaro, vedendo simili dissennatezze, che lo Spirito Santo a Roma non c'è mai venuto.

© Copyright L'Espresso, 15 febbraio 2008 consultabile online anche qui

Caro Scalfari, si astenga in futuro dal fare simili affermazioni. I Cattolici sanno che il Papa e' scelto dallo Spirito Santo e che Pietro, primo Pontefice, ha subito il martirio a Roma.
Attaccare in questo modo una religione denota assoluta mancanza di argomentazioni valide.
Come al solito, caro Scalfari, se la prende con Benedetto XVI (si direbbe che Lei non posso fare a meno di parlare del Papa. Se ne e' mai reso conto?).
Dovrebbe essere felice (dal Suo punto di vista, non dal mio) del fatto che la Chiesa operi allo scoperto, e non nell'ombra...
Comunque, non si preoccupi: il giornale da Lei fondato ha, fra le sue finalita' ultime, quella di contestare il magistero petrino.
Nella foga, pero', caro Scalfari, Lei mi commette un clamoroso autogol!
Il Papa NON HA MAI RINGRAZIATO PUBBLICAMENTE Giuliano Ferrara per la campagna sulla moratoria.
Scalfari, mi citi il discorso, l'omelia o la lettera in cui Benedetto XVI ha pubblicamente appoggiato l'iniziativa di Giuliano Ferrara.
Non mi indichi il discorso al Corpo Diplomatico perche' non mi risulta che il Papa abbia pronunciato il nome di Ferrara ed e' invece questo che Lei vuole darci ad intendere...

9 commenti:

euge ha detto...

Il solito Scalfari...........che monotonia e chissà quanti abboccheranno a questa infamia...... ormai è diventato il suo sport preferito gettare tonnellate di fango addosso a Benedetto XVI ed ai cattolici. L'astio veros il Papa che dimostra sempre nei suoi articoli è incontrovertibile e di una violenza mai vista però evidentamente anche lei, non può far ammeno di parlare a suo modo di Benedetto XVI perchè? Non è d'accordo con quello che dice e pensa? bene lo ignori....... perchè si da tanto disturbo ad attaccarlo riempendo pagine del suo giornale? Questo mi piacerebbe saperlo. Per quanto riguarda le tue osservazioni Raffaella, sono d'accordo con te; peccato che non avremo mai una risposta da questo signore. Riguardo alla bugia, credo che si l'arma più usata ed inflazionata, da parte di certa stampa ........... la bugia per oscurare e denigrare una persona limpida e sincera che non conosce il doppio gioco ma solo l'amore per la Verità quella Verità da cui nessun cattolico dovrebbe mai separarsi e che il vero cammino della vita.

brustef1 ha detto...

Devo dire che provo una gran pena per questi grandi poveri vecchi, per Scalfari e ancor più per Pannella, che imprecava furiosamente stamattina contro Ferrara, reo di non voler affrontare con lui il tema dell'aborto in uno studio televisivo. Ho la sensazione che, dopo aver passato la vita a predicare il nulla, lo intravedano finalmente vicino, e reagiscano con rabbia, con l'aggressione, con la menzogna contro quanti oppongono al nulla la speranza e la fede, SERENAMENTE.

euge ha detto...

Chiedo scusa scrivendo di corsa ho scritto male a meno e nell'ultima riga ho saltato la "è "

Anonimo ha detto...

Ma come?! L'alfiere dell'austera "intellighentia" progressista arriva al punto di ricorrere nei suoi editoriali, per rendere più convincenti le sue tesi, a storielle rifritte (quella dello Spirito Santo la ricordo dai tempi della scuola, ed ho 47 anni), alle scoperte menzogne e agli insulti a Papa Benedetto? Il nervosismo è arrivato proprio ai massimi livelli, se provoca una tale perdita di controllo. I lettori più avveduti del suo giornale non potranno non avvertire questo disagio. Saluti Carla

Luisa ha detto...

Quando si scende a livelli così bassi, c`è da domandarci se la vecchiaia non gioca brutti scherzi a certi individui che stanno arroccati, sulle loro posizioni, ma senza gioia o speranza, si direbbe al contrario che brancolano nel buio più fitto.
Io consiglierei loro di prendere esempio su Bnedetto XVI che, a 80 anni (quasi 81..), ha un pensiero forte, lucido, cristallino, certo fermo nella difesa della dottrina cattolica, ed è normale, ma senza mai attaccare, aggredire,scendere così in basso da dover ricorrere,come Scalfari, a barzellette che non ridicolizzano che chi le dice ....e fanno ridere solo la corte dei reucci dell`effimero reame.
Commentare gli articoli di Scalfari diventa un esercizio sempre più penoso, perchè non è simpatico vedere un uomo anziano cadere nel ridicolo, e nella povertà di argomenti che lo obbligano di ricorrere alla menzogna,alla volgare
offesa .

brustef1 ha detto...

E' proprio questo che invidiano, la serenità del Papa, che non ha bisogno di catturare l'attenzione dei suoi fedeli raccontando barzellette sulla proprietà dell'Espresso e di Repubblica e sul miliardario Scalfari (e sì che di materia ce ne sarebbe...), e comunque chiedo scusa per il paragone, assolutamente improponibile. Ripeto, questi vecchi biliosi e privi di speranza mi fanno pena

euge ha detto...

Hai perfettamente ragione Luisa è veramente penoso ma ancor di più è disgustoso dover arrivare a leggere certe offese e volgarità

gemma ha detto...

Ma questo è giornalismo ?
Snocciolare pettegolezzi da serva ai piani vaticani e divulgare per verità supposizioni personali?
Ma quando mai il Papa ha parlato di Ferrara e della legge 194 in particolare...
Mai un Papa aveva interferito sulla politica di un paese? Ma come??!!? La Polonia e tutto quello che vi è girato attorno, compresa la caduta di regimi tanto cari all'intellighenzia che tutto sa dello Spirito Santo, è stato solo un sogno? E si trattava forse di regimi di Dio e non di Cesare?
Quando non si hanno più idee valide convincenti da proporre in alternativa e sulle quali dibattere si finisce sempre con lo scadere nella barzelletta e nel pettegolezzo, invocando lo Spirito Santo.
Ps: le barzelllette sulla Chiesa le raccontava numerosissime già mio nonno a mia madre quando era giovane (ai tempi di Giovanni XXIII)

Anonimo ha detto...

un consiglio per il grande Scalfari.
La RAI sta proponendo degli assaggi danteschi la sera sul tardi. Benigni commenta e recita Dante. Ne approfitti almeno limiterà la sua Somma ignoranza almeno su Dante. Non appena faranno altri programmi interessanti sarà mia cura suggerirglieli.
Se vuol sapere qualcosina in più sulla Sacra Scrittura mi permetto di suggerirle la domenica mattina su Canale 5 il programma di Mons. Ravasi. Ma mi raccomando lo guardi attentamente e non faccia come suo solito che prende lucciole per lanterne.