7 gennaio 2008

Omelia del Papa per l'Epifania: "Un messaggio universale di riconciliazione" (Osservatore Romano)


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Un messaggio universale di riconciliazione

In un mondo ancora lacerato da conflitti e divisioni c'è bisogno di "una speranza più grande".
Il messaggio dell'Epifania - manifestazione dell'amore di Cristo a tutti i popoli della terra - può e deve essere letto oggi come un appello universale a superare contrasti e tensioni, scegliendo il "bene comune di tutti" di fronte al "lusso di pochi" e alla "miseria di molti".
Ed è proprio questo l'appello che Benedetto XVI ha voluto lanciare durante la messa celebrata nella basilica di San Pietro in occasione della solennità liturgica del 6 gennaio. Nei Magi, simbolo dell'umanità alla ricerca del senso della vita e della verità, il Papa ha indicato il modello di uomini "di grande speranza e coraggio". Doti, queste, che ancora oggi sono necessarie per superare la babele delle divisioni ed instaurare "un ordine di sviluppo giusto e sostenibile". Il rito liturgico, com'è tradizione, è stato caratterizzato dal solenne annuncio del giorno della Pasqua, cantato in latino al termine della proclamazione del passo evangelico di Matteo che narra l'adorazione dei Magi.

Quest'anno la Quaresima inizierà il 6 febbraio, la Risurrezione del Signore sarà celebrata il 23 marzo, l'Ascensione il 1° maggio (in Italia il 4), la Pentecoste l'11 maggio e il Corpus Domini il 22 maggio (in Italia il 25), la prima domenica d'Avvento il 30 novembre.

All'altare della confessione il Papa è stato assistito dai cardinali diaconi Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, e Comastri, Arciprete della basilica di San Pietro. Al rito liturgico erano presenti i cardinali Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, Bertone, segretario di Stato, Re, Arinze, Tomko, Poupard, Martínez Somalo, Silvestrini, Szoka, Ruini, De Giorgi, Hummes, Castrillón Hoyos, Stafford, Cacciavillan, Saraiva Martins, Lozano Barragán, Farina, Lajolo, Coppa, Navarrete. Tra i numerosi presuli presenti, gli arcivescovi Filoni, sostituto della segreteria di Stato, e Mamberti, segretario per i rapporti con gli Stati. Ad accompagnare il Pontefice erano gli arcivescovi Harvey, prefetto della Casa pontificia, e del Blanco Prieto, elemosiniere, insieme con i monsignori De Nicolò, reggente della Prefettura della Casa pontificia, Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI, e Xuereb, della segreteria particolare.

(©L'Osservatore Romano - 7-8 gennaio 2008)

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