12 agosto 2008

Don Luigi Cassaro commenta l'Angelus: «Benedetto ha ragione. Giovani da aiutare» (Alto Adige)


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«Benedetto ha ragione Giovani da aiutare»

BRESSANONE.

Don Luigi Cassaro è parroco a Oltrisarco e da sempre segue le problematiche dei ragazzi. Ieri don Gigi era a Bressanone per seguire l’Angelus del Papa - che ha parlato proprio di giovani, citando per un verso quelli che hanno partecipato alla Gmg a Sydney e per altro quelli che cercano «esperienze estreme» o alcol e droga per cercare «false evasioni».

Don Luigi, le parole del Papa danno un quadro reale del mondo giovanile? Non ha schematizzato troppo, buoni da una parte e cattivi dall’altra?

No, il Papa non ha contrapposto buoni e cattivi, ma semmai chi per godersi la vita ha bisogno di evadere dalla realtà e chi invece riesce a essere felice senza cercare scorciatoie. Il Pontefice ha messo in risalto due modi diversi di ricercare la felicità. E ha visto giusto. Basta passare qualche ora con questi ragazzi, stare con loro sul muretto, vederli il venerdì sera, per capire quanta carica autodistruttiva abbiano.

Ma la Chiesa quali valori alternativi propone?

Questi ragazzi crescono con l’idea che non esiste la felicità, che al massimo esiste l’evasione. Invece bisogna fare capire loro che la felicità esisite, è nelle cose, e anche se trovarla costa fatica, bisogna provarci.

Le parole del Papa non rischiano di apparire moralistiche?

Ah, può essere: è il rischio che corre questo Pontefice, e lo corre perché dice cose vere. Dice le cose come stanno e questo è uno dei motivi per cui in tanti lo criticano...

Ma Benedetto ha chiuso il suo discorso con un’invocazione alla Vergine «del silenzio e dell’ascolto». È un messaggio che secondo lei può attecchire tra i giovani?

Sì. Quest’estate ho portato 230 230 ragazzi delle medie in montagna, e ho li ho fatti camminare in salita per 45 minuti in silenzio. Volevo fare capire loro che il silenzio non significa stare zitti ma ascoltare altro: la natura, il silenzio. E loro, abituati a stare con le cuffiette nelle orecchie tutto il giorno, sono rimasti in silenzio, comprendendo che non era una mancanza ma un arricchimento. (m.r.)

© Copyright Alto Adige, 11 agosto 2008

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