12 agosto 2008
Il Papa: «Tacciano le armi, riparta il dialogo». Ai giovani: «Droga e alcol portano degrado e tragedie»
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Il Papa: "C’è un punto nel Vangelo di Marco dove egli racconta che, dopo giorni di stress, il Signore ha detto ai discepoli: "Venite con me in un luogo solitario e riposatevi un pò". E siccome la Parola di Cristo non è mai legata al solo momento in cui è pronunciata, ho applicato questo invito ai discepoli anche a me e sono venuto in questo luogo bello e tranquillo per riposare un poco" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, Bressanone, 10 agosto 2008)
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Il Papa: «Tacciano le armi, riparta il dialogo»
L’APPELLO IL PONTEFICE SI RIVOLGE ALLE PARTI NEL NOME DI CRISTO
— BRESSANONE —
PAPA BENEDETTO XVI, appellandosi alla comune eredità cristiana di Georgia e Russia, ha chiesto che in Ossezia del Sud «cessino immediatamente le azioni militari», si riprenda la via del negoziato e «ci si astenga da ulteriori confronti e ritorsioni violente, che possono degenerare in un conflitto di più vasta portata». Il Pontefice ha anche esortato la comunità internazionale e i paesi più influenti a «promuovere iniziative» per una «soluzione pacifica e duratura».
«Sono motivo di profonda angustia — ha detto il Papa — le notizie, sempre più drammatiche, dei tragici avvenimenti che si stanno verificando in Georgia e che, a partire dalla regione dell'Ossezia meridionale, già hanno causato molte vittime innocenti e costretto un gran numero di civili a lasciare le proprie case». «E’ mio vivo auspicio — ha proseguito — che cessino immediatamente le azioni militari e che ci si astenga, anche in nome della comune eredità cristiana, da ulteriori confronti e ritorsioni violente, che possono degenerare in un conflitto di ancor più vasta portata; si riprenda invece risolutamente il cammino del negoziato e del dialogo rispettivo e costruttivo, evitando così ulteriori, laceranti sofferenze a quelle care popolazioni».
© Copyright La Nazione, 11 agosto 2008
Il Papa ai giovani: «Droga e alcol portano degrado e tragedie»
— BRESSANONE —
PER ESSERE allegri non servono alcol e droga, né esperienze «estreme».
E’ la riflessione che ha voluto fare ieri il Papa rivolgendosi ai giovani, prima di recitare l’Angelus nella Piazza del Duomo di Bressanone.
«Riguardo ai giovani — ha detto Benedetto XVI — vorrei condividere con voi una riflessione maturata spontanea in me, ripensando all’esperienza vissuta a Sydney, ove ho incontrato i volti gioiosi di tanti ragazzi e ragazze di ogni parte del mondo. Per essere allegri non hanno avuto bisogno di ricorrere a modi sguaiati e violenti, all’alcool e a sostanze stupefacenti». «Come non fare un confronto — ha aggiunto il Pontefice — con i loro coetanei che, in cerca di false evasioni, consumano esperienze degradanti che sfociano non di rado in sconvolgenti tragedie?»
© Copyright La Nazione, 11 agosto 2008
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