14 febbraio 2008
Ecco la telefonata che ha fatto scattare il blitz: «Una sta abortendo nel bagno»
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Su segnalazione di Luisa, leggiamo la trascrizione della telefonata dell'infermiere alla polizia di Napoli.
Come si nota, la legge 194 non c'entra nulla, ma il problema e' grave e i media hanno creato il "caso" ad arte.
R.
La denuncia dell'anonimo Ecco la telefonata che ha fatto scattare il blitz: «Una sta abortendo nel bagno» «Ho chiamato anche "Striscia la Notizia", non mi hanno risposto
Sono del personale, ma non ce la faccio a vedere queste cose»
Titti Beneduce
NAPOLI — Più che di un problema morale sembrava preoccuparsi di straordinari, di reparti che a una cert'ora chiudono, di infermieri che devono farsi carico di troppi pazienti. L'uomo che lunedì, alle 18.54, ha telefonato ai carabinieri per segnalare un aborto oltre la ventunesima settimana di gestazione, è un dipendente del policlinico di mezz'età, che parla con forte accento napoletano. Questo è il testo della telefonata, che è durata 4 minuti e 10 secondi: «Buonasera, per piacere, io non lo so se posso parlare con lei per una specie di denuncia. Il problema è questo: io sono un parente di una signora, S.S. Al Policlinico di Napoli, al quinto piano, ci sta il centro aborti e fanno partorire. Questa persona ha partorito nel cesso, detto proprio bello napoletano, e la signora che sta a fianco, la 208, si è sentita male. Ma come si potrebbe fare per fare un rimedio, guardate».
A questo punto, il carabiniere che ha ricevuto la chiamata chiede delucidazioni: «Vi dico la verità, rimane tra di noi, io sono del personale, io lavoro, però non ce la faccio più a vedere queste cose. Guardate, è assurdo. Al centro aborti del quinto piano, per risparmiare sugli straordinari, mettono le donne nei piani. La signora sta male, non fa in tempo ad arrivare sopra e partorisce nella stanza. La signora che sta vicino sta male perché scorre sangue, 'o criatur' 'mmiez' 'e cosce... ». Nuova interruzione del carabiniere, che invita l'uomo ad andare al più vicino posto di polizia per sporgere denuncia. Ma lui non può: «Ho telefonato anche a Striscia la notizia, ma non mi hanno risposto. Sono in servizio e non posso uscire. Il fatto è accaduto adesso: c'è una signora che dev'essere operata addirittura con i ferri in mezzo alle gambe. Non posso fare una cosa del genere. Ancora dev'essere operata, c'è il bambino nella bacinella. Ha abortito con i ferri in mezzo alle gambe e sta in sala operatoria. Policlinico nuovo, Ostetricia, secondo piano: non vi ho detto niente. Noi abbiamo il centro sopra, però sopra a un certo orario se ne vanno a f... Poi quando le donne stanno male le portano a noi dei piani e noi dobbiamo intervenire, poi la signora partorisce nel gabinetto e non ce la fa. Quella che sta vicino a lei è una poveretta che è incinta per i fatti suoi e non ce la fa, vede 'sta scena... Se mandate adesso una macchina, li prendete 'ncopp' o fatto ».
E in effetti l'ispettore della polizia appena giunto sul posto in borghese ha riferito alla Procura che la donna aveva abortito in bagno. «La paziente aveva effettuato il trattamento farmaceutico per l'aborto la mattina — spiega il primario Carmine Nappi — ed è rimasta ricoverata tutto il giorno, perché non si può prevedere quando il farmaco farà effetto. Quando ha avvertito dolori alla pancia, la donna non ha chiamato il personale ma si è recata da sola in bagno e ha espulso il feto. È un episodio che può capitare».
© Copyright Corriere della sera, 14 febbraio 2008 consultabile anche qui.
Ah, puo' capitare? Ma dove siamo? Le donne hanno diritto alla massima assistenza, sempre...
Bene ha fatto la polizia ad intervenire soprattutto alla luce di una telefonata come questa!
Chissa' come mai, martedi' sera, nessuno aveva accennato al fatto che la signora aveva espulso il feto in bagno.
R.
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9 commenti:
Riporto la dichiarazione del
procuratore capo Giandomenico Lepore a Repubblica: «La vicenda è stata strumentalizzata da chi ha interesse a sollevare polveroni».
Ecco sono d'accordo con lui.
La cosa che più mi ha fatto ingrifare è la dichiarazione dell'on. Palermi, quella che sembra una uoma, e che dà , nientemeno, responsabilità oggettive alla Chiesa.
E' lì che volevano arrivare, la vicenda umana frega un tubo, ad alcuni.
E se fossi nell'infermiere che ha telefonato , mi metterei la parrucca e i baffi finti perchè rischia di fare la fine di S.Stefano.
Infine ho dato un'occhiata al forum di Repubblica e,a parte alcune eccezioni, mi è sembrato adatto per uno studio approfondito da parte del prof. Andreoli che è uno psichiatria stimato.
psichiatra, ehm.Nella foga mi crescono le i.
Sottoscrivo in pieno cara Mariateresa! La colpa e' sempre della Chiesa secondo la Palermi.
Della sua parte politica mai?
è la capogruppo del Pdci, la signora Palermi, loro non sbagliano perchè vogliono condurre le masse verso il sole dell'avvenire e il progresso. Non sono mica antiquati come noi.
E' per questo che Diliberto ha chiesto di portare la mummia di Lenin in Italia.
Ed io ripeto e continuerò a ripetere senza mai stancarmi che questa tristissima faccenda non è che la punta dell`iceberg di ciò che succede giorno dopo giorno in tanti ospedali e cliniche private, in Italia e nel resto del mondo, dove non solo si sopprimono vite nel termine"legale", per poi gettare i corpi, sovente martoriati, nei rifiuti, insieme ad altri cadaverini ammucchiati in quella che è senza dubbio la più tragica e vergognosa pattumiera di un` ospedale, ma, ed è un segreto di pulcinella, si possono anche ottenere aborti tardivi al dilà del termine.
Il silenzio che vige su queste tragedie umane è colpevole e irresponsabile.
Più rileggo il testo della telefonata, più ci si rende conto che il disgraziato lamentava la
situazione organizzativa da terzo mondo e non qualcos'altro. Con la donna che va in bagno come se dovesse andare di corpo. Che pena.
L'ADUC, che è un'associazione ploticizzata come non mai, ha il coraggio di chiedere che "l'incriminazione dell'infermiere si proceda per simulazione di reato nei confronti dell'infermiere del Policlinico Federico II di Napoli che ha denunciato un reato inesistente".
(dal sito di Repubblica", nella gloriosa diretta).
Ecco perchè il meschino cercava di mettersi in contatto con Striscia la notizia, perchè lì fanno sempre dei servizi sulle schifezze negli ospedali.
Il clima da caccia alle streghe che denuncia il Ministro della salute è un viaggio mentale di chi vuole fare campagne a ogni costo.
Purtroppo credo a quello che dice Luisa.Penso che queste cose orrende cominceranno a venire fuori, come è già successo in Spagna.
Ecco qualche perla della diretta di Repubblica.
Linguiti in piazza a fianco delle donne
"Oggi saremo a fianco delle donne di Napoli che hanno scelto di scendere in piazza per difendere l'autodeterminazione e la libertà delle donne": lo dichiara il sottosegretario alle Pari Opportunità Donatella Linguiti,
"L'interferenza della Chiesa- aggiunge Palermi- ha qualcosa di imbarazzante e volgare, cosi' come imbarazzante e volgare e' la campagna per la moratoria". Il tentativo "e' quello di ridurre la maternita' a dogma, cancellando ogni sentimento personale".
Croce Rossa Italiana: "A Napoli episodio vergognoso"
"La polizia non dovrebbe mai entrare in un ospedale. La vicenda napoletana è vergognosa". Così si è espresso il presidente della Croce Rossa Italiana Massimo Barra, a margine del convegno sulle migrazioni nel Mediterraneo che si apre oggi a Palermo. "La nostra organizzazione - ha precisato - è neutrale, non si occupa di ideologie. Siamo però sempre a fianco dei più deboli e nel caso napoletano il più debole è la donna. E' una vergogna che sia stata trattata così in ospedale".
"Si preferisce invece fare violenza su una donna in nome di una crociata ideologica", afferma il candidato premier della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti. "Si colpiscono i diritti di una donna e delle persone - prosegue - e questo non è accettabile".
Libertà della donna, autodeterminazione, la più debole secondo la Croce Rossa(sic) sarebbe la mamma...( e il bambino?), crociata ideologica (la difesa della vita = un`ideologia? ), diritti della donna....diritti...e i diritti della vita che è nel grembo di sua madre?
Ma la perla, o senza ironia, la frase più insensata che mi da i brividi è la seguente:
"Il tentativo e' quello di ridurre la maternita' a dogma, cancellando ogni sentimento personale", dice la Palermi, che accusa la Chiesa.
Sinceramente paragonare la maternità ad un dogma è una delle cose più volgari, irrazionali, stupide che io abbia mai sentito.
E sì la maternità è un avvenimento relativo,senza il carattere sacro e assoluto del dogma, e come tale sospesa e dipendente dalla sola ed unica volontà della donna.
Questo è che ciò che vorrebbero le femministe più aguerrite, questa è l`ideologia, la crociata ideologica che sono riuscite ad imporre, e che oggi temono sia rimessa in questione Un`ideologia che ha valore di dogma.
Mi sembra comunque che alla diretta, ben tristanzuola,sfronda sfronda sono sempre le solite posizioni e i soliti noti.
La goduria saranno gli editoriali di domani. Con anatemi di vario tipo.
Hanno addirittura chiesto l'intervento del CSM e del Presidente della Repubblica.
Mancano i caschi blu dell'ONU.
Cara Mariateresa, avevi visto giusto ecco servito tra gli editoriali "del giorno dopo"
uno che mi sembra veramente molto inquietante, pubblicato sul sito di Repubblica, contro l'obiezione di coscienza, e la percentyuale elevata, cosa che imbestialiva di più i paladini della legge 194; ecco fatto, tremo che stia per cominciare l'accerchiamento degli obiettori, con mobbing, minacce e quant'altro. Teniamoci saldi alle parole di Benedetto, preghiamo per lui (e per noi) affinchè non indietreggi davanti ai lupi. Saluti cari
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