6 gennaio 2008

Il Papa: "Mea culpa sui preti pedofili". Ratzinger ispiratore della tolleranza zero varata quando era Prefetto della CDF (La Rocca per "Repubblica")


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Il Papa: "Mea culpa sui preti pedofili"

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ORAZIO LA ROCCA

CITTA´ DEL VATICANO - Combattere il cancro della pedofilia nel clero cattolico anche attraverso una preghiera «mondiale» concepita espressamente per esprimere ad alta voce un planetario mea culpa per il più grande scandalo esploso negli ultimi nella Chiesa cattolica. Ma che, nello stesso tempo, implori la «misericordia di Dio per le vittime dei preti pedofili e la santificazione del clero».

Lo chiede papa Ratzinger che - oltre sollecitare provvedimenti giudiziari giusti e rapidi a carico dei responsabili e ad essere l´ispiratore di quella tolleranza zero varata quando era prefetto dell´ex Sant´Uffizio contro i crimini sessuali dei preti - ha deciso di dare il via ad una mobilitazione spirituale a carattere internazionale contro gli scandali sessuali tra il clero chiamando a raccolta «conferenze episcopali, diocesi, parrocchie, rettorie, cappelle, monasteri, conventi, seminari e comunità».

L´annuncio è stato dato ieri - in una intervista al quotidiano della Santa Sede, l´Osservatore Romano - dal cardinale brasiliano Claudio Hummes, prefetto della Congregazione per il clero.

Il porporato ha spiegato come Ratzinger sia fermamente intenzionato a sopprimere definitivamente lo scandalo della pedofilia tra i preti cattolici, affidandosi, prima di tutto, alla forza della preghiera universale, dopo i tanti casi venuti alla luce negli ultimi anni, specialmente negli Usa dove diocesi come Boston e Los Angeles sono state condannate a pagare salatissimi risarcimenti di svariati milioni di dollari a centinaia di vittime.
L´iniziativa è stata avviata a nome del Papa da Hummes con una lettera scritta ai vescovi di tutto il mondo invitati a organizzare preghiere «perpetue» per «le vittime delle gravi situazioni di condotta morale e sessuale di una piccolissima parte del clero».
Il via è stato dato dopo pochi giorni da una analoga richiesta avanzata al Papa dal predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, nel corso degli esercizi spirituali delle domeniche dell´Avvento in preparazione delle festività natalizie appena concluse. Dall´esortazione del predicatore pontificio alla preghiera mondiale antipedofilia il passo è stato breve ed il perché lo ha spiegato all´Osservatore lo stesso cardinale Hummes. «Nella Chiesa ci sono sempre stati problemi perché siamo tutti peccatori, però - ha ammesso il porporato - in questo tempo sono stati segnalati fatti veramente molto gravi. Ovviamente - ha aggiunto - si deve sempre ricordare che solo una minima parte del clero è coinvolta in situazioni gravi, neppure l´un per cento ha a che fare con problemi di condotta morale e sessuale; la stragrande maggioranza non ha nulla a che vedere con fatti di questo genere».

Tuttavia, quello dei preti pedofili è lo scandalo più grave che abbia colpito la Chiesa moderna, e la sua esplosione negli Stati Uniti ha portato papa Wojtyla nel 2001 ad accelerare i processi canonici contro preti pedofili ed ecclesiastici responsabili di scandali sessuali attraverso la Congregazione della Dottrina della Fede retta da Ratzinger col motu proprio «Sacramentorum Sanctitatis Tutela».

E forse non è casuale che proprio ieri si è saputo che l´arcivescovo di Cosenza Salvatore Nunnari ha sospeso a divinis due sacerdoti accusati di pedofilia, abusi sessuali e truffa.

© Copyright Repubblica, 6 gennaio 2008

Se mi permettete, vorrei ringraziare La Rocca per questo articolo CHIARO ED ESAUSTIVO che rende giustizia a tutto il lavoro fatto dall'allora cardinale Ratzinger contro la piaga della pedofilia nella Chiesa.
Per CDF si intende la Congregazione per la dottrina della fede
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Raffaella

1 commento:

mariateresa ha detto...

s', Raffaella, concordo con te. grazie a La Rocca.
Naturalmente non si può escludere che qualche smemorato, tra un po', scriva sullo stesso giornale tutto il contrario. Ma, insomma, noi oggi siamo contenti così. Non siamo mica incontentabili.