5 dicembre 2007

Antonio Paolucci, nuovo direttore dei Musei Vaticani (Osservatore Romano)


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Lo ha presentato il cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato della Città del Vaticano

Antonio Paolucci nuovo direttore dei Musei Vaticani

"Accogliamo il professor Antonio Paolucci con grande rispetto e con grande attesa, perché possa portare avanti il lavoro. Porterà sicuramente un'aria nuova perché viene da un'esperienza multiforme. Speriamo che i Musei Vaticani possano trovare il giusto passo, accelerando quello che già era in corso". Con queste parole il cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha presentato Antonio Paolucci, nominato da Benedetto XVI direttore dei Musei Vaticani.
Lo studioso succede nell'importante carica a Francesco Buranelli, da oggi chiamato dal Papa a ricoprire le cariche di segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e di ispettore della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. I Musei Vaticani vengono così affidati alla guida di una delle personalità di maggior rilievo nel panorama culturale internazionale. Storico dell'arte e studioso di indiscusso prestigio, Paolucci ha anche svolto una importante attività dirigenziale: come responsabile di grandi strutture museali complesse e come ministro per i Beni Culturali in Italia.
Nato a Rimini il 29 Settembre 1939 e residente a Firenze, sposato, con un figlio, Paolucci è allievo di uno dei massimi storici dell'arte del Novecento, Roberto Longhi, e con lui si laurea in storia dell'arte nel 1964 all'università di Firenze per poi specializzarsi con Francesco Arcangeli.
Non ancora trentenne, nel 1969 entra nella carriera direttiva dei Beni Culturali e ricopre successivamente l'incarico di soprintendente a Venezia e a Verona, quindi a Firenze quelli di direttore dell'Opificio delle Pietre Dure, di soprintendente per il Polo Museale fiorentino e di direttore generale dei Beni Culturali per la Toscana. Dal gennaio del 1995 al maggio del 1996 Paolucci ricopre la carica di Ministro per i Beni Culturali italiani nel Governo presieduto da Lamberto Dini.
Il sisma del 1997 segna per Paolucci uno dei momenti più intensi e difficili: per un amante appassionato dell'arte quale egli è, i gravi danni subiti ad Assisi dalla basilica di San Francesco costituiscono una ferita sofferta in prima persona. Chiamato a dirigere il cantiere di restauro in qualità di commissario governativo, vive l'esperienza come una di quelle delle quali si è sempre detto più orgoglioso.
Accademico dei Lincei, Paolucci attualmente ricopre la carica di Presidente del Comitato Scientifico per le mostre d'arte nelle Scuderie del Quirinale ed è vicepresidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e a Firenze è consulente del sindaco per i musei civici.
Fitta è la sua bibliografia: basti qui ricordare gli studi su alcuni dei maggiori artisti del Quattrocento e del Rinascimento - Piero della Francesca, Michelangelo, Antoniazzo Romano, Luca Signorelli, Benvenuto Cellini - e numerosi contributi sulla storia del restauro e sulla tutela dei beni artistici, ai quali vanno aggiunti i saggi apparsi su "Paragone" e sul "Bollettino d'Arte".
Grande specialista, ma anche eccellente comunicatore, Antonio Paolucci possiede la dote non certo comune di trasmettere contenuti e risultati scientifici con un linguaggio accessibile e accattivante. Qualità che il grande pubblico conosce bene dai suoi interventi televisivi e dagli articoli scritti per numerosi quotidiani italiani.
A Francesco Buranelli, inoltre, il cardinale Lajolo - nel corso della presentazione del nuovo direttore dei Musei Vaticani - ha espresso la sua personale stima e quella del Papa per la sua attività. Romano e allievo di Massimo Pallottino, Buranelli è etruscologo e nel 1993, a trentotto anni, viene chiamato a dirigere il Reparto di antichità etrusco italiche dei Musei Vaticani, dei quali nel 1996 viene nominato direttore generale reggente e nel 2002 direttore generale. Nel corso della sua direzione Buranelli ha fornito il suo contributo soprattutto in occasione di due avvenimenti di grande importanza: l'anno giubilare - nel corso del quale è stato, tra l'altro, inaugurato il nuovo ingresso dei Musei - e le manifestazioni per il quinto centenario delle raccolte vaticane.

(©L'Osservatore Romano - 5 dicembre 2007)

1 commento:

mariateresa ha detto...

cara amica, ti segnalo la bella intervista di Vittorio Sgarbi su Petrus relativa a questa nomina.